Roberto Murolo

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Roberto Murolo
Roberto Murolo nel 1995 fotografato da Augusto De Luca
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Canzone napoletana
Folk
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1934 – 2002
StrumentoVoce
Chitarra
EtichettaDurium, Bluebell, Telefunken, Melody, Produttori Associati, Start
Album pubblicati30
Studio27
Live1
Raccolte2
Sito ufficiale

Roberto Murolo (Napoli, 19 gennaio 1912Napoli, 13 marzo 2003) è stato un cantautore, chitarrista e attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Murolo nasce a Napoli il 19 gennaio 1912 (anche se la nascita viene registrata quattro giorni più tardi, il 23), penultimo dei sette figli di Lia Cavalli e del poeta Ernesto Murolo (a sua volta figlio illegittimo del celebre autore teatrale Eduardo Scarpetta e dunque fratellastro di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo).

Roberto Murolo e Pino Rucher

Tra i maggiori protagonisti insieme a Sergio Bruni e Renato Carosone della scena musicale napoletana nel periodo che va dal secondo dopoguerra al 1960, trascorre la sua infanzia in un salotto frequentato da Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio e Raffaele Viviani.

Le sue grandi passioni giovanili sono la musica e lo sport. In quest'ultimo campo si distingue come tuffatore, vincendo il campionato italiano di tuffi alti nel 1937. Murolo ha sempre attribuito alla lunga pratica degli sport acquatici la sua notevole capienza polmonare.

Studia chitarra e nel 1933, a Ischia, in una delle prime esibizioni accompagna Vittorio De Sica che canta E palumme. Nel 1935 entra come impiegato nella compagnia del gas, dove resterà per tre anni, e grazie alla sua passione per il nuoto, vince addirittura i campionati nazionali universitari, venendo premiato dal Duce in piazza Venezia. L'anno precedente aveva già iniziato a cantare nel gruppo vocale Mida Quartet, ispirato agli americani Mills Brothers, con un repertorio di canzonette ritmate, tra avanspettacolo e cabaret. Alla voce di Murolo spetta il trombone, Enzo Diacova e Alberto Arcamone imitano le trombe, Amilcare Imperatrice il contrabbasso. Il Mida Quartet trascorre all'estero otto anni, dal 1938 al 1946, sbarcando il lunario tra teatri e locali in Germania, Bulgaria, Grecia, Ungheria e Spagna, proponendo un repertorio internazionale e di canzoni italiane. Nei primi decenni della sua carriera, utilizzò nei concerti una preziosa chitarra artigianale, costruita nel 1838 dalla liuteria Guadagnini, al tempo operante in piazza San Carlo a Torino.[1]

Tornato in patria dopo la fine della guerra, Murolo inizia la carriera da solista in campo concertistico e in quello discografico nel 1948, esibendosi al Tragara Club di Capri. La sua voce da sussurro, seducente e intonata, valorizzata dall'uso del microfono, e il suo stile da chansonnier d'altri tempi incontrano subito il favore del pubblico. Canta Munasterio 'e Santa Chiara (Galdieri-Barberis, 1945), Tammurriata nera (Nicolardi-E. A. Mario, 1944), Scalinatella (Cioffi-Bonagura, 1948) e altri successi napoletani vecchi e nuovi, che raccoglierà in una fortunata antologia.

La radio diffonde in tutta Italia la sua voce attraverso i primi 78 giri della Telefunken-Durium, e inizia anche l'attività cinematografica: appare in Catene (1949), con la regia di Raffaello Matarazzo, insieme ad Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson. Nel 1950 appare in Paolo e Francesca e in Tormento, sempre di Matarazzo, ma anche in altre pellicole dove compare solo come cantante. E ancora in Menzogna (1952) e Saluti e baci (1953), dove figura accanto a Nilla Pizzi, Yves Montand, Giorgio Consolini e Gino Latilla.

Il 26 ottobre 1954 viene arrestato a Fermo con l'accusa di corruzione di minore. Condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione, resta in carcere fino al processo d'appello, svoltosi a porte chiuse il 25 marzo 1955, che gli ridurrà la pena a 11 mesi con il beneficio della condizionale, determinandone l'immediata scarcerazione. Murolo, che si è sempre proclamato innocente, uscirà sconvolto e amareggiato, in un primo momento anche pensando addirittura di non cantare mai più. Decide, però, di proseguire la sua carriera, avvedendosi di un pubblico sempre pronto ad applaudirlo.

