Spirostomum

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Spirostomum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Protista
Phylum Ciliophora
Classe Heterotrichea
Ordine Heterotrichida
Famiglia Spirostomidae
Genere Spirostomum
Ehrenberg, 1833

Spirostomum è un genere di protisti ciliati, appartenente alla classe Heterotrichea. Specie di Spirostomum vivono sia in acqua dolce che salata. Sono tutti di forma allungata, flessibile e altamente contrattile. Sebbene siano organismi unicellulari, membri di alcune specie possono raggiungere la lunghezza di 4 mm.[1]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Spirostomum ambiguum(?), con in evidenza il macronucleo a collana

Il corpo si presenta allungato e di forma simile a quella di un verme. La sezione è prevalentemente circolare, ma può risultare schiacciata all’estremità posteriore. Il vacuolo escretore è piuttosto grande e può occupare interamente la “coda”. Le cilia del corpo sono corte e disposte in file longitudinali. La lunghezza del peristoma varia tra le specie, da 1/4 a 2/3 della lunghezza totale. Il peristoma è frangiato con cilia, utilizzate per dirigere le particelle di cibo nella cavità orale. Il macronucleo può essere moniliforme, come una collana di perle, o compatto e ovale, a seconda della specie.[2]

Lo Spirostomum si riproduce per fissione binaria. La riproduzione può essere asessuata, o avvenire per coniugazione, durante la quale due esemplari compatibili si uniscono e si scambiano il materiale genetico attraverso un ponte citoplasmatico.

I membri di questo genere sono estremamente contrattili. Quando spaventato, lo Spirostomum ambiguum può contrarsi alla metà della sua lunghezza da esteso in 1/200 di secondo (una velocità di contrazione simile a quella del ciliato Vorticella).[3][4] Durante la contrazione, la corteccia cellulare si torce e si allarga e la sua struttura a spirale diventa visibile. Il meccanismo di contrazione dello Spirostomum è stato studiato per la prima volta da Ernst Haeckel nel 1873 ed ha continuato ad attrarre l’attenzione degli studiosi.[5][6][7]

Certe specie hanno dimostrato di essere sensibili alla presenza di metalli pesanti e sono state quindi utilizzate dagli ecologi come indicatori di purezza dell’acqua.[8][9]

Lo Spirostomum semivirescens, una specie ampiamente distribuita, ma raramente vista, trasporta delle zooclorelle simbiotiche e si racchiude in una lorica mucillaginosa.[10]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Spirostomum è stato stabilito da Christian Gottfried Ehrenberg nel 1833, e posizionato nella famiglia Spirostomidae da Samuel Friedrich von Stein nel 1867.

Recenti analisi delle sequenze di geni dell’RNA ribosomale hanno confermato essere un gruppo monofiletico.[11][12]

Specie[13][modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Galleria video[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Denis H. Lynn, Subphylum 1. POSTCILIODESMATOPHORA: Class 2. HETEROTRICHEA – Once Close to the Top, in The Ciliated Protozoa: Characterization, Classification, and Guide to the Literature[collegamento interrotto], 3rd, Springer, 2008, pp. 129–39, DOI:10.1007/978-1-4020-8239-9_6, ISBN 978-1-4020-8238-2.
  2. ^ (EN) Richard Kudo, Family 3 Spirostomidae Kent, in Protozoology, 4th, Charles C. Thomas, 1954, pp. 801–6.
  3. ^ (EN) Hideki Ishida e Yoshinobu Shigenaka, Cell model contraction in the ciliate spirostomum, in Cell Motility and the Cytoskeleton, vol. 9, n. 3, 1988, pp. 278–82, DOI:10.1002/cm.970090310.
  4. ^ (EN) R. B. Hawkes e D. V. Holberton, Myonemal contraction of Spirostomum I. Kinetics of contraction and relaxation, in Journal of Cellular Physiology, vol. 84, n. 2, 1974, pp. 225–35, DOI:10.1002/jcp.1040840209.
  5. ^ (EN) Ryozo Yagiu e Yoshinobu Shigenaka, Electron Microscopy of the Longitudinal Fibrillar Bundle and the Contractile Fibrillar System in Spirostomum ambiguum, in The Journal of Eukaryotic Microbiology, vol. 10, n. 3, 1963, pp. 364–9, DOI:10.1111/j.1550-7408.1963.tb01689.x.
  6. ^ Alick R. Jones, Theodore L. Jahn e James R. Fonseca, Contraction of protoplasm. I. Cinematographic analysis of the anodally stimulated contraction of spirostomum ambiguum, in Journal of Cellular Physiology, vol. 68, n. 2, 1966, pp. 127–33, DOI:10.1002/jcp.1040680207, PMID 4960542.
  7. ^ William J. Lehman e Lionel I. Rebhun, The structural elements responsible for contraction in the ciliate Spirostomum, in Protoplasma, vol. 72, 2–3, 1971, pp. 153–78, DOI:10.1007/BF01279048, PMID 5555985.
  8. ^ (EN) Grzegorz Nałęcz-Jawecki, Spirotox—Spirostomum ambiguum acute toxicity test—10 years of experience, in Environmental Toxicology, vol. 19, n. 4, 2004, pp. 359–64, DOI:10.1002/tox.20023, PMID 15269908.
  9. ^ (EN) P Madoni, The acute toxicity of nickel to freshwater ciliates, in Environmental Pollution, vol. 109, n. 1, 2000, pp. 53–9, DOI:10.1016/S0269-7491(99)00226-2, PMID 15092912.
  10. ^ (EN) Genoveva F. Esteban, Mark W. Bradley e Bland J. Finlay, A case-building Spirostomum (Ciliophora, Heterotrichida) with zoochlorellae, in European Journal of Protistology, vol. 45, n. 2, 2009, pp. 156–8, DOI:10.1016/j.ejop.2009.01.002, PMID 19264465.
  11. ^ (EN) Stephanie L. Schmidt, Wilhelm Foissner, Martin Schlegel e Detlef Bernhard, Molecular Phylogeny of the Heterotrichea (Ciliophora, Postciliodesmatophora) Based on Small Subunit rRNA Gene Sequences, in The Journal of Eukaryotic Microbiology, vol. 54, n. 4, 2007, pp. 358–63, DOI:10.1111/j.1550-7408.2007.00269.x, PMID 17669161.
  12. ^ (EN) Miao Miao, Weibo Song, John C. Clamp, Khaled A.S. Al-Rasheid, Abdulaziz A. Al-Khedhairy e Saud Al-Arifi, Further Consideration of the Phylogeny of Some "Traditional" Heterotrichs (Protista, Ciliophora) of Uncertain Affinities, Based on New Sequences of the Small Subunit rRNA Gene, in Journal of Eukaryotic Microbiology, vol. 56, n. 3, 2009, pp. 244–50, DOI:10.1111/j.1550-7408.2009.00391.x, PMID 19527351.
  13. ^ (EN) Catalogue of Life - 29th May 2017 : Search for scientific names [collegamento interrotto], su catalogueoflife.org. URL consultato il 12 giugno 2017.

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