Squadra australiana di Fed Cup

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Australia
Bandiera dell'Australia
CapitanoAlicia Molik
Ranking ITF(13 novembre 2023)
Coloriverde e oro
Anno di debutto1963
Edizioni disputate53
Incontri giocati (V-P)174 (124–50)
Anni nel World Group41 (93-38)
Trofei vinti7
Finali perse10
Record giocatori
Vittorie in totaleW. Turnbull (46)
Vittorie singolareS. Stosur (27)
Vittorie doppioW. Turnbull (29)
Doppio più vincenteK. Reid / W. Turnbull (11–4)
Edizioni giocateR. Stubbs (17)
Dati aggiornati al 21 aprile 2015

La squadra australiana di Fed Cup rappresenta l'Australia in Fed Cup (già Federation Cup fino al 1995) dalla prima edizione del torneo, disputatasi nel 1963. Insieme a Francia, Italia e Stati Uniti è una delle quattro squadre ad aver preso parte ad ogni singola edizione del torneo.

La squadra ha vinto in 7 occasioni il torneo, raggiungendo un totale di 17 finali, dimostrando, in entrambi i casi, di essere seconda solo agli Stati Uniti, che hanno collezionato 17 titoli e raggiunto 28 finali.

L'attuale capitano è Alicia Molik, che ricopre la carica dal 2013.[1] Attualmente, la squadra occupa la 4ª posizione del ranking ITF,[2] che è anche il suo best ranking.

Con il nuovo capitano, nel 2013, la australiane affrontano la Repubblica Ceca al primo turno del Gruppo Mondiale: contro Kvitová e Šafářová, Gajdošová e Stosur non riescono a conquistare nessun punto, perdendo anche il doppio contro le forti Hradecká/Hlaváčková e chiudendo lo scontro sullo 0-4 per la nazionale europea. Negli spareggi per rimanere tra le prime 8 nazioni del mondo, le oceaniche sfidano la Svizzera: grazie al doppio successo di Stosur (su Oprandi e Bencic) e al 6-3 6-4 di Barty a Vögele, il team australiano vince per 3-1 e rimane nel World Group..

Nel 2014, le australiane trovano la Russia al primo turno, privata delle sue maggiori protagoniste (Šarapova, Pavljučenkova, Makarova e Vesnina): Dellacqua e Stosur non trovano nessuna difficoltà e vincono i loro singolari in scioltezza; Dellacqua/Barty trionfano anche in doppio, chiudendo la sfida sul 4-0. Accedono in semifinale, dove sfidano la Germania: Stosur si arrende a Petković (1-6 6(7)-7) mentre Dellacqua conquista solo un gioco contro Kerber; nella seconda giornata, Kerber chiude i giochi sconfiggendo Stosur in rimonta (4-6 6-0 6-3), fermando l'avventura delle australiane.

Nel 2015, al primo turno, ritrovano proprio la Germania che le aveva battute un anno prima: a sorpresa, Gajdošová supera Kerber (4-6 6-2 6-4) mentre Stosur perde una maratona contro Petković (6-4 3-6 12-10). Nel secondo giorno di match, Kerber si impone su Stosur in due set mentre Petković vince un altro incontro prolungato contro Gajdošová (8-6 al terzo), permettendo il passaggio del turno alle tedesche e costringendo l'Australia allo spareggio per la permanenza nel Gruppo Mondiale; sulla terra di 'S-Hertogenbosch, in aprile sfidano i Paesi Bassi, che trascinati da una eroica Bertens (due successi in singolare e il trionfo in doppio con Hogenkamp) e dalla rimonta di Rus su Gajdošová (0-6 7-5 7-5) vincono a sorpresa il play-off, relegando le australiane al Gruppo Mondiale II.