A partire dal 1956 Murolo studia a fondo il repertorio partenopeo dal 1200 ai giorni nostri, con il contributo del chitarrista Eduardo Caliendo, pubblicando poi Napoletana. Antologia cronologica della canzone partenopea (1963). Ma scrive anche canzoni in proprio: con il musicista Nino Oliviero firma ‘O ciucciariello (1951) e con il musicista Renato Forlani Torna a vucà (1958), Sarrà... chisà! (1959), vincitrice del Festival di Napoli, eseguita da Fausto Cigliano e Teddy Reno, e Scriveme (1966).

Roberto Murolo (con la chitarra) e Totò

Dopo la pubblicazione della sua antologia, incide a partire dal 1969 quattro album monografici intitolati I grandi della canzone napoletana, dedicati ai poeti Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, Libero Bovio ed E. A. Mario. A metà degli anni settanta interrompe l'attività discografica, ma non quella concertistica.

Nel 1973 partecipa alla Piedigrotta: Le nuove Canzoni di Napoli.

In età avanzata torna alla ribalta con l'album 'Na voce, 'na chitarra (1990), in cui interpreta canzoni di altri autori, tra cui Spassiunatamente di Paolo Conte, Lazzari felici di Pino Daniele, Senza fine di Gino Paoli, e anche duetti: Caruso con Lucio Dalla al pianoforte, la struggente Ammore scumbinato in coppia con l'amico Renzo Arbore, oltre a Sta musica con Consiglia Licciardi e L'ammore ca' nun vene, due testi firmati da Enzo Gragnaniello.

Gianni Cesarini ne racconta la vita in Roberto Murolo - La storia di una voce. La voce di una storia (Flavio Pagano Editore 1990) e in occasione del suo ottantesimo compleanno esce Ottantavoglia di cantare (1992). Nel disco compaiono i duetti Don Raffaè, con Fabrizio De André - che aveva interpretato la canzone tradizionale napoletana La nova gelosia nel suo album Le nuvole (1990) dopo averne ascoltato la versione di Murolo - e Cu' mme, con Mia Martini su testo di Enzo Gragnaniello, dove il timbro baritonale di Murolo si fa insolitamente più profondo. Nel disco interpreta anche Cercanno 'nzuonno, ancora con Gragnaniello, Na tazzulella 'e cafè con Renzo Arbore e Basta 'na notte con Peppino di Capri.

Nel 1993 il trio Murolo, Martini e Gragnaniello incide l'album L'italia è bbella, titolo della canzone di Carlo Faiello con cui Murolo si esibisce quell'anno al Festival di Sanremo.

Murolo e De André si esibiscono insieme al concertone del Primo maggio 1993 in piazza San Giovanni, a Roma. In seguito l'artista pubblica Tu si' 'na cosa grande (1994), tributo a Domenico Modugno, accompagnato dai migliori esponenti della musica napoletana del momento: Carlo Faiello, Lina Sastri, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Enzo Gragnaniello e Tony Esposito, su arrangiamenti di Adriano Pennino; incide poi nell'album Anema e core (1995) i brani Dicitencello vuje (Fusco-Falvo, 1930) e Anema e core (Manlio-D'Esposito, 1950) con la cantante Amália Rodrigues, la grande interprete del fado portoghese con la quale aveva già cantato nel marzo del 1974, al Teatro Politeama di Napoli.

Il 26 gennaio 1995 viene nominato, dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, grande ufficiale della repubblica per i suoi meriti artistici; a questa onorificenza si aggiunge, il 23 gennaio 2002, la nomina a Cavaliere di gran croce, conferita dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Da tutti definito maestro della canzone napoletana, ha una lunga discografia dove il capitolo più recente è Ho sognato di cantare (2002), undici canzoni d'amore realizzate con autori e musicisti della sua città - Carlo Faiello, Enzo Gragnaniello, Daniele Sepe, Gigi De Rienzo e lo scrittore-attore Peppe Lanzetta - anticipato dal singolo Mbriacame scritto da Mimmo Di Francia, l'autore di Champagne e di vari successi napoletani, tra cui Ammore scumbinato, incisa dallo stesso Roberto. . Mbriacame è prodotto da Nando Coppeto e arrangiato da Umberto Cimino.

