Antonio Poma

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Antonio Poma
cardinale di Santa Romana Chiesa
Cultura Dei agri
 
Incarichi ricoperti
 
Nato12 giugno 1910 a Villanterio
Ordinato presbitero15 aprile 1933 dall'arcivescovo Giuseppe Palica
Nominato vescovo28 ottobre 1951 da papa Pio XII
Consacrato vescovo9 dicembre 1951 dal vescovo Carlo Allorio
Elevato arcivescovo16 luglio 1967 da papa Paolo VI
Creato cardinale28 aprile 1969 da papa Paolo VI
Deceduto24 settembre 1985 (75 anni) a Bologna
 

Antonio Poma (Villanterio, 12 giugno 1910Bologna, 24 settembre 1985) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Fu nominato cardinale della Chiesa cattolica da papa Paolo VI.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Villanterio, diocesi di Pavia, il 12 giugno 1910.

Compì gli studi ginnasiali e liceali nel seminario diocesano di Pavia, poi fu a Roma nel Pontificio seminario lombardo per frequentare la Pontificia Università Gregoriana.

Ordinato presbitero il 15 aprile 1933, nel 1934 si laureò in teologia con una tesi su "Magno Felice Ennodio e alcune prerogative della sede apostolica nei primi secoli", tesi poi pubblicata nel 1935.

Rientrato in diocesi fu professore di lettere nel seminario minore di Pavia e segretario del vescovo Giovanni Battista Girardi (†1942); dopo la morte del vescovo proseguì l'insegnamento di teologia dogmatica nel seminario di Pavia di cui divenne rettore nel luglio del 1947 e contemporaneamente assistente ecclesiastico del Movimento Laureati di Azione Cattolica.

Nominato vescovo titolare di Tagaste ed ausiliare del vescovo di Mantova, monsignor Domenico Menna (†1957) il 28 ottobre 1951, venne consacrato vescovo il 9 dicembre 1951 a Pavia da monsignor Carlo Allorio, vescovo di Pavia.

Nominato coadiutore sedi datus di Mantova il 2 agosto 1952, successe al vescovo di Mantova l'8 settembre 1954. Lì riorganizzò la curia diocesana, l'archivio diocesano e il seminario, prodigandosi per la costruzione di nuove chiese.

Promosso arcivescovo titolare di Gerpiniana e coadiutore con diritto di successione dell'arcivescovo di Bologna, cardinal Giacomo Lercaro il 16 luglio 1967, divenne per coadiuzione arcivescovo di Bologna il 12 febbraio 1968.

Creato cardinale da Papa Paolo VI il 28 aprile 1969, del titolo di San Luca a Via Prenestina, fu presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal febbraio del 1969 al 18 maggio 1979.

Rinunciò all'arcidiocesi di Bologna l'11 febbraio 1983, e morì a Bologna il 24 settembre 1985 all'età di 75 anni. È sepolto nella cattedrale metropolitana di Bologna.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Tagaste Successore
Costantino Maria Attilio Barneschi, O.S.M. 28 ottobre 1951 - 8 settembre 1954 Gilberto Baroni
Predecessore Vescovo di Mantova Successore
Domenico Menna 8 settembre 1954 - 16 luglio 1967 Carlo Ferrari
Predecessore Vescovo titolare di Gerpiniana
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Adolph Alexander Noser, S.V.D. 16 luglio 1967 - 12 febbraio 1968 Santos Moro Briz
Predecessore Arcivescovo metropolita di Bologna Successore
Giacomo Lercaro 12 febbraio 1968 - 11 febbraio 1983 Enrico Manfredini
Predecessore Gran priore per l'Emilia dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Successore
Giacomo Lercaro 12 febbraio 1968 - 11 febbraio 1983 Enrico Manfredini
Predecessore Presidente della Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna Successore
Giacomo Lercaro 12 febbraio 1968 - 11 febbraio 1983 Enrico Manfredini
Predecessore Cardinale presbitero di San Luca a Via Prenestina Successore
- 30 aprile 1969 - 24 settembre 1985 José Freire Falcão
Predecessore Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Successore
Giovanni Urbani 4 ottobre 1969 - 18 maggio 1979 Anastasio Alberto Ballestrero, O.C.D.
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