Slovacchia

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Slovacchia
Slovacchia - Localizzazione
Slovacchia - Localizzazione
La Slovacchia (verde scuro) nell'Unione europea (verde chiaro)
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Slovacca
Nome ufficialeSlovenská Republika
Lingue ufficialiSlovacco
Capitale Bratislava  (431.061[1] ab. / 31 dicembre 2009)
Politica
Forma di governoRepubblica parlamentare
Presidente della RepubblicaZuzana Čaputová
Presidente del GovernoRobert Fico
Indipendenza1º gennaio 1993 (divisione della Repubblica Federale Ceca e Slovacca)
Proclamazione1º gennaio 1993
Ingresso nell'ONU19 gennaio 1993
Ingresso nell'UE1º maggio 2004
Superficie
Totale49.037,20[2] km² (126º)
% delle acquetrascurabile
Popolazione
Totale5.449.270[3] ab. (2021) (119º)
Densità112 ab./km²
Tasso di crescita0,104% (2012)[4]
Nome degli abitantiSlovacchi
Geografia
ContinenteEuropa
ConfiniRepubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Ungheria, Austria
Fuso orarioCET (UTC +1),
CEST (UTC +2, ora legale)
Economia
Valutaeuro
PIL (nominale)106,585[5] milioni di $ (2018 stima) (62º)
PIL pro capite (nominale)19,581[5] $ (2018 stima) (46º)
PIL (PPA)191,216[5] milioni di $ (2018 stima) (63º)
PIL pro capite (PPA)35,129[5] $ (2018 stima) (39º)
ISU (2013)0,830 (molto alto) (37º)
Fecondità1,4 (2010)[6]
Varie
Codici ISO 3166SK, SVK, 703
TLD.sk, .eu
Prefisso tel.+421
Sigla autom.SK
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleNad Tatrou sa blýska
Festa nazionale1º gennaio
Slovacchia - Mappa
Slovacchia - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedenteBandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia
(Repubblica Slovacca)
 
Coordinate: 49°N 20°E / 49°N 20°E49; 20

La Slovàcchia (in slovacco Slovensko), ufficialmente Repubblica Slovacca (Slovenská republika)[7], è uno Stato senza sbocco al mare costituito come repubblica parlamentare, situato nell'Europa centro-orientale. Ha una popolazione di più di 5 milioni di abitanti e un'area di circa 49.000 chilometri quadrati. La città più grande è anche la capitale, Bratislava, e la seconda città più grande è Košice. Confina con la Repubblica Ceca a nord-ovest, con la Polonia a nord, con l'Ucraina a est, con l'Ungheria a sud e con l'Austria a sud-ovest. È uno Stato membro dell'Unione europea, della NATO, delle Nazioni Unite, dell'OCSE e dell'OMC. La lingua ufficiale è lo slovacco, lingua appartenente al ceppo delle lingue slave.

Gli slavi arrivarono in quello che oggi è il territorio slovacco tra il V e il VI secolo durante le invasioni barbariche. Nel corso della storia, diverse parti del territorio attuale appartennero al Regno di Samo (il primo ente politico conosciuto degli Slavi), al Principato di Nitra, alla Grande Moravia, al Regno d'Ungheria, all'Impero austro-ungarico e alla Cecoslovacchia. Il 30 ottobre 1918 venne approvata la Dichiarazione di Martin o Dichiarazione del popolo slovacco. Uno Stato slovacco indipendente è esistito brevemente durante la seconda guerra mondiale, quale Stato fantoccio della Germania nazista dal 1939 al 1944. Dal 1945 la Slovacchia tornò a far parte nuovamente della Cecoslovacchia. La Repubblica Slovacca e la Repubblica Ceca sono nate il 1º gennaio 1993 dalla divisione, sancita dal parlamento della Cecoslovacchia, che già dal 1990 aveva assunto il nome di Repubblica Federale Ceca e Slovacca.

La Slovacchia rientra nel gruppo degli Stati avanzati. Nel 2004 è entrata a fare parte dell'Unione europea e nel 2009 ha adottato l'euro. La Slovacchia, la Slovenia, l'Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Croazia sono gli unici Stati del passato blocco orientale a far parte allo stesso tempo dell'Unione europea, dell'eurozona, della zona Schengen e della NATO.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Slovacchia.