Nel 2016, l'Australia vince il suo match nel Gruppo Mondiale II con Stosur protagonista, che vince i suoi singolari e anche il doppio con Dellacqua. In aprile, negli spareggi per accedere al Gruppo Mondiale, affrontano gli USA: stavolta, Stosur non riesce a vincere i suoi incontri né contro McHale (6-3 1-6 5-7) né contro Vandeweghe (6-2 5-7 4-6) e, con anche la sconfitta di Gavrilova con Keys, le oceaniche non riescono a ritornare tra le prime otto squadre del pianeta.

Nel 2017, le australiane trovano l'Ucraina nel match valevole per il Gruppo Mondiale II: Svitolina vince entrambi i suoi match (su Barty e Gavrilova) mentre nell'incontro inaugurale Tsurenko batte Gavrilova in due parziali; con la sconfitta per 3-1, l'Australia è costretta a disputare gli Spareggi per permanere nel Gruppo Mondiale II. In aprile, le oceaniche riescono a salvarsi, imponendosi per 4-0 sulla Serbia e restando così nel Gruppo Mondiale II.

Nel 2018, il sorteggio pone le australiane nuovamente contro l'Ucraina, che però si presenta senza la sua punta di diamante, Elina Svitolina: Barty è la vera protagonista dello scontro, portando a casa tutti i tre punti decisivi dello scontro, battendo Kičenok (4-6 6-1 6-4), Kostyuk (6-2 6-3) e in doppio, con Dellacqua, sconfiggono le sorelle Kičenok per 6-3 6-4, conquistando il punto decisivo per il 3-2 finale. Nello spareggio per entrare nel Gruppo Mondiale, trovano i Paesi Bassi, la squadra che nel 2015 aveva costretto le australiane alla retrocessione: a differenza del loro ultimo scontro, questa volta il team oceanico si impone per 4-1 grazie ai successi di Barty (due singolari) e di Gavrilova (un singolare e un doppio).

Il primo turno del World Group della Fed Cup 2019 offre alle australiane la sfida con le finaliste in carica degli USA. Ash Barty, n°13 del mondo, batte Sofia Kenin nel primo match (6-1 7-6(2)) mentre Madison Keys (n°17 del pianeta) lascia 4 giochi a Kimberly Birrell. Nel match tra le n°1 di ciascun team, Barty supera Keys per 6-4 6-1, riportando in vantaggio la sua formazione; Danielle Collins riesce però a rimandare il verdetto della sfida al doppio, sconfiggendo Gavrilova in tre set (6-1 3-6 6-2); nell'incontro di doppio Barty/Hon riescono a prevalere su Collins/Melichar (6-4 7-5), portando la nazionale oceanica in semifinale. In aprile è la Bielorussia a sfidare l'Australia per un posto in finale: le punte di diamante delle due squadre sono Aryna Sabalenka (n°10 del mondo) e Ashleigh Barty (n°9 del pianeta). Nel primo incontro, Sabalenka si impone a fatica su Stosur (7-5 5-7 6-3) mentre nel secondo Barty supera Azaranka per 7-6(2) 6-3. Nella seconda giornata, c'è lo scontro tra le n°1 dei due team: Barty lascia quattro giochi a Sabalenka (6-2 6-2), portando sul 2-1 la propria nazionale. Azaranka salva la Bielorussia, piegando Stosur con un duplice 6-1; nel doppio, le quattro protagoniste dei singolari si ritrovano per giocarsi il punto decisivo: Barty/Stosur si impongono su Sabalenka/Azaranka per 7-5 3-6 6-2, regalando all'Australia la 18° finale della sua storia, la prima dal 1993. In novembre, a Perth, le oceaniche ospitano la Francia; i primi due singolari sono a senso unico, con Mladenovic che si sbarazza di Tomljanović con un doppio 6-1 e, successivamente, la n°1 del mondo Barty che rifila un doppio 6-0 a Caroline Garcia. È la prima volta nella storia di una finale di Fed Cup in cui qualcuno riesce a lasciare l'avversaria senza vincere game. Nel terzo singolare, Barty si arrende a sorpresa a Mladenovic (6-2 4-6 6(1)-7) mentre nel quarto incontro Tomljanović redime la sua performance di inizio finale battendo Pauline Parmentier (6-4 7-5); nel doppio, si sfidano Garcia/Mladenovic e Barty/Stosur: è la coppia francese a trionfare (6-4 6-3), causando la sconfitta n°11 nelle finali di Fed Cup alle australiane.

