Sorelle Materassi (romanzo)

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Sorelle Materassi
AutoreAldo Palazzeschi
1ª ed. originale1934
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneCoverciano, Firenze, 1918-1934
ProtagonistiTeresa, Carolina, Giselda
AntagonistiRemo
Altri personaggiNiobe

Sorelle Materassi è un romanzo scritto da Aldo Palazzeschi e pubblicato dall'Editore Vallecchi nel 1934. L'autore sottopose il testo originario del '34 a una lunga revisione stilistica che giunse a conclusione solo nel 1960 con l'edizione della stesura definitiva.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Coverciano, vicino alla quale Palazzeschi immaginò la casa delle sorelle Materassi

Ambientato nei primi anni del XX secolo a Coverciano, sobborgo di Firenze, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all'isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone.

Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l'oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l'unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina spendono tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre. Alla fine, sopraffatte dall'incombente miseria, le sorelle acconsentiranno a firmare una cambiale con cui ipotecano completamente tutti i loro guadagni.

In seguito Remo lascerà la casa delle zie e si fidanzerà con una ricca ereditiera americana.[1] Tornato a Coverciano per il matrimonio, confesserà velatamente alle sorelle Materassi che in realtà il suo amore per la ragazza è del tutto interessato, e che probabilmente la lascerà una volta che non gli servirà più. Le zie mostrano freddezza nei confronti della fidanzata di Remo, e partecipano alle nozze con riluttanza e gelosia, confortate esclusivamente dal pensiero che prima o poi Remo tornerà a stare con loro. Subito dopo il matrimonio il ragazzo parte e non tornerà mai più a Coverciano. Teresa e Carolina, ormai cadute in disgrazia e povertà, riescono a tirare a campare svolgendo piccoli lavori di sartoria. Giselda, l'unica ad aver capito quanto Remo le abbia sfruttate, decide di rimanere con loro per spirito di carità, ma abbandona poi la casa in seguito a un furioso litigio che ha come oggetto il nipote. Finalmente rassegnate al fatto che Remo non tornerà mai più, Teresa, Carolina e Niobe vivranno nel triste ricordo del ragazzo, ancora pregno di amore nonostante il male che questi ha fatto loro.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Adattamenti filmografici e teatrali[modifica | modifica wikitesto]

Dal romanzo sono stati tratti i film:

Del testo sono inoltre state fatte anche riduzioni per il teatro:

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • ungherese da Tibor Déry (1936),[6]
  • francese da Marie Filippi de Baldissero (1936)[7] e da Gérad Loubinnoux e Emmanuelle Genevois (1988),[8]
  • spagnolo da Gonzalo San Martin (1937), da Justino Marin (1944) e da Emilio-German Muniz (1981),[9]
  • olandese da Elisabeth W. J. Bueno De Mesquita-Ebbeler (1937) e da Anton Haakman (2009),[7]
  • finlandese da Yrjō Kaijärvi (1938),[10]
  • ceco da Bohdan Chudoba (1941),[11]
  • croato da Jiosip Audreis (1942),[7]
  • svedese da Karin de Laval (1942),[12]
  • slovacco da Brahoslav Hečko (1943),[7]
  • romeno da Maria e Giuseppe Sabbarese (1945) e da George Tudor e Marilena Alexandrescu-Munteanu (1969),
  • tedesco da Willy Phieler (1948),[7] da Helene Moser (1963),
  • portoghese da Maria Do Carmo Reis (1949),[7]
  • inglese da Angus Davidson (1953),[13]
  • russo da S. Bušuevoj (1968)[7]
  • sloveno da Albert Širok (1969)[14]
  • ucraino da Viktor Šovkun (1988)[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le "Sorelle Materassi" di Aldo Palazzeschi: riassunto della trama, su library.weschool.com. URL consultato il 19 settembre 2022.
  2. ^ Sorelle Materassi (1944), su imdb.com. URL consultato il 4 novembre 2018.
  3. ^ Sorelle Materassi TV Mini-Series (1972), su imdb.com. URL consultato il 4 novembre 2018.
  4. ^ Stefano Delfino, «Sorelle Materassi» e le stelle sorridono, su La Stampa, 13 febbraio 1988, p. 16. URL consultato il 17 settembre 2022.
  5. ^ Sorelle Materassi esilaranti e crudeli, su avvenire.it, 11 agosto 2016. URL consultato il 4 novembre 2018.
  6. ^ Déry Tibor, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  7. ^ a b c d e f g h Sorelle Materassi, su feed.unica.it. URL consultato il 5 novembre 2018.
  8. ^ Les Soeurs Materassi, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  9. ^ Las hermanas Materassi, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  10. ^ Materassin sisarukset, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  11. ^ Tři sestry, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  12. ^ Svenskt översättarlexikon, su litteraturbanken.se. URL consultato il 5 novembre 2018.
  13. ^ Materassi sisters, su worldcat.org. URL consultato il 4 novembre 2018.
  14. ^ Sestre Materassi, su worldcat.org. URL consultato il 5 novembre 2018.

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