Cecoslovacchia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Cecoslovacchia.

Dopo la prima guerra mondiale la Slovacchia subì un periodo di influenza comunista, che portò alla fondazione - sul modello dell'esperienza di Béla Kun - della Repubblica sovietica slovacca, che durò solo pochi giorni: già dal luglio 1919 infatti, una volta crollato il regime sovietico, il Paese si unì a Boemia e a Moravia, costituendo la Cecoslovacchia, insieme ai Cechi, a cui gli Slovacchi però non si sentivano poi così affini, e con forte connotazione antiungherese (elemento ancora oggi persistente nell'identità slovacca) per via del comportamento arrogante e umiliante subito dagli slovacchi durante il lungo dominio di Budapest. Importante figura di spicco e esponente della Cecoslovacchia indipendente fu Milan Rastislav Štefánik.

Il 14 marzo 1939, poco prima dell'annessione della Boemia e della Moravia da parte della Germania, il parlamento slovacco dichiarò l'indipendenza. Si instaurò un regime conservatore guidato dal parroco di Bánovce nad Bebravou Jozef Tiso, che diventò Presidente della Repubblica e segretario del Partito Popolare Slovacco di Hlinka, fondato dall'abate Andrej Hlinka, fautore dell'autonomia slovacca. Gli storici chiamano questa entità statale con il nome di Prima repubblica slovacca, per distinguerla dalla seconda (quella attuale).

Dopo la seconda guerra mondiale la Slovacchia passò sotto la zona d'influenza sovietica, perse la sua indipendenza, e venne ricostituita la Cecoslovacchia, sebbene con la perdita dei territori della Rutenia subcarpatica annessi all'Ucraina, allora parte dell'Unione Sovietica. Durante il periodo dal 1969 al 1990 la repubblica assunse il nome di Repubblica Socialista Slovacca, pur restando insieme alla repubblica socialista ceca in un'unione federale detta RS cecoslovacca.

Ruolo del Partito Comunista (1948–1989)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale, la Cecoslovacchia fu ricostituita e nel 1947 Jozef Tiso fu impiccato per collaborazionismo con i nazisti. Più di 80.000 ungheresi[8] e 32.000 tedeschi[9] furono costretti a lasciare la Slovacchia in seguito ai trasferimenti di popolazione iniziata dagli Alleati alla Conferenza di Potsdam.[10] Questa espulsione è ancora fonte di tensione fra Slovacchia e Ungheria.[senza fonte] Su circa 130.000 Tedeschi Carpatici in Slovacchia nel 1938, nel 1947 ne rimasero solamente 20.000[11].

La Cecoslovacchia entrò sotto l'influenza dell'Unione Sovietica e nel Patto di Varsavia dopo il colpo di Stato del 1948. Nel 1968 il Paese fu occupato dalle Forze del Patto di Varsavia (con l'eccezione della Romania) ponendo fine al periodo di liberalizzazione che era stato inaugurato sotto la guida di Alexander Dubček. Nel 1969 la Cecoslovacchia divenne una federazione con la Repubblica Socialista Ceca e la Repubblica Socialista Slovacca.[12]

Indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 luglio 1992 il Consiglio nazionale slovacco proclamò la Dichiarazione d'indipendenza della Repubblica Slovacca. Il 1º gennaio 1993 la Slovacchia si separò dalla Federazione cecoslovacca, costituendo una repubblica autonoma e indipendente a tutti gli effetti. Protagonista del processo che portò all'indipendenza slovacca fu Vladimír Mečiar, a lungo anche Primo ministro del giovane Stato. Spesso accusato di demagogia, Mečiar cadde nel 1999. Si ripropose poi nelle elezioni presidenziali del 2004 perdendole però al ballottaggio in favore del nuovo uomo politico emergente Ivan Gašparovič. La Slovacchia ha vissuto in un ambiguo clima generale, che oscillava tra l'euforia e la preoccupazione per le crescenti disparità sociali: è in piena ascesa dopo l'entrata nell'Unione europea e successivamente nell'euro.

