Sovrintendente alle finanze di Francia

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Enrico di Schomberg (1575-1632) fu Superintendant des Finances dal 1619 al 1622.

Il Sovrintendente alle finanze di Francia (Sûrintendant des finances in francese) era un ufficiale dell'amministrazione delle finanze nella Francia dell' Ancien Régime, incaricato di promulgare i provvedimenti di spesa dello Stato. Era chiamato anche Superintendant des finances.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima del 1561[modifica | modifica wikitesto]

Prima della creazione della posizione di Surintendant des finances, l'amministrazione finanziaria reale della Francia era stata esercitata - dal tempo di Carlo VII - da due uffici finanziari che lavoravano in modo collegiale: i quattro Generali delle Finanze, che controllavano la riscossione delle imposte (Taille, ecc.) e i quattro tesorieri di Francia, che controllavano i ricavi dei possedimenti reali (il domaine). Insieme essi erano spesso denominati Messieurs des finances. I quattro membri del Consiglio di ogni ufficio finanziario si dividevano quattro circoscrizioni geografiche (recettes générales o généralités; le aree erano denominate Languedoïl, Languedoc, Normandia e Outre-Seine (oltre la Senna) e Yonne), con i direttori della regione "Languedoïl" che in genere avevano una preminenza onorifica. I due uffici erano assistiti nel compito da quattro "contrôleurs généraux".

Prima del 1523-24, il Consiglio del Re aveva pochissima voce in capitolo sulla gestione quotidiana delle due commissioni finanziarie. Nel 1523, Francesco I, in uno sforzo di esercitare un controllo più diretto sulle finanze reali durante le sue guerre europee e di aggirare le due commissioni (accusate di scarsa supervisione) - ha creato un tesoro reale separato (Trésor de l'Épargne) direttamente sotto il controllo del Consiglio del Re (analoghe istituzioni erano esistite in precedenza), ma i primi risultati sono stati deludenti. Da questo momento nei successivi 40 anni si tentarono numerose riforme amministrative: aumento del numero di "généralités"; unificazione dei compiti dei due consigli in nuovi incarichi (ad esempio due contrôleurs généraux alle dipendenze del Tesoriere reale); cambiamenti nei tribunali finanziari reali (Cour des Comptes, Cour des Aides); creazione di numerosi funzionari provinciali finanziari e consigli provinciali finanziari; creazione delle posizioni degli intendents della finanza (vedi sotto). Con il crescente ruolo del Consiglio del Re in materia finanziaria, alcuni nobili di alto lignaggio (come Anne de Montmorency o Carlo di Lorena, cardinale di Guisa) hanno esercitato un ruolo consultivo più forte sulle finanze.

Anche se non c'è stato nessun "Ministro delle Finanze" ufficiale in questo periodo, alcuni personaggi hanno esercitato un ruolo amministrativo equivalente.

Sotto Francesco I
Sotto Enrico II
  • 1552: André Guillart
  • 1556: Jean de Saint Marcel d'Avançon
Ritratto di Fouquet

Sovrintendente alle Finanze[modifica | modifica wikitesto]

La carica di Surintendant des finances nasce ufficialmente nel 1561 durante il Regno di Carlo IX di Valois, sebbene alcuni consiglieri finanziari del Re avessero effettuato analoghe ufficialmente creati nel 1552 da Enrico II, con l'incarico di sorvegliare le finanze reali durante i viaggi del re in Germania (cercò un'alleanza con i Principi protestanti). In quel periodo, sono stati nominati tre intendenti delle finanze, e uno di loro avrebbe anche partecipato al Consiglio di Stato, così la denominazione superintendent (sovrintendente). Nel 1561, l'incarico è sceso a due posti: Artus de Cossé-Brissac e il conte di Chaulnes. Un'ordinanza amministrativa del 23 ottobre 1563 fissava ad una volta a settimana le riunioni del Conseil du roi de France (Consiglio reale) per affrontare le questioni delle finanze; a questo incontro sarebbero intervenuti il sovrintendente delle finanze e altri funzionari dell'amministrazione finanziaria del paese, come ad esempio il Tesoriere del Risparmio. Nel 1567, Cossé fu promosso Maresciallo di Francia; egli rassegnò le proprie dimissioni in favore di René de Birague (come ha fatto anche, a quanto pare, il conte di Chaulnes); René de Birague fu così l'unico "superintendent".

Jean-Baptiste Colbert

Nel 1570, la posizione è stata assunta dal Conseil royal des finances (Consiglio reale delle finanze). Enrico III soppresse il Conseil royal des finances nel 1574 e nominò un superintendent. Enrico IV sostituisce il sovrintendente con un consulente legale. In questo modo, l'incarico è apparso in modo intermittente, col suo destino legato a quello delle Conseil des finances (Consiglio delle finanze).

Il 5 settembre 1661, Nicolas Fouquet fu arrestato per malversazioni finanziarie e processato. Il 12 settembre, la posizione del Superintendent viene sostituita da un Conseil royal des finances, assistito da un intendente, denominato Contrôleur général des finances (Controllore generale delle finanze); questa posizione è stata occupata la prima volta da Jean-Baptiste Colbert.
La carica di Sovrintendente delle finanze durò quindi circa un secolo e mezzo, in forma discontinua, dal 1518 al 1661, quando è scomparsa con l'arresto di Fouquet. Il suo successore, Jean-Baptiste Colbert, suo nemico giurato, fu così nominato Controllore generale delle finanze.

Elenco dei Sovrintendenti alle finanze[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bluche, François. L'Ancien régime: Institutions et société. Collection: Livre de poche. Paris: Editions de Fallois, 1993. ISBN 2-253-06423-8
  • Salmon, J.H.M. Society in Crisis: France in the Sixteenth Century. Methuen: London, 1975. ISBN 0-416-73050-7
  • Bernard Barbiche, Les Institutions de la monarchie française à l'époque moderne, Paris: PUF, collection "Premier Cycle", 1999.
  • Daniel Dessert, Argent, pouvoir et société au grand siècle, Paris: Fayard, 1984.
  • Arlette Jouanna, Philippe Hamon, Dominique Biloghi, Guy Le Thiec, "Finances", La France de la Renaissance: Histoire et Dictionnaire, Paris: Laffont, 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]