Nel 2020, la Fed Cup cambia formato e nome: nella nuova Billie Jean King Cup, è prevista una nuova formula a gruppi con 12 squadre (non più 8) nel World Group; si qualificano 8 team tramite un turno di qualificazione, una wild-card, il paese ospitante e le due finaliste del 2019; l'Australia, essendo finalista in carica, ha un posto garantito nella fase finale della nuova competizione. A causa della pandemia di COVID-19, la fase finale della Billie Jean King Cup viene rinviata a novembre 2021: le oceaniche sono inserite nel girone B, assieme a Belgio e Bielorussia; nel primo scontro con il Belgio, Dar'ja Gavrilova vince su Greet Minnen (6-4 1-6 6-4) mentre, a sorpresa, Storm Sanders si impone su Elise Mertens per 3-6 7-6(5) 6-0. Con la vittoria della sfida già assicurata, le australiane Perez/Sanders cedono il doppio a Mertens/Minnen, fissando il punteggio finale sul 2-1. Nel secondo scontro con la Bielorussia, Sanders non ha problemi con Hatouka (6-3 6-3) mentre Tomljanović rimonta un set di svantaggio a Sasnovič (4-6 6-2 6-3); come successo contro il Belgio, a risultato acquisito, Gadecki/Perez perdono il doppio contro Marozava/Sasnovič, fissando il punteggio finale nuovamente sul 2-1. L'Australia passa il girone al primo posto, qualificandosi per la semifinale, dove affronta la Svizzera, giunta prima nel gruppo D. Il 5 novembre, si disputano i due singolari, Sanders-Teichmann e Tomljanović-Bencic: in questi due scontri non c'è storia e le elvetiche dominano in entrambe le circostanze, con Teichmann che prevale per 6-0 6-3 e Bencic che si impone per 6-3 6-2, negando alle oceaniche la possibilità di andare in finale. Come consolazione, grazie alle ottime prestazioni nelle ultime edizioni, l'Australia si piazza al primo posto del ranking della competizione, sorpassando la Francia.

Nel 2022, le australiane sono qualificate di diritto alla fase finale della Billie Jean King Cup poiché risulta essere la semifinalista eliminata dell'edizione precedente con il ranking più alto. Inserita nel gruppo B, la nazionale australiana si assicura la vittoria del primo tie contro la Slovacchia per 2-1, grazie ai successi in singolare di Sanders (su Kužmová) e di Tomljanović (su Schmiedlová). Nella sfida con il Belgio, le oceaniche chiudono 3-0 in loro favore, con Sanders che rifila un doppio 6-2 a Van Uytvanck, Tomljanović che approfitta del ritiro di Elise Mertens nel corso del terzo set e Sanders/Stosur che battono in due set Flipkens/Bonaventure. Per la terza edizione consecutiva, il team oceanico si qualifica per la semifinale dell'evento: questa volta, affronta la squadra che è giunta prima nel gruppo C, ovvero il Regno Unito. Sanders si assicura il primo punto della contesa, prevalendo su Heather Watson (6-4 7-6(3)); nel secondo singolare, Tomljanović si fa sorprendere da Harriet Dart, che la batte in due set. Nel doppio decisivo, Sanders e Stosur superano per [10-6] al super-tiebreak Nicholls/Barnett, permettendo all'Australia di accedere alla sua diciannovesima finale nella storia della competizione, la seconda nel nuovo millennio. Nell'atto finale, trovano la Svizzera, che nell'altra semifinale ha eliminato a sorpresa la Repubblica Ceca. Nel primo singolare, Jil Teichmann supera Storm Sanders (6-3 4-6 6-3); nel secondo match della sfida, Bencic regala la prima vittoria nella competizione alle elvetiche, lasciando tre giochi ad Ajla Tomljanović. L'Australia subisce così la 12° battuta d'arresto in una finale e viene eliminata dalla Svizzera per il secondo anno di fila.