Contrasti con la minoranza ungherese[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la dissoluzione della Federazione cecoslovacca il nazionalismo slovacco assunse una valenza anti-ungherese. Le pressioni della comunità internazionale e le preoccupazioni legate ai rischi di un fallimento del processo di integrazione del Paese nell'UE hanno però mitigato le concrete manifestazioni di discriminazione. Nel 1995 si arrivò a un “trattato di buon vicinato e amichevole collaborazione” tra Ungheria e Slovacchia. Quest'ultima però ne dette un'interpretazione restrittiva, mantenendo lo slovacco come lingua ufficiale del Paese, in netto contrasto con l'impegno - assunto nell'accordo - di difendere i diritti della consistente minoranza magiara, fra i quali il pieno riconoscimento del diritto all'insegnamento nella propria lingua madre, oltre che all'uso nei procedimenti amministrativi e nei documenti. La riorganizzazione del territorio operata dalla legge del primo gennaio 1997 - che ha portato il numero delle regioni da 4 a 8 (con 79 province) - ha poi inciso negativamente sulla possibilità di ottenere qualche diritto in più (magari sul modello sudtirolese) da parte della minoranza ungherese, che adesso si trova divisa in quattro regioni[13]. Tale carattere anti-ungherese è stato poi successivamente rinnovato, per esempio dalla nuova legge sulle lingue minoritarie, il cui uso pubblico è stato vietato e sanzionato con pesanti multe (fino a 5000 euro)[14], e, in risposta alla legge ungherese che considera cittadini della nazione anche coloro che vivono al di fuori del Paese, con l'annullamento della cittadinanza slovacca se un cittadino della nazione ne richiede un'altra.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Slovacchia.
Mappa topografica della Slovacchia.

Il paesaggio slovacco è principalmente montuoso, con i Carpazi che si estendono in quasi tutta la parte settentrionale della nazione. Tra queste catene montuose, i picchi più alti appartengono ai Monti Tatra. Nel nord, vicino al confine polacco, vi sono gli Alti Tatra, che costituiscono una popolare meta sciistica e presentano molti laghi e valli scenografiche, come anche il punto più elevato della nazione, il Gerlachovský štít, situato a 2.656 metri, e la montagna simbolica più alta della Slovacchia, il Kriváň.

I principali fiumi slovacchi sono il Danubio, il Váh e il Hron. Il Tibisco segna il confine slovacco-ungherese per soli 5 km.

I principali laghi slovacchi sono tutti artificiali: Oravská priehrada (superficie 35 km²), Zemplínska šírava (33 km²), Liptovská Mara (22 km²), Veľká Domaša (14 km²).

Il clima slovacco sorge tra le zone temperate e continentali, con estati relativamente tiepide e inverni freddi, nuvolosi e umidi. L'area della Slovacchia può essere suddivisa in tre regioni a seconda del tipo di clima; la prima di esse può essere ulteriormente suddivisa in due sottogruppi.

Clima delle pianure[modifica | modifica wikitesto]

La temperatura media annuale è di circa 9-10 °C. La temperatura media del mese più caldo è di circa 20 °C e quella del mese più freddo è maggiore di −3 °C. Questo tipo di clima si verifica nella pianura oltremontana (Záhorská nížina) e nella piana del Danubio ( Podunajská nížina ) ed è il clima tipico della capitale Bratislava.[15]

Dominanza di influssi continentali[modifica | modifica wikitesto]

La temperatura media annuale è di circa 8-9 °C; la temperatura media del mese più caldo è di circa 19 °C, mentre quella del mese più freddo è di meno di −3 °C. Tale tipo di clima si verifica a Košická kotlina e Východoslovenská nížina ed è il clima tipico della città di Košice.[16]

Clima dei bacini[modifica | modifica wikitesto]

La temperatura media annuale è compresa tra 5 °C e 8,5 °C. La temperatura media del mese più caldo è tra 15 °C e 18,5 °C, mentre quella del mese più freddo è tra −3 °C e −6 °C. Tale tipo di clima si verifica in quasi tutti i bacini della Slovacchia, ad esempio Podtatranská kotlina, Žilinská kotlina, Turčianska kotlina, Zvolenská kotlina.Il clima tipico delle città di Poprad[17] e lo Sliač.[18]

Clima montano[modifica | modifica wikitesto]

La temperatura media annuale è minore di 5 °C; quella media del mese più caldo è minore di 15 °C, mentre quella del mese più freddo è minore di −5 °C. Questo tipo di clima si verifica sulle montagne e in alcuni villaggi delle valli di Orava e Spiš.

