Silvano di Gaza

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San Silvano di Gaza

Vescovo e martire

 
Nascitaseconda metà del III secolo
Morte310
Venerato daChiesa cattolica, Chiese ortodosse
Ricorrenza4 maggio e 14 ottobre

Silvano (seconda metà del III secolo310) è stato vescovo di Gaza e martire, assieme a 40 suoi compagni, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La vita di san Silvano è ricordata nell'opera Martiri di Palestina di Eusebio di Cesarea[1] e nel martirologio romano, dove, alla data del 4 maggio, giorno del suo presunto martirio, è scritto:

«In metallo Phennensi Palaestinae natalis beati Silvani, Gazae Episcopi, qui, in Diocletiani Imperatoris persecutione, Galerii Maximiani Caesaris mandato, cum plurimis suis Clericis, martyrio coronatus est.»

Secondo questa tradizione, Silvano, prete del clero di Gaza, fu fatto vescovo verso la fine del III secolo. Imprigionato assieme alla maggior parte del clero della sua diocesi durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Diocleziano, fu condannato ai lavori forzati nelle miniere di Phaenum, nei pressi di Petra. Venne ucciso attorno al 310 su mandato di Massimino Daia.

Il suo culto è diffuso in tutte le chiese cristiane. Nella Chiesa cattolica è venerato il 4 maggio, mentre nelle Chiese ortodosse il 14 ottobre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Testo in inglese dell'opera.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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