Spaghetti alla bolognese

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Spaghetti alla bolognese
Origini
Altri nomiSpaghetti al tonno alla bolognese
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
Dettagli
Categoriaprimo piatto
Ingredienti principali

Gli spaghetti alla bolognese sono un primo piatto appartenente alla tradizione culinaria bolognese. Consistono in spaghetti conditi con un sugo di tonno, cipolla e salsa di pomodoro,[1][2] tuttavia il nome è più spesso associato con l'omonimo piatto servito all'estero (e in vari ristoranti turistici italiani), ovvero spaghetti conditi con il ragù alla bolognese. Gli spaghetti al ragù in realtà non fanno parte della tradizione bolognese, nella quale il ragù è usato prevalentemente per condire la pasta all'uovo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una ricerca condotta dall'Accademia italiana della cucina analizzando testimonianze orali, documenti scritti, poesie, racconti e antichi ricettari, gli spaghetti alla bolognese risalgono ai primi del Novecento. Questo periodo coincise con la commercializzazione del tonno in scatola e la distribuzione degli spaghetti nel nord Italia. Il successo di questa preparazione crebbe rapidamente perché non richiedeva ingredienti particolarmente costosi e rispondeva alle esigenze dei cattolici che osservavano il venerdì senza carne. La ricetta risultante da questa ricerca è stata depositata presso la Camera di commercio di Bologna il 14 novembre 2018, insieme ad altre 29 ricette tradizionali della città.[1][2]

All'estero, la diffusione degli spaghetti alla bolognese con il ragù di carne risale anch'essa agli inizi del Novecento. Nel 1917 Julia Lovejoy Cuniberti pubblicò Practical Italian recipes for American kitchens, un ricettario in cui riportava vari piatti della tradizione italiana destinato a una raccolta fondi per le famiglie dei soldati italiani impegnati nel primo conflitto mondiale. Nel libro, Cuniberti consigliava di utilizzare il ragù alla bolognese per condire "macaroni or spaghetti", introducendo così per la prima volta gli spaghetti come alternativa alle tagliatelle. Essi furono presto preferiti alle tagliatelle per vari motivi: in primo luogo negli Stati Uniti, a differenza di Bologna e dell'Emilia in generale, non c'era una tradizione radicata di preparazione di pasta fresca all'uovo; inoltre le tagliatelle, essendo fragili, non erano adatte a essere esportate. Gli spaghetti invece erano già famosi nel mercato americano e la somiglianza tra i due formati di pasta lunga portò naturalmente a sostituire le tagliatelle con gli spaghetti: questo decretò il successo degli spaghetti alla bolognese (con il ragù di carne) e fece sì che si diffondessero rapidamente sia nelle case degli immigrati italiani che in molti ristoranti statunitensi i quali non tardarono a includerli nei loro menù, come l’Hotel Commodore nel 1920 e il ristorante Moneta’s nel 1931.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roberto Mirandola, Glossario Gastronomico. Le parole della ristorazione: dall’Abbacchio alla Zuppa Inglese, Nives edizioni, 2023.
  2. ^ a b Gli spaghetti alla bolognese? Quelli veri non sono al ragù. Sorpresi?, su lacucinaitaliana.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
  3. ^ Luca Cesari, La vera storia degli spaghetti alla bolognese, su Gambero Rosso, 27 aprile 2020. URL consultato il 12 aprile 2024.

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