Nel marzo 2002, durante il Festival di Sanremo, Murolo riceve il premio alla carriera, e, nell'occasione, presenta il video di 'Mbriacame. In occasione del suo novantesimo compleanno RaiSat Album gli dedica lo special Roberto Murolo Day - Ho sognato di cantare, ideato e condotto da Renzo Arbore, per la regia di Alessandra Rinaldi.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Murolo muore alle ore 23:45 del 13 marzo 2003, all'età di 91 anni, a Napoli, nella sua casa di via Cimarosa 25, al Vomero[2] (attuale sede della Fondazione Roberto Murolo) per le complicanze di un cancro che lo affliggeva da anni; la camera ardente è allestita, il giorno dopo, presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino e il funerale è celebrato nella chiesa di San Ferdinando, conosciuta come la Chiesa degli artisti, il 15 marzo; riposa nel cimitero di Poggioreale a Napoli.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Roberto Murolo.

La produzione di Murolo è sterminata[3]. Su 78 giri vengono pubblicati almeno 360 titoli con le case Durium, Telefunken e Melody, incisi tra il 1947 e il 1956. Qui di seguito i 33 giri, usciti tutti per la Durium, tranne gli ultimi cinque titoli, pubblicati dalla Start, che nel 1972 mette sul mercato anche un Recital di canzoni napoletane.

33 giri[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

CD[modifica | modifica wikitesto]

Na voce, 'na chitarra (1990)

  • Vol. 1: 1. Sti canzone* 2. Lusingame 3. Napule mo 4. Caruso 5. Ammore scumbinato 6. Sta musica* 7. Lazzari felici 8. Spassiunatamente 9. Senza fine
  • Vol. 2: 1. L'ammore ca' nun vene 2. Sulu 'nu mumento* 3. Comm'è bella 'sta canzone 4. Na sera 'e maggio 5. A rumba d'e scugnizze* 6. Si vo' Ddio 7. N'ata canzone 8. Sarrà chisa 9. Giuventù

* Cantate in coppia con Consiglia Licciardi

Ottantavoglia di cantare (1992) 1. Don Raffaè 2. Cu' mme 3. Basta 'na notte 4. Cercanno 'nzuonno 5. Aggio aspetta' stasera 6. 'Na tazzulella 'e cafè 7. 'O marenariello 8. Ma si t'a vuò scurdà 9. 'Na voce antica 10. Adagio napoletano

L'Italia è bbella (1993) 1. L'Italia è bbella 2. Vieneme 3. Canzone di Laura 4. Niente se fa 5. Canzone antica 6. Spaccanapoli 7. Te voglio bene assaje 8. Me può sunnà 9. Tiempo 10. Canzone d'ammore 11. Vurria turnà a Pusillepo

Tu si' 'na cosa grande (1994) 1. 'O ccafè 2. Io, mammeta e tu 3. Tu si' 'na cosa grande 4. Nisciuno po' sapè 5. Pasqualino Maragià 6. Resta cu' mme 7. Lazzarella 8. 'Na musica 9. Strada 'nfosa 10. Sole malato 11. Tu si' 'na cosa grande (Ripresa)

Roberto Murolo and friends (1995)

Anema e core (1995) 1. Serenatella sciuè sciuè 2. E spingule francese 3. Anema e core 4. Voce 'e notte 5. Quanno tramonta 'o sole 6. Dicitencello vuje 7. N'accordo in fa 8. A sunnambula 9. Passione 10. Core 'ngrato 11. A canzone da' felicità 12. Malafemmena 13. Tu ca' nun chiagne 14. Canzone appassiunata 15. O surdato 'nnammurato

Antologia napoletana (1996)

Ho sognato di cantare (2002) brano di apertura: 'Mbriacame 2. Ammore 3. Ma che ce pienze a ffa' 4.O'sapore de' cerase 5. Ricordo doce 6. Vicino 'o mare 7. A' luna e tu 8. Napule 9. C'aggia fa' 10. Viandante 11. E' o mare va 12. Graziella

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Foto del 1995

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gigi Ghirotti, La chitarra di Murolo è nata a Torino, La Stampa Sera, 4 febbraio 1953
  2. ^ Il mondo dello spettacolo e della cultura in lutto per la morte (a 91 anni) di Roberto Murolo Si è spenta la voce di Napoli «Ma le sue immortali melodie sopravviveranno» - La Nuova Sardegna [collegamento interrotto], su Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 15 settembre 2020.
  3. ^ (IT)  (ES) Dizionario Completo Della: Canzone Italiana, in Dizionario Completo Della: Canzone Italiana, 2006, p. 322. URL consultato il 15 novembre 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5193948 · ISNI (EN0000 0000 7824 2983 · SBN IEIV048870 · LCCN (ENnr92041094 · GND (DE119113864 · BNE (ESXX1473113 (data) · BNF (FRcb147707082 (data) · NDL (ENJA001171414 · CONOR.SI (SL135527011 · WorldCat Identities (ENlccn-nr92041094