Nel 2023, in quanto finaliste in carica, le australiane partecipano direttamente alla fase a gruppi della Billie Jean King Cup: inserite nel girone B, debuttano contro la Slovenia. Nel primo match, Ajla Tomljanović cede a Kaja Juvan, con il punteggio di 4-6 1-6. Nel secondo singolare, Saville viene battuta da Tamara Zidanšek in due set, con le australiane che si consolano grazie al successo in doppio di Hunter/Birrell. Nel secondo tie, Hunter vince il singolare contro Danilina (7-6(2) 6-4) e poi il doppio decisivo sull'1-1 in coppia con Ellen Perez; con il successo del Kazakistan sulla Slovenia all'ultima giornata, le nazionali terminano tutte e tre con un tie vinto e uno perso: tuttavia, grazie alla differenza set vinti/persi migliore, la Slovenia si qualifica per la semifinale, con l'Australia che chiude terza nel girone e viene perciò eliminata.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornato all'incontro con la Russia dell'8 e 9 febbraio 2014.

Giocatrice Data di nascita V–S Ranking
Sin Dop Tot Sin Dop
Ashleigh Barty 24 aprile 1996 1–0 1–1 2–1 154 20
Casey Dellacqua 11 febbraio 1985 5–3 8–2 13–5 80 16
Storm Sanders 11 agosto 1994 0–0 0–0 0–0 203 232
Samantha Stosur 30 marzo 1984 27–11 6–0 33–11 16 45

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

= Incontro del Gruppo Mondiale

1963-1969[modifica | modifica wikitesto]

Anno Turno Data Sede Avversario Punteggio Esito
1963 Gruppo Mondiale, 1º turno 17 giugno Londra (GBR) Bandiera del Belgio Belgio 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 18 giugno Bandiera dell'Ungheria Ungheria 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 19 giugno Bandiera del Sudafrica Sudafrica 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 20 giugno Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta
1964 Gruppo Mondiale, 2º turno 2 settembre Filadelfia (USA) Bandiera della Danimarca Danimarca 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 3 settembre Bandiera del Canada Canada 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 4 settembre Bandiera della Francia Francia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 5 settembre Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2–1 Campione
1965 Gruppo Mondiale, Quarti di finale 16 gennaio Melbourne (AUS) Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 17 gennaio Bandiera della Francia Francia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 18 gennaio Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2–1 Campione
1966 Gruppo Mondiale, 2º turno 12 maggio Torino (ITA) Bandiera della Svizzera Svizzera 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 13 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 14 maggio Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 1–2 Sconfitta
1967 Gruppo Mondiale, 2º turno 7 giugno Berlino Ovest (FRG) Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Walkover Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 9 giugno Bandiera della Francia Francia 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 10 giugno Bandiera del Regno Unito Regno Unito 0–3 Sconfitta
1968 Gruppo Mondiale, 2º turno 22 maggio Parigi (FRA) Bandiera del Brasile Brasile 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 24 maggio Bandiera del Sudafrica Sudafrica 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 25 maggio Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 26 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 3–0 Campione
1969 Gruppo Mondiale, 2º turno 22 maggio Atene (GRE) Bandiera della Polonia Polonia Walkover Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 23 maggio Bandiera della Francia Francia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 24 maggio Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 25 maggio Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta

1970-1979[modifica | modifica wikitesto]

