Stadio Bollaert-Delelis

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Bollaert-Delelis
Félix-Bollaert
Lo stadio ad agosto 2015
Informazioni generali
StatoBandiera della Francia Francia
UbicazioneAv. Alfred-Maës, F-62300 Lens e 1 RUE MAURICE CARTON LENS 62300 Lens
Inizio lavori18 giugno 1933 e 1933
Inaugurazione18 giugno 1933
Ristrutturazione1998, 2004, 2015
ProprietarioCittà di Lens
GestoreRacing Club de Lens
Prog. strutturaleAuguste Hanicotte
Intitolato aFélix Bollaert
André Delelis
Informazioni tecniche
Posti a sedere38 058
StrutturaRettangolare, a tribune non unite
CoperturaTotale
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno105 × 68 m
Uso e beneficiari
CalcioLens
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 50°25′58.44″N 2°48′53.68″E / 50.4329°N 2.81491°E50.4329; 2.81491

Lo stadio Bollaert-Delelis (IPA: [bɔ'laʁt dələlis], in francese stade Bollaert-Delelis) è un impianto sportivo polivalente francese di Lens.

Nato come Stade des Mines, è intitolato a due importanti figure della vita pubblica cittadina, Félix Bollaert e André Delelis. Per circa ottant'anni della sua storia tenne solo il nome di Bollaert, un industriale minerario morto nel 1936 che promosse la costruzione dello stadio; nel 2012 fu aggiunto Delelis, già sindaco di Lens e ministro nel governo Mauroy.

Fin dalla sua inaugurazione è l'impianto interno del club calcistico del Lens, e a livello internazionale ospitò il mondiale di calcio nel 1998 e due campionati europei, nel 1984 e nel 2016; fu anche impiegato nel rugby a 15 in due edizioni della coppa del mondo di tale disciplina, nel 1999 e nel 2007, oltre a essere stato estemporaneamente teatro di un incontro internazionale di rugby a 13.

Originariamente capace di un'affluenza massima variabile tra circa 40000 e 50000 persone, dopo la ristrutturazione occorsa per adeguare l'impianto al campionato europeo 2016 si è stabilizzato su una capienza omologata di 38058 spettatori, grazie alla quale è l'unico stadio di Francia il cui numero massimo di spettatori sopravanza quello degli abitanti (31000) della città in cui sorge[1]. Inizialmente proprietà della cooperativa mineraria che lo costruì, dal 1986 lo stadio appartiene alla città di Lens.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Racing Club Lensois, così com'era chiamato l'attuale RC Lens, nacque nel 1906 ed era uso ingaggiare i lavoratori delle miniere di carbone del Passo di Calais; intorno alla fine degli anni venti uno degli industriali minerari della città, Félix Bollaert, decise di destinare due miniere non più utilizzabili alla costruzione di un impianto di proprietà, e per far ciò utilizzò un centinaio di minatori in sovrannumero[2].

Lo stadio fu inaugurato nel giugno 1933 come Stade des Mines (Stadio delle Miniere) e nel 1936, alla morte di Félix Bollaert, fu intitolato alla sua memoria[2].

Nel 1937 il Lens fu promosso in prima divisione e per lungo tempo lo stadio fu uno dei palcoscenici più importanti del calcio francese; il declino dell'attività mineraria, tuttavia, comportò una riduzione degli obiettivi del club nonché l'inizio delle difficoltà di gestione dell'impianto[2][3]; nel 1974 il Félix-Bollaert fu messo a disposizione gratuitamente della municipalità di Lens e, nel 1986, il club cedette lo stadio alla città per la cifra simbolica di un franco[2].

Una fase del dopo partita tra Inghilterra e Stati Uniti alla Coppa del Mondo di rugby 2007

Nel 1984 Lens fu una delle sedi destinate a ospitare il campionato europeo di calcio che l'UEFA assegnò alla Francia; quattordici anni più tardi fu scelta anche per il campionato mondiale 1998, anche se i lavori di ristrutturazione e adeguamento, che avrebbero dovuto terminare nell'estate 1997, subirono un ritardo per il freddo eccezionale che colpì la regione in quell'inverno e controversie giudiziarie sull'appalto pubblico dei lavori[4].

