Sergio Scicchitano

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Sergio Scicchitano (Isca sullo Ionio, 17 settembre 1955) è un avvocato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attività forense[modifica | modifica wikitesto]

Esperto in diritto fallimentare. Tra il 1988 ed il 2000 è nominato curatore fallimentare in decine di casi di fallimenti, molti dei quali con un attivo di svariati miliardi di lire, diventando così uno dei maggiori esperti italiani in crisi d'impresa. È stato difensore della Regione Calabria in procedimenti amministrativi davanti al Consiglio di Stato, per le cause che vedono la regione in contrapposizione allo Stato.

Molto più controversa è stata invece la sua attività professionale a favore di Vittorio Cecchi Gori. La stampa ha riferito che la Guardia di finanza ha eccepito sul fatto di aver messo in contatto il suo cliente con l'on. Di Pietro.[1] Il fascicolo relativo a dette pressioni è finito per competenza alla procura di Perugia in quanto tra gli indagati vi è anche qualche magistrato romano. È titolare dello Studio Legale Scicchitano, la cui sede principale è a Roma, ma con altre sedi e corrispondenti in tutta Italia. Lo studio si avvale della collaborazione di due esperti in materia penale come Antonio Di Pietro (dal 2010) e Luigi Li Gotti (dal 2013).

Incarichi giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Sergio Scicchitano è stato nominato dal Tribunale di Roma in una serie di importanti incarichi, come presidente di collegi arbitrali[2] e liquidatore giudiziale, curatore di fallimenti di valore economico molto rilevante. Dal 2003 al 2011 è liquidatore giudiziale di Federconsorzi, il più grande crack finanziario dal dopoguerra ad oggi. È anche coadiutore giudiziario nell'amministrazione straordinaria del Gruppo Cirio. Nel marzo 2011 assume anche un altro importante incarico: curatore fallimentare del fallimento Holding dell'Arredamento S.p.A., capofila del gruppo Aiazzone/Semeraro.[3] Nello stesso mese la presidente della Regione Lazio solleva la questione di incarichi di arbitro, a parere della segnalante, non conformi a legge[4]. Sempre nel 2011 è nominato difensore degli eredi esclusi dall'eredità Faac di Bologna, il cui valore viene certificato in circa un miliardo e settecentomila euro: il caso ereditario più importante d'Italia[5].

Incarichi in società pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Il Presidente della Regione Lazio ha nominato, nell'aprile 2006 Scicchitano Presidente del Consiglio di Amministrazione di Lazio Service S.P.A. che è la società che gestisce i servizi regionali che si è dimesso nel giugno 2011 dopo essere stato accusato di false fatturazioni ed evasione fiscale.[6]

Dal 20 luglio 2006 fino al 16 luglio 2009 è stato membro del Consiglio di Amministrazione dell'ANAS.[7]

La carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Sergio Scicchitano si è presentato alle elezioni politiche per la lista di Italia dei Valori (candidato al senato nel 2001) quando tale formazione non riusciva ad ottenere seggi. Non è risultato eletto neanche alle elezioni regionali del Lazio del 2005. Scicchitano ha ricevuto incarichi di partito ed in particolare è stato il Presidente del Collegio Nazionale dei Probiviri. Quando Antonio Di Pietro è divenuto ministro,[8] Sergio Scicchitano ha assunto svariati incarichi di nomina pubblica o in aziende pubbliche.

Incarichi civici[modifica | modifica wikitesto]

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni lo ha nominato nell'agosto di 2002 Delegato per la tutela dei Diritti dei Consumatori e degli Utenti. Durante tale periodo, in risposta alla lamentele di alcuni cittadini sulla scarsa copertura ADSL della capitale affermava Attenzione alla dipendenza da web, non è da sottovalutare il rischio del tecnoautismo.[9]

Attività di docente[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quel tentativo di contattare politici, carabinieri e giudici, La Repubblica, 4 giugno 2008. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  2. ^ I compensi degli arbitri nelle vertenze tra lo stato e i suoi fornitori ha formato oggetto di aspre critiche da parte di un articolo del Corriere della Sera, stranamente ripreso anche dai siti dei partiti dello stesso schieramento politici Corriere della sera dal sito della Margherita[collegamento interrotto]
  3. ^ Consumatore TGcom, su consumatore.tgcom.it. URL consultato il 28 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2011).
  4. ^ .Messaggero Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  5. ^ Studio Scicchitano, su studioscicchitano.it.
  6. ^ Lazio Service ha raggiunto ormai la dimensione di 1.500 dipendenti
  7. ^ La nomina dell'avv. Scicchitano a consigliere Anas è stata molto citicata da Codacons che ha sottolineato l'inopportunità per il ministro Antonio Di Pietro di nominare a quel posto il proprio avvocato privato [1][collegamento interrotto]
  8. ^ Sergio Scicchitano è anche avvocato di fiducia personale di Antonio Di Pietro [2]
  9. ^ Per il Comune di Roma poca Internet è meglio

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