Stazione di Panicaglia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Panicaglia
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBorgo San Lorenzo
Coordinate43°58′42.67″N 11°24′26.56″E / 43.978519°N 11.407378°E43.978519; 11.407378
Lineeferrovia Faentina
Storia
Stato attualeSoppressa
Attivazione1893
Soppressione2012
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1 + 1 scalo
InterscambiAutolinee
DintorniPanicaglia
Ex SS 302

La stazione di Panicaglia era una fermata ferroviaria posta lungo la ferrovia Faentina ubicata alla periferia sud del paese di Panicaglia, frazione del comune di Borgo San Lorenzo, in pieno Mugello. È stata soppressa nel 2012 insieme ad altri impianti della linea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata venne inaugurata nel 21 aprile 1893 in concomitanza del tratto Marradi-Borgo San Lorenzo della ferrovia Faentina[1].

Nel 1958 il servizio della stazione, insieme a quelle di Ronta e Crespino del Lamone, venne esteso[2].

È stata soppressa nel 29 luglio 2012 insieme ad altri impianti della linea[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il viale della stazione

La fermata è costituita da un fabbricato viaggiatori a due livelli, costruito secondo lo stile delle piccole stazioni dell'intera linea. L'edificio è stato convertito ad abitazione privata. Vi era uno scalo merci composto da un piano caricatore, un magazzino e da un tronchino di accesso. L'impianto contava complessivamente due binari, uno di corsa della linea ed un altro per lo scalo merci.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata era servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Toscana denominato anche "Memorario".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, in Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 6 febbraio 2014.
  2. ^ Relazione per l'anno finanziario 1957-58, op. cit.
  3. ^ Redazionale, Treno di Dante, nasce il comitato di Comuni Tosco-Romagnoli, in Il Resto del Carlino - Ravenna, 9 settembre 2012. URL consultato il 19 luglio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]