Seven Days of Falling
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Seven Days of Falling album in studio | |
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Artista | Esbjörn Svensson Trio |
Pubblicazione | 2003 |
Durata | 60:77 |
Dischi | 1 |
Genere | Jazz |
Etichetta | Super Studio Gul |
Produttore | E.S.T. |
Esbjörn Svensson Trio - cronologia | |
Seven Days of Falling è un album degli E.S.T., pubblicato nel 2003 dalla Super Studio Gul (Diesel Music). L'album ha avuto un ottimo risultato, sia di critica che di pubblico; ha avuto successo, non solo come disco jazz, ma anche come disco pop.[1] Infatti è stato lodato sia dal The Times,[2] per la sua grande accessibilità, nonostante il genere, sia dal The Birmingham Post come miglior disco jazz della settimana. Dopo il decimo brano è presente una cosiddetta traccia fantasma (ovverosia, una traccia che non compare nei crediti dell'album); il brano in questione non è altro che la versione cantata di Believe Beleft Below (con Josh Haden alla voce).
Brani[modifica | modifica wikitesto]
- "Ballad of the Unborn" – 5:31
- "Seven Days of Falling" – 6:29
- "Mingle in the Mincing-Machine" – 6:48
- "Evening in Atlantis" – 0:55
- "Did They Ever Tell Cousteau?" – 6:02
- "Believe Beleft Below" – 4:51
- "Elevation of Love" – 6:46
- "In My Garage" – 4:16
- "Why She Couldn't Come" – 6:32
- "O.D.R.I.P" - 8:19
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
E.S.T.[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazione[modifica | modifica wikitesto]
Alla fine del decimo e ultimo brano:
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) The Daily Telegraph, su telegraph.co.uk. URL consultato il 22 aprile 2010.
- ^ (EN) "Jazz – The delight in accessible melodies", su entertainment.timesonline.co.uk. URL consultato il 22 aprile 2010.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Seven Days Of Falling, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Seven Days of Falling, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.