Stazione di Grignasco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Grignasco
stazione ferroviaria
Fermata lato binari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGrignasco
Coordinate45°40′58.08″N 8°20′01.21″E / 45.6828°N 8.33367°E45.6828; 8.33367
LineeNovara-Varallo
Grignasco-Coggiola (fino al 1935)
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1884
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
InterscambiAutolinee interurbane

La stazione di Grignasco è una fermata ferroviaria della linea Novara-Varallo al servizio dell'omonimo comune e priva di traffico, se non per eventuali usi turistici.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto fu attivato come stazione nel 1884, in concomitanza all'attivazione del tronco Romagnano Sesia-Grignasco. A seguito della statizzazione delle ferrovie, tra il 1905 e il 1906, la linea originariamente gestita dalla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo venne incorporata nella rete statale e l'esercizio degli impianti fu assunto dalle Ferrovie dello Stato.[senza fonte]

Lo stesso era dotato di cinque binari, dei quali tre dedicati ai viaggiatori: i primi due erano dedicati agli incroci dei convogli in servizio sulla Ferrovia Novara-Varallo e il terzo dedicato ai convogli della Ferrovia Grignasco-Coggiola, attiva dal 1908 e chiusa nel 1934 a causa della concorrenza degli autotrasporti che gravò sul bilancio economico e del crollo del ponte sul Sesia. Dopo la seconda guerra mondiale, fu riattivato il tratto tra Grignasco e la cartiera di Serravalle Sesia con la ricostruzione del ponte, che fu nuovamente distrutto dalla seconda alluvione nel 1968, che determinò la dismissione definitiva[1].

Tra il 1991 e il 1992, in concomitanza con i lavori di ammodernamento che interessarono l'intera linea, la stazione subì lo smantellamento dell'intero piazzale binari. Per le corse venne mantenuto in funzione il solo binario di corsa e di corretto tracciato.

Dal 2000 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della fermata di Grignasco, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[2].

La fermata rimase senza traffico dal 15 settembre 2014 per effetto della sospensione del servizio passeggeri sulla linea[3].

L'impianto resta tuttavia attivo per le fermate di alcuni convogli occasionali, come i treni navetta notturni nel periodo dell'Alpàa o per eventuali treni storici[4] svolti durante l'anno (già attivi sulla linea dal 24 maggio 2015, in occasione di Expo[5]).

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione lato strada

La fermata è dotata del binario di corsa servito da una banchina per i passeggeri dotata di due panchine non coperte.

Accanto al fabbricato viaggiatori è collocato un edificio di dimensioni minori, sviluppato su un solo piano, che ospita i servizi igienici.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era servita da treni regionali di Trenitalia fino al 15 settembre 2014, giorno in cui è stato sospeso sulla linea il servizio viaggiatori ordinario per decisione della Regione Piemonte e sostituito da autocorse.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aldo Riccardi, La ferrovia della val Sessera, in Tutto treno & storia, n. 6, novembre 2001, pp. 64-70.
  2. ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  3. ^ LA STAMPA - Addio alla linea Novara-Varallo
  4. ^ Varallo, sotto l'albero c'è il treno, in La Stampa, 27 novembre 2015.
  5. ^ LA STAMPA - La Novara-Varallo riapre ma sulla linea: viaggeranno soltanto i treni dei turisti

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]