Parchi nazionali della Slovacchia[modifica | modifica wikitesto]

Parco nazionale Veľká Fatra

I parchi nazionali della Slovacchia sono nove:

Nome Stabilito
Parco nazionale del Tatra 1949
Parco nazionale dei Bassi Tatra 1978
Parco nazionale Veľká Fatra 2002
Parco nazionale del Carso slovacco 2002
Parco nazionale Poloniny 1997
Parco nazionale Malá Fatra 1988
Parco nazionale Muránska planina 1998
Parco nazionale del Paradiso slovacco 1988
Parco nazionale Pieniny 1967

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Demografia della Slovacchia, dati in milioni di abitanti).

La popolazione slovacca è di oltre 5.000.000 di abitanti, i quali si addensano nelle aree urbane per il 58,5%. Il tasso di natalità è del 10,1 per mille, quello di mortalità è dell'8,9 per mille. La speranza di vita è di 74,5 anni. La mortalità infantile è del 7,5 per mille.

Etnie[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione è composta in prevalenza da slovacchi (80,7% del totale). La principale minoranza del Paese è rappresentata dagli ungheresi (8,5%), che abitano soprattutto le regioni meridionali e orientali. Vi sono poi rom, cechi, ruteni, ucraini, tedeschi e polacchi. Stando all'ultimo censimento, i rom sono il 2,0% della popolazione; tuttavia, sulla base di interviste a sindaci e altri rappresentanti degli enti locali, sarebbero il 5,6% (il che contrasterebbe con le stime secondo cui slovacchi e ungheresi insieme compongono il 96% della popolazione)[senza fonte]. Segue il quadro etnico della Slovacchia secondo l'ultimo censimento (2011):

Popolazione della Slovacchia per gruppo etnico 1950–2011[19][20]
Gruppo
etnico
censimento 1950 censimento 1961 censimento 1970 censimento 1980 censimento 1991 censimento 2001 censimento 2011
Numero % Numero % Numero % Numero % Numero % Numero % Numero %
Slovacchi 86,6 85,3 85,5 4.317.008 86,5 4.519.328 85,7 4.614.854 85,8 4.352.775 80,7
Ungheresi 10,3 12,4 12,2 559.490 11,2 567.296 10,8 520.528 9,7 458.467 8,5
Rom 76.000 1,4 90.000 1,7 105.000 2,0

La speranza di vita dei rom è inferiore di 11 anni alla media slovacca per gli uomini e di 14 anni per le donne (nel 2017).[21]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La lingua ufficiale è lo slovacco,[22] facente parte della sottofamiglia delle lingue slave. In certe regioni meridionali si parla l'ungherese. Altre minoranze linguistiche sono quella rom e quella rutena, diffusa soprattutto nella Slovacchia nord-orientale.

La prima codificazione della lingua slovacca avvenne nel XVIII secolo con Anton Bernolák.

Religioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Slovacchia.

La Costituzione slovacca garantisce la libertà religiosa. Il 68,9% degli slovacchi si dichiara cattolico di rito romano, il 12,96% ateo, il 6,93% luterano, il 4,1% cattolico di rito bizantino, il 2,0% calvinista, lo 0,9% cristiano-ortodosso, mentre il restante 1,1% professa altre religioni. Un tempo la comunità ebraica era molto numerosa (120.000 persone prima della seconda guerra mondiale) ma, oggi, restano solo 2.300 ebrei. Nel 2010 c'erano circa 5.000 musulmani nel Paese che rappresentavano meno dello 0,1% della popolazione totale.

Diritti civili[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Diritti LGBT in Slovacchia.

Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo presidenziale slovacco a Bratislava.

L'attuale Costituzione è stata approvata il 1º settembre 1992 ed è entrata in vigore il 1º ottobre dello stesso anno.