Anno Turno Data Sede Avversario Punteggio Esito
1970 Gruppo Mondiale, 2º turno 21 maggio Friburgo (FRG) Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 22 maggio Bandiera della Svezia Svezia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 23 maggio Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 24 maggio Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 3–0 Campione
1971 Gruppo Mondiale, Quarti di finale 27 dicembre (1970) Perth (AUS) Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Walkover Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 28 dicembre (1970) Bandiera della Francia Francia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 29 dicembre (1970) Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Campione
1972 Gruppo Mondiale, 2º turno 21 marzo Johannesburg (RSA) Bandiera del Canada Canada 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 23 marzo Bandiera dell'Italia Italia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 24 marzo Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1–2 Sconfitta
1973 Gruppo Mondiale, 2º turno 2 maggio Bad Homburg (FRG) Bandiera del Giappone Giappone 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 4 maggio Bandiera dell'Indonesia Indonesia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 5 maggio Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 6 maggio Bandiera del Sudafrica Sudafrica 3–0 Campione
1974 Gruppo Mondiale, 2º turno Maggio Napoli (ITA) Bandiera del Giappone Giappone 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dell'Italia Italia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2–1 Campione
1975 Gruppo Mondiale, 2º turno Maggio Aix-en-Provence (FRA) Bandiera del Belgio Belgio 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dell'Italia Italia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 0–3 Sconfitta
1976 Gruppo Mondiale, 1º turno Agosto Filadelfia (USA) Bandiera della Romania Romania 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Belgio Belgio 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta
1977 Gruppo Mondiale, 1º turno Giugno Eastbourne (GBR) Bandiera dell'Indonesia Indonesia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Brasile Brasile 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera del Regno Unito Regno Unito 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta
1978 Gruppo Mondiale, 1º turno Dicembre Melbourne (AUS) Bandiera del Belgio Belgio 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Giappone Giappone 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta
1979 Gruppo Mondiale, 1º turno Maggio Madrid (ESP) Bandiera del Canada Canada 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 0–3 Sconfitta

1980-1989[modifica | modifica wikitesto]

Anno Turno Data Sede Avversario Punteggio Esito
1980 Gruppo Mondiale, 1º turno Maggio Berlino Ovest (FRG) Bandiera della Norvegia Norvegia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera dell'Indonesia Indonesia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Svezia Svezia 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 0–3 Sconfitta
1981 Gruppo Mondiale, 1º turno Novembre Tokyo (JPN) Bandiera delle Filippine Filippine 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Cile Cile 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1–2 Sconfitta
1982 Gruppo Mondiale, 1º turno Luglio Santa Clara (USA) Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 0–3 Sconfitta
1983 Gruppo Mondiale, 1º turno Luglio Zurigo (SUI) Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Messico Messico 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Svizzera Svizzera 1–2 Sconfitta
1984 Gruppo Mondiale, 1º turno Luglio San Paolo (BRA) Bandiera dell'Argentina Argentina 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera del Belgio Belgio 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 1–2 Sconfitta
1985 Gruppo Mondiale, 1º turno Ottobre Nagoya (JPN) Bandiera della Danimarca Danimarca 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Spagna Spagna 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera dell'Italia Italia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 1–2 Sconfitta
1986 Gruppo Mondiale, 1º turno Luglio Praga (TCH) Bandiera dell'Ungheria Ungheria 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Danimarca Danimarca 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 0–3 Sconfitta
1987 Gruppo Mondiale, 1º turno Agosto Vancouver (CAN) Bandiera della Danimarca Danimarca 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Spagna Spagna 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Bulgaria Bulgaria 0–2 Sconfitta
1988 Gruppo Mondiale, 1º turno Dicembre Melbourne (AUS) Bandiera d'Israele Israele 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera dell'Italia Italia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 1–2 Sconfitta
1989 Gruppo Mondiale, 1º turno Ottobre Tokyo (JPN) Bandiera del Cile Cile 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale Bandiera della Bulgaria Bulgaria 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale Bandiera della Spagna Spagna 0–2 Sconfitta

1990-1999[modifica | modifica wikitesto]

