spazio e società

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
spazio e società - space & society, rivista internazionale di architettura
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano e inglese
Periodicitàtrimestrale
Generearchitettura, urbanistica e design
FondatoreGiancarlo De Carlo
Fondazione1978
Chiusura2001
SedeMilano
DirettoreGiancarlo De Carlo
 

spazio & società - space & society è una rivista che si occupò principalmente di architettura, urbanistica e design, che ebbe diffusione internazionale durante il periodo in cui fu edita, dal 1978 all'anno di chiusura, nel 2001.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La rivista nacque in realtà nel 1975 come edizione italiana della francese Espace et Société, diretta da Henri Lefebvre e Anatole Kopp, da una proposta di Riccardo Mariani, per l'editore Moizzi, che per i primi due numeri ne fu il caporedattore. Dal terzo numero la rivista assunse autonomia pubblicando contributi originali, pubblicando alcuni numeri ed interrompendosi nel 1976.

Il numero 1 fu edito nel 1978. Il direttore fu Giancarlo De Carlo - che mantenne questo ruolo per la gran parte dei numeri, con l'eccezione di un periodo in cui direttore fu Julian Beinart. La reazione ebbe sempre nello studio milanese di De Carlo, il quale, assieme alla moglie Giuliana Baracco, fu comunque il motore di questa rivista, che riuscì tra molteplici difficoltà economiche a uscire quadrimestralmente per più di 23 anni, editando 92 numeri.

Gli editori furono i seguenti:

La rivista ebbe sempre un taglio editoriale alternativo alle riviste di settore, privilegiando i contenuti sulla grafica editoriale, che fu sempre essenziale. Le idee che vi si diffondevano furono indubbiamente legate alla esperienza del Team 10, coinvolgendo spesso i protagonisti. De Carlo stesso definì così, nel primo numero, il programma:

«I contenuti è inutile dichiararli: prima di tutto perché il campo dell'architettura è già così congestionato con dichiarazioni senza effetti che ulteriori affermazioni verbali risulterebbero poco credibili; in secondo luogo perché la messa a punto di una rivista è simile all'elaborazione di un progetto architettonico e non diventa significante se non passa attraverso un percorso di oscillazioni alternate tra obiettivi e proposte. D'altra parte gli obiettivi di una rivista, come quelli di un progetto architettonico, vanno intesi come variabili, che si precisano e prendono di volta in volta valori costanti solo attraverso il confronto con le aspettative degli utenti, e cioè dei lettori[1]»

I temi trattati furono quindi vari, spaziando da quelli dell'attualità disciplinare, con la pubblicazione di singoli progetti, a temi di carattere storico sull'architettura e l'urbanistica, a temi collaterali al mondo dell'architettura.

La rivista poté contare sulla collaborazione di nomi di primo piano del mondo dell'architettura internazionale, tra questi si ricordano:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giancarlo De Carlo, La testata, in «spazio e società, n.1, p. 3, 1978, pag. 3

Collegamenti esterni e fonti on-line[modifica | modifica wikitesto]