Torquato Nanni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Torquato Nanni (Santa Sofia, 4 febbraio 1888Malacappa, 22 aprile 1945) è stato un politico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Socialista, da giovane fu intimo amico di Benito Mussolini, con cui intrattenne una fitta corrispondenza epistolare. Fu autore della prima biografia del futuro Duce, che uscì alla metà del febbraio 1915 nelle edizioni de «La Voce» di Giuseppe Prezzolini[1]. Avvocato, nel marzo 1912 fu eletto sindaco del suo paese, primo esponente del Partito Socialista (PSI) a rivestire tale incarico.

Favorevole all'intervento italiano nella prima guerra mondiale, in contrasto con le posizioni neutralistiche del PSI, fu direttore, assieme a Guido Bergamo e a Maria Rygier, del giornale interventista La riscossa, fondato a Bologna nel 1915. Strinse amicizia con Leandro Arpinati, giovane socialista di Civitella (9 km da Santa Sofia) passato dall'anarchismo all'interventismo, e iniziò una collaborazione con Il Popolo d'Italia, il giornale fondato da Mussolini.

Nonostante la posizione interventista, Nanni non si allontanò mai dal socialismo e rimase estraneo al processo di ascesa del fascismo. Dopo la Marcia su Roma stava per essere linciato dagli squadristi fiorentini, guidati da Amerigo Dumini, ma fu salvato grazie all'intervento dell'amico Arpinati. Durante il Ventennio dovette rinunciare alla politica attiva, pur continuando a svolgere attività giornalistica e pubblicistica.

Promotore della Resistenza sugli Appennini forlivesi, verso la fine della guerra si rifugiò presso il vecchio amico Leandro Arpinati, che dopo un'iniziale adesione al fascismo che l'aveva portato a diventare podestà di Bologna e sottosegretario agli Interni (con funzioni di ministro), aveva espresso la sua avversione al regime fascista, era stato espulso dal partito e condannato al confino per poi ritirarsi a vita privata nella campagna bolognese. Venne ucciso il 22 aprile 1945 da alcuni partigiani gappisti mentre cercava di far scudo col proprio corpo al suo amico Arpinati. Il gesto eroico fu celebrato dal poeta Ezra Pound nei Canti pisani (Canto 91).

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Torquato Nanni, Benito Mussolini, Firenze, Libreria della Voce, 1915.
  • Torquato Nanni, Bolscevismo e fascismo al lume della critica marxista, Bologna, Cappelli, 1924.
  • Torquato Nanni, Profondità di vita; esame storico degli istinti fondamentali, Milano, Fratelli Bocca Editori, 1942.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Venerio Cattani, Rappresaglia: vita e morte di Leandro Arpinati e Torquato Nanni, gli amici nemici di Benito Mussolini, Marsilio Editori, 1997, ISBN 978-8831764070.
  • Giancarlo Mazzuca e Luciano Foglietta, Sangue romagnolo: i compagni del duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Minerva Edizioni, 2013, ISBN 978-8873813781.
  • Ernesto Toschi, Le lotte politiche a Santa Sofia e la figura di Torquato Nanni, Società Editrice «Il Ponte Vecchio», 2016, ISBN 978-8865415597.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN15590606 · ISNI (EN0000 0000 8359 7818 · SBN RAVV047761 · BAV 495/331833 · LCCN (ENn81060063 · GND (DE120033038 · BNF (FRcb14473340n (data) · CONOR.SI (SL180449635 · WorldCat Identities (ENlccn-n81060063