Stazione di Molino del Pallone

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Molino del Pallone
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAlto Reno Terme, località Molino del Pallone
Coordinate44°06′00.5″N 10°57′40.6″E / 44.100139°N 10.961279°E44.100139; 10.961279
Lineeferrovia Porrettana
Storia
Stato attualein uso
Caratteristiche
Tipostazione passante, in superficie
Binari2 + 1 tronco (non elettrificato)
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Statistiche viaggiatori
al giorno13 (2019)
FonteRegione Emilia-Romagna

La stazione di Molino del Pallone è una stazione ferroviaria posta sulla linea Pistoia-Bologna.

Serve la località di Molino del Pallone, frazione montana del comune di Alto Reno Terme, nella città metropolitana di Bologna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu costruita più per facilitare gli incroci dell'alto numero di convogli in circolazione sulla linea (che arrivò fino a 70/giorno negli anni 1920), più che per servire la piccola frazione montana.[senza fonte]

Il 24 maggio 1927 venne attivato l'esercizio a trazione elettrica a corrente alternata trifase; la linea venne convertita alla corrente continua il 13 maggio 1935[1].

Dai primi anni novanta, con l'installazione del sistema di controllo automatico, è impresenziata.

Dal 9 agosto 2020, è declassata da stazione a fermata ferroviaria.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Stazione di piccola importanza, costruita per favorire il turismo, all'epoca della costruzione della linea ferrata fiore all'occhiello dell'Appennino tosco-emiliano, presenta due binari di circolazione, consentendo pertanto l'incrocio dei treni.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la regione Toscana.

A novembre 2019, la stazione risultava frequentata da un traffico giornaliero medio di circa 13 persone (7 saliti + 6 discesi)[3].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è classificata da RFI nella categoria bronze.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Cornolò, Claudio Pedrazzini, Locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1983, pp. 71-72.
  2. ^ Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in Emilia-Romagna 2021, su regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna, p. 162.
  3. ^ Passeggeri trasportati: le frequentazioni. Il conteggio dei saliti/discesi sui treni del trasporto locale, su mobilita.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  4. ^ La rete oggi in Emilia Romagna, su rfi.it. URL consultato il 2 giugno 2018.

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