Un anno dopo avere ospitato la massima rassegna mondiale di calcio, fu di scena al Félix-Bollaert anche la Coppa del Mondo di rugby 1999 (organizzata dal Galles, ma cui la Francia garantì sostegno logistico) della quale accolse la partita del barrage d'accesso ai quarti di finale tra Argentina e Irlanda, vinta 28-24 dai sudamericani[5]. Otto anni più tardi, nel mondiale francese 2007, Lens fu di nuovo tra le città scelte per ospitare la manifestazione[6], nel corso della quale fu sede di tre incontri della fase a gironi.

Nel frattempo rinominato Stadio Bollaert-Delelis dopo la morte, nel 2012, dell'ex sindaco di Lens André Delelis[7], fu ristrutturato per raggiungere la capacità di 38000 spettatori e designato per accogliere alcune gare dell'europeo di calcio 2016[1], vide disputarsi alcune gare della fase a gironi e l'ottavo di finale tra Croazia e Portogallo.

Nell'ottobre 2012 lo stadio aveva ospitato anche un estemporaneo incontro internazionale di rugby a 13 nell'ambito di un progetto di estensione della disciplina nel Nord: davanti a quasi 12000 spettatori la Francia batté 20-6 il Galles[8].

Incontri internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Lens
13 giugno 1984, ore 20:30 UTC+2
Campionato europeo 1984, girone A
Belgio Bandiera del Belgio2 – 0Bandiera della Jugoslavia JugoslaviaStadio Félix Bollaert (41774 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Erik Fredriksson

Lens
17 giugno 1984, ore 17:15 UTC+2
Campionato europeo 1984, girone B
Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest2 – 1Bandiera della Romania RomaniaStadio Félix Bollaert (31787 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Jan Keizer

Lens
28 giugno 1998, ore 16:30 UTC+2
Campionato mondiale 1998, ottavi di finale
Francia Bandiera della Francia1 – 0
(d.t.s.)
referto
Bandiera del Paraguay ParaguayStadio Félix Bollaert (31800 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Ali Bujsaim

Lens
25 giugno 2016, ore 21 UTC+2
Campionato europeo 2016, ottavi di finale
Croazia Bandiera della Croazia0 – 1
(d.t.s.)
Bandiera del Portogallo PortogalloStadio Bollaert-Delelis (33523 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Carlos Velasco Carballo

Rugby a 13[modifica | modifica wikitesto]

Lens
20 ottobre 2012, ore 16 UTC+2
Francia Bandiera della Francia20 – 6
referto
Bandiera del Galles GallesStadio Félix Bollaert (11628 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Richard Silverwood

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Lens
20 ottobre 1999, ore 18:30 UTC+2
Coppa del Mondo 1999, barrage
Irlanda Bandiera dell'Irlanda24 – 28
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaStadio Félix Bollaert (22 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Stuart Dickinson

Lens
8 settembre 2007, ore 18 UTC+2
Coppa del Mondo 2007, girone A
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra28 – 10Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiStadio Félix Bollaert (36755 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jonathan Kaplan

Lens
22 settembre 2007, ore 14 UTC+2
Coppa del Mondo 2007, girone A
Sudafrica Bandiera del Sudafrica30 – 25Bandiera delle Tonga TongaStadio Félix Bollaert (40069 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Wayne Barnes

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Yann Bouchez, Euro 2016: «A Lens, après les mines, il n’est resté que le foot», in Le Monde, 6 aprile 2016. URL consultato il 24 luglio 2020.
  2. ^ a b c d (FR) Marion Fontaine, Le football, le musée et la ville. «Lens-les-Mines» au miroir de l’Euro, in Métropolitiques, 17 giugno 2016. URL consultato il 24 luglio 2020.
  3. ^ (FR) Julien Rebucci, «Lens, de sang et d'or»: le RC Lens comme vous ne l'avez jamais vu, in Le Point, 24 giugno 2020. URL consultato il 24 luglio 2020.
  4. ^ (FR) Football, in l'Humanité, 13 marzo 1997. URL consultato il 24 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Dramatic finale earns Pumas historic win, in BBC, 20 ottobre 1999. URL consultato il 30 giugno 2020.
  6. ^ (FR) La Coupe du monde 2007 en France, in RFI, 11 aprile 2003. URL consultato il 24 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2011).
  7. ^ (FR) Xavier Richard, Félix-Bollaert renommé Bollaert-Delelis, in France Info, 28 settembre 2012. URL consultato il 24 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2020).
  8. ^ (FR) Rugby à XIII : 11 628 spectateurs pour France - Galles, in La Voix du Nord, 20 ottobre 2012. URL consultato il 24 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2020).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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