Amos Bernini

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Amos Bernini
Busto commemorativo di Amos Bernini, opera di Armando Zago, sito a Rovigo in via Umberto I

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV
Sito istituzionale

Sindaco di Rovigo
Durata mandato1889 –
1898
PredecessoreGiovanni Battista Casalini
SuccessoreItalo Pozzato

Durata mandato1904 –
1907
PredecessorePietro Oliva
SuccessoreItalo Pozzato

Amos Bernini (Melara, 11 marzo 1842Rovigo, 29 novembre 1909) è stato un politico italiano. Fu con Giuseppe Garibaldi a Mentana nel 1867. Uomo politico, militò nelle file del partito progressista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Amos Bernini nasce nel 1842 a Melara, comune alto-polesano ora ai confini della lombarda provincia di Mantova ma allora territorio dell'impero austriaco, da una famiglia economicamente modesta e dedita all'agricoltura. Fin dalla giovane età Amos dimostra un'intelligenza precoce che lo esorta ad ottenere il permesso di frequentare a Verona, dagli anni cinquanta del XIX secolo, il Liceo-Convitto nell'ex convento domenicano di Santa Anastasia (dove sorge l'omonima chiesa). Dopo aver conseguito il diploma di maestro elementare e seguito degli studi ginnasiali, si iscrive alla facoltà di legge presso l'università degli Studi di Padova ma, a causa delle sue idee, la polizia austriaca lo sospetta di essere un cospiratore e lo costringe ad allontanarsi dalla città.

Amos si trasferisce quindi a Pieve di Cento, in provincia di Bologna, dove intraprende l'attività di insegnante mentre continua gli studi in legge presso l'ateneo bolognese. In seguito assume anche la direzione della scuola tecnica centese.

Riesce a conseguire la laurea in giurisprudenza il 20 luglio 1863[1] dopo la quale si avvia ad un periodo di praticantato a Ferrara. Nel capoluogo estense diventa successivamente uno dei dirigenti della locale sezione del Partito d'Azione ed inizia una collaborazione con il locale giornale L'Eridano. Tra gli articoli che pubblica su quest'ultima pubblicazione non risparmia aspre critiche a Napoleone III di Francia, atteggiamento che gli procura una nuova espulsione questa volta dal Regno d'Italia. Si rifugia allora in Svizzera ma mantiene ancora contatti con la vita politica italiana stringendo una forte amicizia con Carlo Cattaneo e Giuseppe Mazzini.

Nel 1866, allo scoppio della terza guerra di indipendenza, rientra in Italia per arruolarsi nel 1º Reggimento del Corpo Volontari Italiani, al comando di Giuseppe Garibaldi, con i quali parteciperà l'anno successivo alla battaglia di Mentana del 3 novembre 1867 rimanendo ferito in combattimento. Una volta disciolto il corpo volontari, Bernini ritorna nel paese natale dove, nel 1870, viene eletto sindaco ed in quel ruolo si fece promotore di una serie di iniziative che, tramite anche la realizzazione di importanti opere pubbliche, segneranno lo sviluppo sociale e politico della cittadina.

Nel 1874 comincia la carriera politica a livello nazionale. Viene inizialmente eletto deputato nelle liste del Partito Democratico Costituzionale[Quale? Il Partito Democratico Costituzionale Italiano nacque nel 1913] del collegio di Badia Polesine ed una volta alla Camera verrà invitato ad unirsi al gruppo dello statista bresciano Giuseppe Zanardelli. Venne eletto per quattro legislature e divenendo inoltre presidente del consiglio provinciale di Rovigo. Nel 1889 divenne il primo sindaco elettivo di Rovigo e guidò per lunghi anni una giunta popolare, costituita da esponenti del partito radicale, da repubblicani e da socialisti.

La sua amministrazione si segnalò per l'attenzione ai problemi dell'istruzione tecnica, della bonifica, del decoro urbano.

In suo onore furono eretti busti onorari sia a Melara che a Rovigo, opera rispettivamente del melarese Policronio Carletti e del veronese Armando Zago.

Il monumento per Rovigo, nei giardini di via Umberto I, venne fuso durante il fascismo, e fu parzialmente ripristinato nel 1959 a cura dello scultore Virgilio Milani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sezione Archivio Storico - Fascicoli degli Studenti, in Università di Bologna, http://www.unibo.it/Portale/default.htm. URL consultato il 24 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Berti (a cura di), Amos Bernini protagonista del suo tempo. Melara 1842-Rovigo 1909, Atti del convegno di studi storici, Rovigo, Minelliana, 2009.
  • Silvia Zennaro. Amos Bernini. Istituto Tecnico Statale per Geometri "Amos Bernini", Rovigo (2009)

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