Il presidente, eletto con voto popolare (dal 1999) ogni cinque anni, è il capo dello Stato. Il primo ministro, capo del governo, è nominato dal presidente ed è solitamente il leader del partito o della coalizione di maggioranza. Gli altri membri del governo vengono poi nominati dal presidente su proposta del primo ministro.

L'assemblea legislativa, unicamerale e composta da 150 membri, prende il nome di Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca (Národná rada Slovenskej republiky). I deputati sono eletti ogni quattro anni con sistema proporzionale. Il principale organo giudiziario è la Corte costituzionale (Ústavný súd), formata da 13 membri nominati dal presidente tra i candidati di una lista presentata dal parlamento.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Regioni della Slovacchia e Distretti della Slovacchia.

Strutture dell'amministrazione statale[modifica | modifica wikitesto]

La Slovacchia si suddivide in 8 kraje (al singolare - kraj che tradotto letteralmente significa paese o paesaggio); ciascuno di essi prende il proprio nome dalla città capoluogo.

Strutture dell'autorità territoriale[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2002 la Slovacchia è divisa in otto unità, al singolare vyšší územný celok (unità territoriale superiore) e al plurale vyššie územné celky (abbreviato VÚC), chiamate anche samosprávny kraj. Le unità dispongono di qualche autonomia regionale. Il numero, i nomi e i territori dei VÚC sono identici ai kraj e nella traduzione ufficiale dell'Unione europea prendono in italiano il nome di regioni.

Le 8 regioni della Slovacchia

  1.   Bratislava (Bratislavský kraj)
  2.   Trnava (Trnavský kraj)
  3.   Trenčín (Trenčiansky kraj)
  4.   Nitra (Nitriansky kraj)
  5.   Žilina (Žilinský kraj)
  6.   Banská Bystrica (Banskobystrický kraj)
  7.   Prešov (Prešovský kraj)
  8.   Košice (Košický kraj)

La parola kraj può essere preceduta da samosprávny ("autonomo") in ogni caso, o sostituita con vyšší územný celok.

I kraj sono a loro volta suddivisi in distretti (okresy, al sing. okres). La Slovacchia è divisa in 79 distretti (i distretti possono essere paragonati alle province italiane).

Città principali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Città della Slovacchia.
Principali città della Slovacchia
Štatistický úrad Slovenskej republiky – 31 December 2011
Pos. Città Regione Popolazione Pos. Città Regione Popolazione
1 Bratislava Bratislava 413,192 11 Prievidza Trenčín 48,866
2 Košice Košice 240,688 12 Zvolen Banská Bystrica 43,311
3 Prešov Prešov 91,638 13 Považská Bystrica Trenčín 41,153
4 Žilina Žilina 81,515 14 Michalovce Košice 39,940
5 Banská Bystrica Banská Bystrica 79,775 15 Nové Zámky Nitra 39,585
6 Nitra Nitra 78,875 16 Spišská Nová Ves Košice 37,948
7 Trnava Trnava 66,219 17 Humenné Prešov 34,913
8 Martin Žilina 57,300 18 Levice Nitra 34,649
9 Trenčín Trenčín 55,832 19 Komárno Nitra 34,478
10 Poprad Prešov 52,791 20 Bardejov Prešov 33,625

Università[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1467 venne inaugurata la più antica università della Slovacchia, l'Università Istropolitana, fondata da Papa Paolo II, su richiesta del re d'Ungheria Mattia Corvino; oggi non è più attiva. La maggiore università del paese è l'Università Comenio di Bratislava. Altri istituti sono l'Università tecnica slovacca di Bratislava (Slovenská technická univerzita v Bratislave), l'Università di Economia di Bratislava (Ekonomická univerzita v Bratislave), l'Università medica di Bratislava (Slovenská zdravotnícka univerzita v Bratislave), l'Università tecnica di Košice (Technická univerzita v Košiciach), l'Università cattolica di Ružomberok (Katolícka univerzita v Ružomberku), l'Università di Trnava (Trnavská univerzita v Trnave) e l'Università dei Santi Cirillo e Metodio di Trnava (Univerzita sv. Cyrila a Metoda v Trnave).

