Federico Patetta

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Ritratto di Federico Patetta del 1914

Federico Patetta (Cairo Montenotte, 16 febbraio 1867Alessandria, 28 ottobre 1945) è stato uno storico e filologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Torino nel 1887. Si perfezionò a Torino, Roma e Berlino. Professore di storia del diritto italiano nell'università di Macerata nel 1892-93, insegnò successivamente nelle università di Siena e di Modena (1902-1908), Pisa, Torino e nel 1909 subentrò alla cattedra di storia del diritto italiano a Francesco Ruffini. Insegnò a Torino fino all'anno accademico 1932-33 e fu anche preside della facoltà di Giurisprudenza dal 1925 al 1933. Fu socio dell'Accademia delle scienze di Torino, socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, socio ordinario della Regia Deputazione di storia patria per le antiche province della Lombardia, della Società senese di storia patria, membro effettivo e presidente dell'Accademia modenese di scienze, lettere e arti, socio corrispondente dell'Istituto lombardo e delle Deputazioni di storia patria per l'Umbria e per le province modenese, e nel 1933 fu nominato membro della classe di scienze morali e storiche della Reale Accademia d'Italia.

Fu bibliofilo e collezionista di libri rari e di manoscritti. Le sue indagini sulle forme delle prove nel processo barbarico, i suoi studi sulla storia del diritto romano nel Medioevo, le sue edizioni critiche di fonti, tra cui è particolarmente da segnalare quella della Summa Perusina, gli diedero subito larga rinomanza. Dopo la sua morte l'Università degli Studi di Torino acquistò tutta la sua raccolta bibliografica (incunaboli, cinquecentine eccetera) e venne costituita la Biblioteca Federico Patetta.

Ritratto di Federico Patetta in uniforme

Opere (selezione)[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Ordalie. Studio di storia del diritto e scienza del diritto comparato, Torino 1890;
  • Il Breviario alariciano in Italia, in Arch. giur., 1891;
  • Contributi alla storia del dir. rom. nel Medioevo, in Bull. ist. dir. rom., 1891 e 1892;
  • La lex Frisionum. Studi sulla sua origine e sulla critica del testo, in Memorie Acc. Torino, 1892;
  • Frammenti del Codice teodosiano, in Mem. Acc. Torino, 1895;
  • Adnotationes Codicum Domini Iustiniani (Summa Perusina), in Bull. ist. dir. rom., 1900;
  • Studi storici e note sopra alcune iscrizioni medioevali, in Memorie Acc. Modena, 1909;
  • Corso di storia del diritto italiano, parte 1ª: Introduzione, Torino 1914;
  • La legislazione di Emanuele Filiberto, Torino 1928;
  • La "Nencia da Barberino" attribuita arbitrariamente a Lorenzo de' Medici, Torino, 1942;

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I professori di diritto, G.S. Pene Vidari in L'Università di Torino. Profilo storico istituzionale, a cura di F. Traniello, Torno 1933, pp.88 s.
  • Federico Patetta, C. Montanari in Maestri dell'Ateneo torinese dal Settecento al Novecento, Torino, 2004, pp: 356-358.
  • Federico Patetta (1867-1945). Il testamento, I. Soffietti in Rivista di storia del diritto italiano, 2005, v.78, pp: 379-382.
  • Federico Patetta, bibliofilo e araldista, E. Genta in L'araldica del pennino a cura di F. Antonielli d'Oulx, Torino 2010, pp: 177-184.
  • Federico Patetta, I. Soffietti in Dizionario dei giuristi italiani (XII-XX secolo), a cura di I. Birocchi e al.,II, Bologna 2013, pp: 1522-1524.
  • Elisa Mongiano, PATETTA, Federico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.
  • Valerio Gigliotti (a cura di), Federico Patetta (1867-1945). Profilo di un umanista contemporaneo, Milano, Ledizioni, 2019, ISBN 978-88-6705-914-0.

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