Mario Longhena

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Mario Longhena

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Unità Socialista
CollegioBologna
Incarichi parlamentari
  • Presidente della Commissione d'indagine per esaminare la fondatezza delle accuse rivolte al deputato Spallone
Sito istituzionale

Deputato dell'Assemblea Costituente
CollegioXIII (Bologna)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Democratico Italiano
Titolo di studioLaurea in lettere
Professioneprofessore

Mario Longhena (Parma, 24 maggio 1876Bologna, 25 febbraio 1967) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia dalle condizioni economiche disagiate, poiché il padre Paolo, inizialmente impiegato governativo del ducato di Parma, aveva perso il posto per aver combattuto come garibaldino e aveva dovuto improvvisarsi rilegatore di libri. Nel 1892 il sedicenne Mario si iscrisse al Partito Socialista Italiano e, dopo essersi laureato all'Università di Bologna (ebbe come professori Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci ed Edoardo Brizio), fu professore in un liceo classico di Agrigento[1].

A causa della lontananza dal luogo natio, fa molte domande di trasferimento e passerà poi a Bologna, che diventerà la sua città di adozione e dove continuerà l'attività di docente liceale, tra l'altro nel Liceo Galvani. A Bologna fu iniziato in Massoneria il 22 giugno 1908, nella Loggia Otto agosto, e il 12 aprile 1911 divenne Maestro massone[2]. Dal 1914 al 1920 fu assessore all'istruzione del capoluogo emiliano nella giunta socialista di Francesco Zanardi, ma durante la dittatura fascista fu costretto al silenzio, venendo aggredito fisicamente nel 1924 e costretto al pensionamento nel 1939; nel frattempo divenne redattore del quotidiano socialista Avanti! e prese parte alla Resistenza partigiana[1].

Nel 1946 venne eletto deputato tra le file del PSI ma l'anno dopo aderì al neonato Partito Socialdemocratico Italiano. Nel 1948 fu presidente provvisorio della Camera (rimase in carica fino all'elezione di Giovanni Gronchi) e nel 1949 Alcide De Gasperi lo pose a capo della Croce Rossa Italiana, incarico che mantenne fino al 1957; nello stesso anno ricevette la medaglia d'oro di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

A Bologna gli sono intitolate una scuola primaria e una via[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Edoardo De Carli, Mario Longhena: Breve storia di una vita intensa, su Chi era Costui. L'Archivio di monumenti, targhe commemorative e lapidi a Milano e nel resto d'Italia. URL consultato il 13 luglio 2012.
  2. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 167.
  3. ^ Edoardo De Carli, Mario Longhena. Scheda, su Chi era Costui. L'Archivio di monumenti, targhe commemorative e lapidi a Milano e nel resto d'Italia. URL consultato il 10 marzo 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN41889083 · ISNI (EN0000 0000 6128 2815 · BAV 495/126265 · LCCN (ENn86142239 · GND (DE118726525X · BNF (FRcb12212289m (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n86142239