Stefano Ussi

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Autorititratto, 1896

Stefano Ussi (Firenze, 2 settembre 1822Firenze, 11 luglio 1901) è stato un pittore italiano.

Foto d'epoca

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò presso l'Accademia di belle arti di Firenze (18371850), dove fu allievo di Pietro Benvenuti e di Giuseppe Bezzuoli per la pittura, e di Enrico Pollastrini per il disegno. Espulso dall'Accademia tra il 1838 e il 1840, nel 1848 interruppe gli studi per andare a combattere a Montanara, dove fu fatto prigioniero e tradotto in Austria nel carcere di Theresienstadt: dall'esperienza di guerra trasse spunto per il dipinto L'esule che dall'Alpe guarda l'Italia e per i disegni con l'Allegoria con l'Angelo della Vittoria e con il Ritratto di giovane volontario (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze). Rientrato a Firenze, nel 1849 vinse il concorso triennale indetto dall'Accademia di Belle Arti con il dipinto La resurrezione di Lazzaro, ottenendo il pensionato per continuare gli studi a Roma, dove eseguì Boccaccio che spiega la Divina Commedia nella Chiesa di Santo Stefano.

Si specializzò nella creazione di dipinti a soggetto storico di grandi dimensioni, che gli diedero un'ottima reputazione negli ambienti accademici: il suo capolavoro è certamente La cacciata del duca d'Atene, la cui redazione si protrasse dal 1850 al 1860, per essere presentato alla prima Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 tra unanimi consensi (Galleria d'arte moderna di Firenze, bozzetto alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, studi Collezione privata, Firenze). Altri dipinti di carattere storico sono La congiura dei Pazzi, Bianca Capello presenta a Francesco I de' Medici gli ambasciatori veneti (Museo Francesco Borgogna, Vercelli), Ultimi momenti di Savonarola, Cosimo il Vecchio rifiuta di abbandonare Firenze (Collezione privata, Firenze, 1859-60). Nelle sue opere era presente anche una componente di allegoria con il presente, per esempio la Cacciata del Duca di Atene, ispirato a un avvenimento del XIV secolo, alludeva alla cacciata da Firenze del Granduca di Toscana Leopoldo II.

Tra gli altri dipinti a soggetto storico ricordiamo Giulietta e Romeo, Marco Visconti (1864), Bice (1866), Pia de' Tolomei (Collezione privata, Milano), mentre ispirati alla pittura francese dei Salon parigini appaiono i dipinti Dopo il bagno, Leda e il cigno e Allegoria di putti.

Tra le influenze della sua pittura si contano Paul Delaroche e Domenico Morelli, per via delle scene di gruppo di impostazione drammatica, la caratterizzazione caratteriale delle figure umane, e l'uso del colore vivido, quasi violento. Nel dicembre del 1860 fu nominato professore all'Accademia di Belle Arti di Firenze.

Oltre a pittore di temi storici e letterari, fu anche uno dei principali esponenti in Italia della pittura orientalista: nel 1869 si recò in Egitto in occasione dei festeggiamenti per l'apertura del Canale di Suez, eseguendo su commissione del Pascià d'Egitto il dipinto Il pellegrinaggio alla Mecca, presentato all'Esposizione Internazionale di Vienna del 1873; nel 1870 e nel 1875 compì viaggi in Marocco insieme al pittore Cesare Biseo, con il quale realizzò le illustrazioni per il libro Marocco di Edmondo De Amicis (1879); eseguì inoltre i dipinti Carovana nei pressi del Cairo (1874), Cavalcata araba alla presenza dell'Ambasciata Italiana nel Marocco (1875), Festa a Fez data dall'Imperatore del Marocco all'Ambasciata Italiana (1875), La preghiera nel deserto (Galleria nazionale d'arte moderna, Roma, 1876), Donna araba al pozzo (Museo Francesco Borgogna, Vercelli), Marocchino (Galleria Ricci Oddi, Piacenza, 1877), Venditore di aranci (Galleria nazionale d'arte moderna, Roma), Surre Procession (Palazzo di Dolmabahçe, Istanbul, 1887), La festa per la nascita di Maometto sulla piazza del mercato di Tangeri, Un derviscio in pompa solenne.

