Sopwith Wallaby

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Sopwith Wallaby
il Wallaby con marche originali britanniche G-EAKS
Descrizione
Tipoaereo da competizione
aereo di linea
Equipaggio2
CostruttoreBandiera del Regno Unito Sopwith Aviation
Data primo volo1919
Utilizzatore principaleBandiera dell'Australia Australian Aerial Services
Esemplari1
Dimensioni e pesi
Lunghezza9,6 m (31 ft 6 in)
Apertura alare14,1 m (46 ft 6 in)
Superficie alare50,8 (547 ft²)
Peso a vuoto1 260 kg (2 780 lb
Peso carico2 359 kg (5 200 lb)
Propulsione
Motoreun Rolls-Royce Eagle VIII
Potenza375 hp (280 kW)
Prestazioni
Velocità max185 km/h (115 mph)
Velocità di crociera172 km/h (107 mph)
Notedati riferiti al Wallaby motorizzato Rolls-Royce Eagle VIII

i dati sono estratti da Sopwith Aircraft 1912-1920[1]

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Il Sopwith Wallaby fu un aereo monomotore biplano sviluppato dall'azienda aeronautica britannica Sopwith Aviation Company nei tardi anni dieci del XX secolo.

Realizzato inizialmente come aereo da competizione, venne in seguito trasformato in Australia come aereo di linea dove operò nelle compagnie aeree Australian Aerial Services e Larkin Aircraft Supply Company (LASCO).

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 1919 il governo australiano decise di mettere in palio un premio di £. 10 000 per chi fosse stato in grado di compiere con successo una trasvolata che collegasse l'Inghilterra con il proprio paese. Benché si presentasse un'impresa difficile, grazie all'intraprendenza di alcuni aviatori reduci dalla prima guerra mondiale ed in attesa di ritornare in Australia ed alla disponibilità di numerosi velivoli surplus, si crearono sei equipaggi disposti a tentare.[2]

Per l'occasione la Sopwith Aviation Company decise di sviluppare un velivolo adatto alla competizione che identificò con il nome di Wallaby e che venne immatricolato G-EAKS.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il Wallaby partì dall'aerodromo di Hounslow Heath (Hounslow) il 21 ottobre 1919 con destinazione Port Darwin, Australia, condotto dall'equipaggio formato dal capitano G. C. Matthews e dall'ingegnere di bordo sergente T. Kay. Il volo fu funestato da diversi problemi, di carattere tecnico e politico, e terminò il 17 aprile 1920 quando l'equipaggio fu costretto ad abbandonare la competizione a causa di un incidente in fase di atterraggio a Gerokgak, sull'isola di Bali, a quel tempo territorio delle Indie Orientali Olandesi.

Il velivolo venne comunque recuperato e trasportato via mare in Australia dove venne ricostruito dotandolo di uno scompartimento passeggeri da otto posti a sedere. Immatricolato G-AUDU venne utilizzato dalla compagnia aerea Australian Aerial Services fino al 1923, quando venne acquistato dalla Larkin Aircraft Supply Company (LASCO). Questa lo utilizzò fino all'ottobre 1928 quando a causa di un atterraggio forzato ad ovest di Bowing, nel Nuovo Galles del Sud, rimase danneggiato. Il velivolo venne definitivamente radiato il successivo dicembre.[4]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Australia Australia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ King 1981.
  2. ^ (EN) The 1919 Air Race, su Australian War Memorial, https://www.awm.gov.au/. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  3. ^ www.caa.co.uk, G-EAKS.
  4. ^ (EN) G-AUDU Sopwith Wallaby (c/n W/O 3109), su Ed Coates' Civil Aircraft Photograph Collection, http://www.edcoatescollection.com/. URL consultato il 13 ottobre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Aubrey Joseph Jackson, British Civil Aircraft since 1919, Volume 3, London, Putnam, 1974, ISBN 0-370-10014-X.
  • (EN) Horace Frederick King, Sopwith Aircraft 1912-1920, London, Putnam, 1981, ISBN 0-370-30050-5.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

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