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è la versione "slava" (con uso dei colori slavi del rosso, blu, bianco) della parte destra dello stemma dell'Ungheria con la croce bizantina (in uso dai tempi del re ungherese Béla III, salito appunto sul trono ungherese grazie all'aiuto dell'Imperatore romano di Bisanzio) e i tre monti, che secondo la tradizione sarebbero le tre cime dei Carpazi dei Tatra, Fatra e Mátra.

Festività nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Data Nome Significato
1º gennaio Giorno della fondazione della Repubblica Slovacca celebra la nascita della Repubblica Slovacca, nel 1993
29 agosto Giorno dell'Insurrezione nazionale slovacca nell'ambito della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944
1º settembre Giorno della Costituzione della Repubblica Slovacca celebra la Costituzione della Repubblica Slovacca, nel 1992
15 settembre Festa di Nostra Signora Madonna dei sette dolori: Maria Addolorata celebrazioni per la patrona cattolica della Slovacchia
17 novembre Giorno della lotta per la libertà e la democrazia Anniversario della Rivoluzione di velluto, nel 1989

Politica[modifica | modifica wikitesto]

La Slovacchia è entrata a far parte della NATO il 29 marzo 2004, mentre dal 1º maggio 2004 è uno Stato membro dell'Unione europea. Le ultime elezioni presidenziali si sono tenute nel 2019 mentre le ultime elezioni parlamentari si sono tenute nel 2020.

Relazioni con l'Unione europea[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'ingresso nell'Unione europea il 1º maggio 2004, la Slovacchia ha adottato l'euro il 1º gennaio 2009.

Queste le tappe già percorse del processo di integrazione:

Data o periodo Evento
27 giugno 1995 Presenta la domanda di adesione all'Unione Europea.
10 dicembre 1999-13 dicembre 2002 Si tengono i negoziati di adesione.
19 febbraio 2003 La Commissione europea approva la domanda di adesione presentata dalla Slovacchia.
14 aprile 2003 Il Consiglio europeo approva la domanda di adesione della Slovacchia.
16 aprile 2003 Ad Atene la Slovacchia firma il Trattato di adesione.
17 maggio 2003 Mediante un referendum popolare gli slovacchi approvano la ratifica del Trattato di adesione.
1º maggio 2004 Entra in vigore il Trattato di adesione.
# Aderisce agli Accordi di Schengen.
7 aprile 2008 La Slovacchia presenta richiesta di essere sottoposta all'esame sulla convergenza.
7 maggio 2008 La Banca centrale europea e la Commissione europea pubblicano le loro relazioni sul rispetto dei parametri di Maastricht da parte della Slovacchia, nelle quali propongono l'adesione della Slovacchia all'eurozona a partire dal 2009.
21 giugno 2008 Il Consiglio Europeo autorizza l'adozione dell'euro da parte della Slovacchia.
8 luglio 2008 Dopo la decisione dei Capi di Stato o di Governo i Ministri dell'Economia e delle Finanze (Ecofin) abrogano la deroga di cui la Slovacchia gode per l'adozione della moneta unica, fissando il seguente tasso irrevocabile di conversione: 1 euro = 30,1260 corone slovacche.
1º gennaio 2009 Adotta l'euro che sostituisce definitivamente la corona slovacca il 16 gennaio.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Slovacchia.

L'economia slovacca ha tradizioni agricole, anche se dopo la seconda guerra mondiale, sotto il regime comunista, si è avviato lo sviluppo industriale. La divisione dalla Repubblica Ceca, più avanzata, ha segnato un momento di difficoltà, ma l'ingresso nell'Unione Europea (avvenuto il 1º maggio 2004) ha contribuito a rilanciare una crescita. L'economia slovacca è in espansione anche grazie agli investimenti stranieri. L'agricoltura, praticata soprattutto nella pianura del Danubio, produce principalmente cereali, patate e barbabietole da zucchero. Le zone collinari sono coltivate a vigneti e frutteti. Gli allevamenti più diffusi sono quello suino e quello bovino, cui si affianca l'allevamento di ovini nelle zone alpine. Dalle foreste delle zone montuose, del territorio, si ricavano buone quantità di legname. Le risorse del sottosuolo sono discrete, ma le fonti energetiche si limitano a modeste quantità di lignite, petrolio e gas naturale; per questo, la Slovacchia ricorre all'energia nucleare. I comparti industriali più importanti sono quello meccanico, chimico, alimentare e tessile. Nel terziario sono in crescita, sia il turismo, sia le attività commerciali e finanziarie.