Fu anche un abile ritrattista, eseguendo tra gli altri i ritratti del pittore Gaetano Bianchi, di Federico Argnani (Pinacoteca comunale, Faenza, circa 1850-55), di Re Vittorio Emanuele II e del tragediografo Giovanni Battista Niccolini. Nelle opere create nel privato, come il Ritratto della moglie Linda Ussi in giardino e Gioie materne (Galleria d'arte moderna di Firenze, 1858-59), manifestò una pennellata luminosa e grezza simile allo stile dei Macchiaioli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Bianchi, L'esule: quadro in tela di Stefano Ussi, Il Genio, I, 1852;
  • C. Paoli, Della Signoria di Gualtieri Duca d'Atene in Firenze, in "Archivio storico italiano", n.s., Firenze 1862, p. 83;
  • C. Boito, La mostra a Brera. La Pittura, in "Il Politecnico", serie IV, volume II, novembre 1866, p. 622;
  • P. Dotti, Di un nuovo quadro di Stefano Ussi tratto dalla Vita nuova di Dante, Firenze 1867;
  • D. Martelli, La giuria internazionale dell'Esposizione Universale di Parigi del 1867, in "Gazzettino delle Arti del Disegno", I, 16, 4 maggio 1867, pp. 125–126;
  • Idem, Lettera prima al cav. prof. Stefano Ussi pittore, Cellini, Firenze 1869;
  • F. Dall'Ongaro, L'arte italiana a Parigi nell'esposizione universale del 1867, 1869, p. 20;
  • G. Palagi, Intorno ad un ritratto di Bianca Cappello dipinto a fresco da Alessandro Allori...: lettera al comm. prof. Stefano Ussi, in "La Nazione", 1871;
  • E. De Amicis, Marocco, con illustrazioni di S. Ussi e C. Biseo, Fratelli Treves, Milano 1879;
  • R. Pantini, Artisti contemporanei: Stefano Ussi, in "Emporium", a. XI, fasc. 65, 1900, pp. 326–343;
  • Il pittore Stefano Ussi, in "L'Illustrazione Italiana", n. 29, 21 luglio 1901;
  • O. Bulle, Stefano Ussi, in "La Rassegna Nazionale", a. XXIII, n. 478, 1º agosto 1901;
  • A. Melani, Stefano Ussi, in "Natura ed Arte", a. X, n. 18, 15 agosto 1901, pp. 377–387;
  • A. Conti, La commemorazione di Stefano Ussi, in "La Nazione", 4-5 maggio 1902;
  • A. Faldi, Per Stefano Ussi, Stab. Tip. Civelli, Firenze 1902;
  • P. N. Ferri, Disegni ed acquarelli di Stefano Ussi esposti nel "Circolo artistico" di Firenze, in "Rassegna d'arte", 2, 1902, pp. 108–111;
  • O. Roux, Illustri italiani contemporanei, Bemporad, Firenze 1908, pp. 135, 138;
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  • E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei, Unione tipografico-editrice torinese, Torino 1961, p. 501;
  • Momenti della pittura toscana dal neoclassicismo ai postmacchiaioli, catalogo della mostra (Firenze, Galleria Parronchi, marzo 1977), Il torchio, Firenze 1977, pp. 32, 34-35, 43-44, 47, tav. 6;
  • Disegni del XIX e XX secolo, catalogo di vendita (Roma, Galleria Carlo Virgilio, 1982), Roma 1982, p. 10, tav. XXIII;
  • L. Berardi, Il Civico Museo Borgogna Vercelli, Vercelli 1982, p. 102;
  • B. Paolozzi Strozzi, scheda, in Garibaldi. Arte e Storia, catalogo della mostra (Roma, Museo di Palazzo Venezia, 23 giugno-31 dicembre 1982), Centro Di, Firenze 1982, pp. 74–77;
  • P. Torresi, Neo-Medicei. Pittori, restauratori e copisti dell'Ottocento in Toscana. Dizionario biografico, Liberty House, Ferrara 1996, p. 202.
