Giuseppe Corradi

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Giuseppe Corradi
Corradi al Genoa nella stagione 1959-1960
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1966 - giocatore
1978 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Modena
Squadre di club1
1949-1951Modena43 (0)
1951-1959Juventus191 (5)
1959-1961Genoa69 (0)
1961-1964Mantova48 (0)
1964-1965Ivrea12 (1)
1965-1966Marsala5 (0)
Nazionale
1952-1958Bandiera dell'Italia Italia8 (0)
Carriera da allenatore
1965-1966Marsala
1970Pisa
1971-1973Lecce
1973-1976Spezia
1977-1978Pisa
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuseppe Corradi (Modena, 6 luglio 1932Lanzo, 21 luglio 2002[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

I suoi inizi furono tra i pali, caratteristica che lo fecero considerare il potenziale sostituto del portiere titolare, nel caso di un infortunio di questi.[2][3] Terzino moderno, nel suo ruolo fu fra i migliori per tecnica e capacità nella costruzione del gioco.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Corradi (a sinistra) in allenamento alla Juventus nei primi anni 1950, a colloquio con il tecnico Sárosi.

Messosi in luce con due stagioni in Serie B nel Modena, nel 1951 passò alla Juventus con cui esordì in Serie A il successivo 23 settembre, in nella sfida Juventus-Lazio (5-3),[2] vincendo alla fine della stagione lo scudetto.

Rimase a Torino per otto anni, segnati tuttavia da vari infortuni che ne minarono a più riprese la carriera,[1] conquistando un secondo titolo nazionale nel torneo 1957-1958. Giocò quindi con le maglie di Genoa (una stagione in A e una in B) e Mantova (tre campionati in massima serie).

In carriera totalizzò complessivamente 270 presenze e 5 reti in Serie A, e 81 presenze in Serie B.

Corradi vestì anche la maglia della Nazionale italiana, prendendo parte ai Giochi Olimpici del 1952 in Finlandia.[2]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la carriera da calciatore, intraprese quella di allenatore, guidando tra l'altro Pisa, Spezia e Lecce.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-7-1952 Tampere Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 8 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1952 -
21-7-1952 Helsinki Ungheria Bandiera dell'Ungheria 3 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Olimpiadi 1952 -
28-12-1952 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale -
4-12-1957 Belfast Irlanda del Nord Bandiera dell'Irlanda del Nord 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
22-12-1957 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Qual. Mondiali 1958 -
15-1-1958 Belfast Irlanda del Nord Bandiera dell'Irlanda del Nord 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1958 -
23-3-1958 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale -
9-11-1958 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
Totale Presenze 8 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1951-1952, 1957-1958
Juventus: 1958-1959

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b È morto Corradi, due scudetti con la Juventus, in La Stampa, 23 luglio 2002, p. 31.
  2. ^ a b c Questi i 22 di Belfast, in Stampa Sera, 3-4 dicembre 1957, p. 7.
  3. ^ All'epoca i regolamenti non consentivano sostituzioni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Milano, Edizioni Elle, 1977, p. 100.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]