Anno Turno Data Sede Avversario Punteggio Esito
1990 Gruppo Mondiale, 1º turno Luglio Norcross (USA) Bandiera dell'Indonesia Indonesia 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 1–2 Sconfitta
1991 Gruppo Mondiale, 1º turno 22 luglio Nottingham (GBR) Bandiera del Giappone Giappone 2–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno 24 luglio Bandiera della Spagna Spagna 0–3 Sconfitta
1992 Gruppo Mondiale, 1º turno 14 luglio Francoforte (GER) Bandiera della Bulgaria Bulgaria 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno 15 luglio Bandiera dell'Austria Austria 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 17 luglio Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 18 luglio Bandiera della Spagna Spagna 0–3 Sconfitta
1993 Gruppo Mondiale, 1º turno 20 luglio Francoforte (GER) Bandiera della Germania Germania 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno 21 luglio Bandiera della Danimarca Danimarca 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Quarti di finale 22 luglio Bandiera della Finlandia Finlandia 3–0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 24 luglio Bandiera dell'Argentina Argentina 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, Finale 25 luglio Bandiera della Spagna Spagna 0–3 Sconfitta
1994 Gruppo Mondiale, 1º turno 19 luglio Francoforte (GER) Bandiera della Lettonia Lettonia 2–1 Vittoria
Gruppo Mondiale, 2º turno 21 luglio Bandiera dell'Austria Austria 1–2 Sconfitta
1995 Gruppo Mondiale II 22-23 aprile Perth (AUS) Bandiera della Slovacchia Slovacchia 3–2 Vittoria
Spareggi Gruppo Mondiale 22-23 luglio San Miguel (ARG) Bandiera dell'Argentina Argentina 0–5 Sconfitta

2000-2009[modifica | modifica wikitesto]

2010-2019[modifica | modifica wikitesto]

Anno Turno Data Sede Avversario Punteggio Esito
2010 Gruppo Mondiale II 6-7 febbraio Adelaide (AUS) Bandiera della Spagna Spagna 3 – 2 Vittoria
Spareggi Gruppo Mondiale 24-25 aprile Charkiv (UKR) Bandiera dell'Ucraina Ucraina 5 – 0 Vittoria
2011 Gruppo Mondiale, 1º turno 5-6 febbraio Hobart (AUS) Bandiera dell'Italia Italia 1 – 4 Sconfitta
Spareggi Gruppo Mondiale 16-17 aprile Melbourne (AUS) Bandiera dell'Ucraina Ucraina 2 – 3 Sconfitta
2012 Gruppo Mondiale II 4-5 febbraio Granges-Paccot (SUI) Bandiera della Svizzera Svizzera 4 – 1 Vittoria
Spareggio Gruppo Mondiale 21-22 aprile Stoccarda (GER) Bandiera della Germania Germania 3 – 2 Vittoria
2013 Gruppo Mondiale, 1º turno 9-10 febbraio Ostrava (CZE) Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 0 – 4 Sconfitta
Spareggi Gruppo Mondiale 22 aprile Chiasso (SUI) Bandiera della Svizzera Svizzera 3 – 1 Vittoria
2014 Gruppo Mondiale, 1º turno 8-9 febbraio Hobart (AUS) Bandiera della Russia Russia 4 – 0 Vittoria
Gruppo Mondiale, Semifinale 19-20 aprile Brisbane (AUS) Bandiera della Germania Germania 1 – 3 Sconfitta
2015 Gruppo Mondiale, 1º turno 7-8 febbraio Stoccarda (GER) Bandiera della Russia Russia 1 – 4 Sconfitta
Spareggi Gruppo Mondiale 18-19 aprile 's-Hertogenbosch (NLD) Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1 – 4 Sconfitta

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Former world No.8 Alicia Molik appointed new Fed Cup captain, su news.com.au. URL consultato il 7 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2014).
  2. ^ (EN) ITF Fed Cup Nations Ranking, su fedcup.com. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Profilo ufficiale, su fedcup.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
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