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  • M. A. Fusco, Avventure artistiche mediterranee, per i pittori meridionali, in Gli orientalisti italiani. Cento anni di esotismo 1830-1940, catalogo della mostra, a cura di R. Bossaglia, Venezia 1998, p. 32;
  • S. Bietoletti, M. Dantini, L'Ottocento: la storia, gli artisti, le opere, Giunti, Firenze 2002, pp. 272–277, 280;
  • R. Carapelli, "Siena mi fe'; disfecemi Maremma". Fortuna della Pia de' Tolomei nell'arte ottocentesca, in "Le Antiche Dogane", a. IV, n. 42, dicembre 2002, p. 8;
  • R. Pastore, ... "per ebrietà di luce e di colore": Stefano Ussi e l'esperienza dell'Oriente, in "Polittico", 2, 2002, pp. 171–191;
  • La Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti. Storia e collezioni, a cura di C. Sisi, Silvana Editoriale per Banca Toscana, Cinisello Balsamo 2005, pp. 65, 100-101;
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  • L'oro delle Apuane. Cave di marmo e paesaggi apuani nella pittura italiana tra Ottocento e Novecento, catalogo della mostra (Serravezza, Palazzo Mediceo, 14 luglio- 7 ottobre 2007), a cura di E. Dei, N. Micieli, C. Paolicchi, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera 2007;
  • La nazione dipinta. Storia di una famiglia tra Mazzini e Garibaldi, catalogo della mostra (Mantova, Palazzo Tè, 14 ottobre 2007-13 gennaio 2008), a cura di M. Bertotti, D. Sogliani, Skira, Milano 2007;
  • Da Giani a Fattori. Maestri della pittura italiana del XIX secolo nelle collezioni di Faenza, catalogo della mostra (Faenza, Pinacoteca Comunale, 6 dicembre 2007-25 gennaio 2008), a cura di S. Casadei;
  • I luoghi di Giovanni Fattori, catalogo della mostra (Firenze, Accademia di Belle arti, 18 settembre-15 novembre 2008), a cura di G. Videtta, A. Gallo Martucci, Polistampa, Firenze 2008;
  • Dipinti, Disegni e Sculture dei secc. XIX e XX, catalogo d'asta (Firenze, Pandolfini, 29 ottobre 2008), Giunti, Firenze 2008, pp. 18–19;
  • Dipinti del XIX secolo, catalogo d'asta (Milano, Finarte, 2 dicembre 2008);
  • Dipinti e sculture del XIX secolo, catalogo d'asta (Milano, 18 dicembre 2008);
  • Dipinti, Disegni e Sculture dei secc. XIX e XX. Mobili, Arredi antichi e Oggetti d'arte, catalogo d'asta (Firenze, Pandolfini, 6-7 aprile 2009), Giunti, Firenze 2009, pp. 22–23;
  • Dipinti del XIX e XX Secolo, catalogo d'asta (Vercelli, Meeting Art, 7-15 novembre 2009);
  • Dipinti, Sculture e Disegni dei secc. XIX e XX, catalogo d'asta (Firenze, Pandolfini, 14-15 giugno 2010), Giunti, Firenze, 2010, p. 26;
  • R. Carapelli, Pittori toscani dell'Ottocento. Stefano Ussi: La cacciata del duca d'Atene, in "Le Antiche Dogane", a. XII, n. 135, settembre 2010, pp. 5–6;
  • Laura Casone, Stefano Ussi Archiviato il 22 febbraio 2022 in Internet Archive., catalogo online Artgate Archiviato il 16 maggio 2016 in Internet Archive. della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA;
  • R. Carapelli, Stefano Ussi un importante pittore toscano dell'Ottocento, in "Notiziario della Società delle Belle Arti Circolo Artisti Casa di Dante", 14, 2013, pp. 44-49;
  • R. Carapelli, Il pittore Stefano Ussi ed il premio a lui dedicato, in 1ª Edizione del Concorso Internazionale d'Arte Omaggio a Stefano Ussi, Arte-teca, Figline Valdarno (FI), 2018, pp. 9-26.

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