Snefru

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Snefru, Nebmaat
Statua di Snefru.Museo egizio del Cairo
Re dell'Alto e Basso Egitto
Incoronazione2630 a.C.[1]
PredecessoreHuni
SuccessoreCheope
Morte2609 a.C.[1]
SepolturaPiramide rossa
Luogo di sepolturaDahshur
PadreHuni
MadreMeresankh I
ConsorteHetepheres I
FigliCheope, Ankhhaf, Kanefer, Nefermaat, Netjeraperef, Rahotep, Ranefer, Iynefer I, Hetepheres, Nefertkau I, Nefertnesu, Meritites I, Henutsen

Snefru (Hor Nebmaat) (... – 2609 a.C.) è stato un faraone appartenente alla IV dinastia egizia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stele con la completa titolatura di Snefru. Museo egizio del Cairo

Figlio di Huni (l'ultimo sovrano della III dinastia egizia) e della sposa secondaria Meresankh, Snefru rafforzò il suo diritto alla successione sposando la sorellastra Hetep-heres.

Del suo regno (durato 24 o 29 anni a seconda delle fonti) la Pietra di Palermo riporta due campagne militari vittoriose, una contro i Nubiani, dai quali razziò 7000 prigionieri e 200 000 capi di bestiame e l'altra contro le tribù libiche (indicate come Tieḥnyu) a cui strappò un grande bottino.[2]

Inoltre marciò contro la regione del Sinai, conquistandola e ricavandone così grandi quantità di turchese.[2]

Sempre la Pietra di Palermo cita anche l'arrivo di un convoglio da Biblo, composto da quaranta navi cariche di legno di cedro.

A questo sovrano vengono attribuite entrambe le piramidi di Dahshur, nei pressi di Saqqara, chiamate Snefru appare nella gloria del sud e Snefru appare in gloria. Di controversa attribuzione rimane la piramide di Meidum, a volte considerata una delle "tre" piramidi di Snefru. Secondo un'ipotesi abbastanza accreditata fu Huni il titolare della tomba di Meidum, mentre Snefru ne curò la trasformazione – riuscita solo in parte – dal modello iniziale a gradoni in piramide a facce piane.

Piramide rossa di Dahshur

Durante il suo regno compare per la prima volta il cartiglio, l'ovale che racchiude il praenomen del sovrano nesut-biti.

Un esempio lo troviamo in un'iscrizione al Wadi Maghara

M23
X1
L2
X1
G16V30U1Aa11
X1
G8S29F35D21G43

Traslitterazione: nsw-bity nbty : nb-m3ˁt ; ḥr nbw : Snfrw

Liste reali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Liste reali egizie.
Lista di Abido Lista di Saqqara Canone Reale Anni di regno
(Canone reale)
Sesto Africano Anni di regno
(Sesto Africano)
Eusebio di Cesarea Anni di regno
(Eusebio di Cesarea)
Altre fonti:
Sala degli antenati di Thutmose III
20
snfrw

s nfr w - Seneferu (Snefru)

16
snfrf
r
w

Seneferu

3.9
snfrf
r

s nfr - Senefer

24 Soris 24 non citato 2
snfrrw

s nfr r w

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Titolatura reale dell'antico Egitto.
Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
V30U1Aa11
X1
nb m3՚ t Nebmaat Signore della Maat (dell'ordine cosmico)
G16
nbty (nebti) Le due Signore
V30U1Aa11
X1
nb m3՚ t Nebmaat Signore della Maat
G8
ḥr nbw Horo d'oro
G8
nbw Il falco d'oro
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
sF35I9
D21
G43
s nfr w Seneferu (Snefru) (Egli è) perfetto
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
Non ancora in uso

In base al cartiglio di Wadi Maghara la titolatura risulterebbe essere invece:


Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
V30U1Aa11
X1
nb m3՚ t Nebmaat Signore della Maat (dell'ordine cosmico)
G16
nbty (nebti) Le due Signore
V30U1Aa11
X1
nb m3՚ t Nebmaat Signore della Maat
G8
ḥr nbw Horo d'oro
S29F35D21G43
Snfrw Snefru Il falco d'oro Snefru
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
V30U1Aa11
X1
nb m3՚ t Nebmaat Signore della Maat
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
Non ancora in uso
Autore Anni di regno
von Beckerath 2614 a.C. - 2579 a.C.[3]
Malek 2573 a.C.- 2549 a.C.[4]
Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
Huni Regno antico Cheope

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Cimmino, Franco - dizionario delle dinastie faraoniche, p 468
  2. ^ a b Fabio Beccaria, Le antiche civiltà del Vicino Oriente, Universale Eurodes, 1979, pp. 161-162.
  3. ^ Chronologie des Pharaonischen Ägypten (Chronology of the Egyptian Pharaohs), Mainz am Rhein: Verlag Philipp von Zabern. (1997)
  4. ^ (con John Baines), Atlante dell'antico Egitto, ed. italiana a cura di Alessandro Roccati, Istituto geografico De Agostini, 1980 (ed. orig.: Atlas of Ancient Egypt, Facts on File, 1980)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
  • Gardiner Alan - La civiltà egizia - Oxford University Press 1961 (Einaudi, Torino 1997) - ISBN 88-06-13913-4
  • Smith, W.S. - Il Regno Antico in Egitto e l'inizio del Primo Periodo Intermedio - Storia antica del Medio Oriente 1,3 parte seconda - Cambridge University 1971 (Il Saggiatore, Milano 1972)
  • Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I - Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)
  • Moschetti, Elio – Tosi, Mario - Amenemhat I e Senusert I - Ananke 2007 - p. 191
  • Grimal, Nicolas - Storia dell'antico Egitto - Laterza, Bari, 1990 - ISBN 8842036013

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Controllo di autoritàVIAF (EN53177422 · ISNI (EN0000 0000 8234 1386 · LCCN (ENn86127181 · GND (DE122482956 · J9U (ENHE987007456911205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86127181