Mentre tra il 1970 e il 1985 i redditi reali sono aumentati del 50% circa, negli anni '90 sono diminuiti. Il prodotto interno lordo è tornato al livello del 1989 solo nel 2007.[21]

L'ex ministro (1998-2002) Brigita Schmögnerová spiega: "C'è sempre un consenso tra i leader sul dumping sociale. Dall'allargamento dell'Unione europea, le imprese straniere sono alla ricerca della manodopera più economica, ma invece di unire le forze, i governi della regione sono in concorrenza per offrire il livello più basso possibile di tasse. "Quando la Slovacchia ha aderito all'Unione Europea nel 2004, è stato il primo paese OCSE ad introdurre un'unica aliquota piena del 19% di imposta sugli utili aziendali, sul reddito e sui beni di consumo. La mancanza di progressività fiscale porta ad un forte aumento delle disuguaglianze. La spesa per la salute, l'istruzione o l'alloggio è inferiore alla media europea.[21]

Circa il 10% della popolazione attiva slovacca è espatriata nel 2014. Il paese ha uno dei più alti livelli di disoccupazione in Europa, con il 7,1% della popolazione attiva disoccupata da più di un anno.[21]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Patrimoni dell'umanità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni dell'umanità della Slovacchia.

La Slovacchia possiede diversi siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura slovacca.

Una letteratura slovacca vera e propria si afferma nel XIX secolo con Ľudovít Štúr, linguista e poeta, Pavol Országh Hviezdoslav, il maggior poeta slovacco e Ján Hollý, autore di Svätopluk (1833), il poema epico eroico nazionale slovacco [23]. basato anche sul valore della libertà nazionale e l'umanità del popolo slovacco. Nel XX secolo prevale una forma di scrittura di impatto storico e sociale sulla situazione slovacca durante la seconda guerra mondiale. Nel XXI secolo si distinse,tra gli altri, Pavol Rankov[24], primo scrittore slovacco ad aggiudicarsi il Premio letterario dell'Unione europea,nel 2009, col romanzo Stalo sa prvého septembra (alebo inokedy).

Musica[modifica | modifica wikitesto]

La fujara[25] è tra gli strumenti più caratteristici della Slovacchia. Nel XIX secolo si afferma la musica romantica con Ján Levoslav Bella. Tra i nomi di spicco del XX secolo vanno annoverati Eugen Suchoň, Jàn Cikker e Juraj Filas nell'ambito della musica colta, mentre Janka Guzová è stata una nota autrice di canzoni popolari. La cantante Jana Kirschner è una delle voci più popolari della scena musicale slovacca attuale.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

In ambito cinematografico possiamo ricordare registi come Paľo Bielik, anche noto attore, celebre protagonista del film Janosik (1936), e, ancora, Juraj Jakubisko, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.

Scienza e tecnologia[modifica | modifica wikitesto]

La Slovacchia nello spazio[modifica | modifica wikitesto]

  • 20 febbraio 1999: Ivan Bella è il primo slovacco ad andare nello spazio
  • 23 giugno 2017: viene lanciato SkCUBE, il primo satellite slovacco

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina slovacca.
Bryndzové halušky, piatto nazionale slovacco

Tra i piatti tipici della Cucina slovacca si possono ricordare:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Hockey su ghiaccio[modifica | modifica wikitesto]

Tra le varie discipline sportive in cui la Slovacchia ha conseguito ottimi risultati ricordiamo l'hockey su ghiaccio: nel 2002 la Nazionale di hockey su ghiaccio maschile della Slovacchia ha infatti conseguito l'oro mondiale nel Campionato mondiale di hockey su ghiaccio maschile 2002, disputatosi in Svezia.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Nella disciplina ciclistica ricordiamo Peter Sagan, primo corridore della storia del ciclismo su strada a vincere tre mondiali consecutivi.

Sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

Riguardo allo sci alpino spicca Petra Vlhová, campionessa del mondo nello slalom gigante nel 2019.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La Nazionale di calcio della Slovacchia fu ricostituita dopo lo scioglimento della Cecoslovacchia nel 1992.

Conquistò una storica, ed unica, qualificazione ai Mondiali di calcio del 2010 dove uscì agli ottavi di finale con importanti giocatori di livello internazionale come Marek Hamšík, capocannoniere della nazionale con 26 reti, Róbert Vittek e Peter Pekarík.

Ottenne la qualificazione a due edizioni del campionato europeo (2016 e 2020) in entrambe venne convocato Milan Škriniar, difensore e capitano della nazionale.

Il maggior campionato professionistico del Paese è la Superliga, la squadra che ha vinto più volte la competizione è lo Slovan Bratislava.

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Slovacchia ai Giochi olimpici.

Il primo oro olimpico per la Slovacchia fu conquistato da Michal Martikán, nel kayak, ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996.

La prima medaglia olimpica della Slovacchia indipendente fu la medaglia di bronzo ottenuta nel tiro a segno da Jozef Gönci.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Dati forniti dall'Istituto statistico slovacco, su app.statistics.sk. URL consultato il 10 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012).
  2. ^ (EN) Dati forniti dall'Istituto statistico slovacco, su app.statistics.sk. URL consultato il 10 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2011).
  3. ^ (EN) Statistical Office of the SR 2021, su Statistical Office of the SR. URL consultato il 12 maggio 2022.
  4. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  5. ^ a b c d (EN) World Economic Outlook Database, April 2019, su IMF.org, Fondo Monetario Internazionale. URL consultato il 23 maggio 2019.
  6. ^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  7. ^ (SK) Costituzione della Slovacchia

    «Čl. 1 Slovenská republika je zvrchovaný, demokratický a právny štát. Neviaže sa na nijakú ideológiu ani náboženstvo.»

  8. ^ Management of the Hungarian Issue in Slovak Politics, su academia.edu. URL consultato il 12 dicembre 2015.
  9. ^ (SK) Nemecká menšina na Slovensku po roku 1918 [German minority in Slovakia after 1918], su saske.sk, 20 giugno 2008. URL consultato il 16 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2008).
  10. ^ David Rock e Stefan Wolff, Coming home to Germany? The integration of ethnic Germans from central and eastern Europe in the Federal Republic, New York; Oxford, Berghahn, 2002.
  11. ^ Dr. Thomas Reimer, Carpathian Germans history, su mertsahinoglu.com. URL consultato il 16 ottobre 2010.
  12. ^ (CS) Legge costituzionale del 27 ottobre 1968
  13. ^ Claudio Cerreti e Nadia Fusco, Geografia e minoranze, Carocci, Roma, 2007, 136-141
  14. ^ Hovorte po slovensky!, Slovakia criminalises the use of Hungarian, The Economist, 2009
  15. ^ Bratislava su euroWEATHER, su eurometeo.com.
  16. ^ Košice su euroWEATHER
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  18. ^ Sliač su euroWEATHER
  19. ^ Demographic data from population and housing censuses in Slovakia, su Sodb.infostat.sk. URL consultato il 29 agosto 2017.
  20. ^ Development of prices in production area in July 2017 (PDF), su Portal.statistics.sk. URL consultato il 29 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2007).
  21. ^ a b c d Philippe Descamps, Slovakia, where central Europe really begins, su Le Monde diplomatique, 1º settembre 2017.
  22. ^ Slovakia, su The World Factbook, CIA. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
  23. ^ https://www.zones.sk/studentske-prace/citatelsky-dennik/362-svatopluk-jan-holly/
  24. ^ https://euprizeliterature.eu/author/pavol-rankov
  25. ^ https://www.songlines.co.uk/features/fujara-musical-instrument-guide-with-ivan-bobot

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Minuto Rizzo, L'Italia, la Slovacchia e l'Europa. Un percorso storico comune, in "Rivista di Studi Politici Internazionali", vol. 77, fasc. 306, aprile-giugno 2010, pp. 259–264.

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