Solanum muricatum

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Solanum muricatum
Esemplare con fiori e frutto
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Solanales
Famiglia Solanaceae
Sottofamiglia Solanoideae
Tribù Solaneae
Genere Solanum
Specie S. muricatum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Solanales
Famiglia Solanaceae
Genere Solanum
Specie S. muricatum
Nomenclatura binomiale
Solanum muricatum
Aiton, 1789

Solanum muricatum Aiton, 1789 è una pianta erbacea della grande famiglia delle Solanacee[1], originaria delle Ande, coltivata per il suo frutto, la caciuma. L'appellativo in idiomi aymara e quechua è rispettivamente "kachuma" e "xachum". In Italia è anche chiamato "melone-pepino" o "pera-melone".

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto in sezione

Essa è una pianta i cui frutti, della grandezza di una mela, sono bacche che per la loro forma ricordano un piccolo melone. La buccia, quando il frutto arriva a maturazione, è dura e di colore giallo (più o meno intenso), con striature viola.

La pianta non cresce in altezza più di 50/80 cm circa.

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

La caciuma non è difficile da coltivare: cresce bene anche in un vaso, richiede molto sole. Durante l'inverno va riparata poiché teme le gelate.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Solanum muricatum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24/4/2024.

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