Achille Barilatti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Achille Barilatti
Achille Barilatti
NascitaMacerata, 16 settembre 1921
MorteMuccia, 23 marzo 1944
Cause della morteFucilazione
Luogo di sepolturaIgnoto
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio esercito
Resistenza partigiana
ArmaArma di artiglieria
Resistenza partigiana
UnitàGruppo "Patrioti Nicolò" (Resistenza)
Anni di servizio? - 1943 (Regio esercito), 1944 (Resistenza)
GradoSottotenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare alla memoria
Fonti citate nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia

«Viva l'Italia!»

Achille Barilatti "Gilberto della Valle" (Macerata, 16 settembre 1921Muccia, 23 marzo 1944) è stato un militare e antifascista italiano. Sottotenente di Artiglieria entrato nella resistenza, gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

La vita[modifica | modifica wikitesto]

Achille Barilatti fu uno studente in Scienze economiche e commerciali, chiamato alle armi divenne Sottotenente di complemento di Artiglieria. Dopo l'armistizio entrò a far parte della Resistenza nel Gruppo "Patrioti Nicolò" dalle parti di Vestignano, assumendo il comando del distaccamento di partigiani che si trovava nella zona di Montalto di Cessapalombo. Il nome di copertura da lui adottato fu Gilberto della Valle. Il 19 marzo, insieme ad altri partigiani, si diressero dal convento di San Liberato a Muccia con un Lancia 3Ro sottratto alle truppe del Regio Esercito, imbattendosi nel I Battaglione CC.NN. "IX Settembre": il milite di guardia, vedendo il mezzo non fermarsi all'alt, mise fuori uso il motore con una scarica di fucileria, ma una volta fermo, i membri della resistenza iniziarono uno scontro a fuoco. Terminato lo scontro, 12 partigiani, tra cui Barilatti, vennero catturati e condotti al Comando di Muccia, che decise la fucilazione di coloro che non collaborarono e di effettuare un processo a Macerata per chi avrebbe rivelato informazioni utili.[2] Il 22 marzo 1944, stanziato a Montalto con il gruppo, lui ed altri partigiani vennero sorpresi e catturati dai nazifascisti della Brandenburg e del Battaglione IX Settembre. 31 dei catturati vennero fucilati, mentre Barilatti venne fucilato il giorno dopo, senza processo, contro il muro di cinta del cimitero di Muccia.[3]

Gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di distaccamento partigiano sopraffatto dopo strenua difesa da ingenti forze fasciste, fieramente rifiutava di avere salva la vita pur di non tradire i compagni. Il massacro di ventisette partigiani barbaramente trucidati sotto i suoi occhi non lo intimorì ed il suo animo acceso da sdegno per tanto scempio non tremò innanzi al martirio. Dopo avere rinfacciato al nemico l'insulto di traditore della Patria cadeva sotto il piombo fratricida gridando: "Viva l'Italia!"»
— Montalto di Cessapalombo, Muccia di Camerino, 22-23 marzo 1944[4]

Riconoscimenti e dediche[modifica | modifica wikitesto]

  • Ad Achille Barilatti sono intitolate vie di Roma, Ancona, Macerata e Montefano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ da Enzo Calcaterra, Noi c'eravamo 22 marzo 1944. L'eccidio di Montaldo nelle fonti essenziali 1944-1964
  2. ^ Enzo Calcaterra, Anime belle, anime perse, Tolentino, ANPI di Tolentino, 1991.
  3. ^ Andrea Di Nicola, Da Tolone a Vittorio Veneto. Storia del I Battaglione M "XI Settembre", Chieti, Marino Solfanelli Editore, 1995, ISBN 8874976437.
  4. ^ dal sito della Presidenza della Repubblica

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enzo Calcaterra, Piero Ciarapica, Noi c'eravamo 22 marzo 1944. L'eccidio di Montaldo nelle fonti essenziali 1944-1964, Tolentino, Istituto Editoriale Europeo, 1989.
  • Pietro Malvezzi e Giovanni Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), 16ª ed., Torino, Einaudi, 2003 [1952], pp. 22, ISBN 978-88-06-17886-4.
  • Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 121
  • La Resistenza nell'Anconitano, Ancona, Anpi provinciale di Ancona, 1963, pp. 276–277
  • Mario Avagliano (a cura di), Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2006, pp. 10 e 391
  • Morena Biason, Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuovadimensione. Anpi - sezione di San Donà di Piave. Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2007, pp. 112,170, 174-175, 290, 361, 404, 455
  • Elio Giantomassi, S. tenente Achille Barilatti di Franco e Bianca Leonardi: dottore honoris causa in Scienze economico-commerciali, Ancona, Tipografia E. Venturini, 1947
  • Gabriella Solaro (a cura di )La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi, pubblicata in: Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, Milano, Franco Angeli, 2008

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]