Senerchia
Senerchia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Amministrazione | |
Sindaco | Beniamino Grillo (UDC) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 40°44′30″N 15°12′15″E / 40.741667°N 15.204167°E |
Altitudine | 600 m s.l.m. |
Superficie | 36 km² |
Abitanti | 1 036[1] (31-12-2022) |
Densità | 28,78 ab./km² |
Comuni confinanti | Acerno (SA), Campagna (SA), Oliveto Citra (SA), Valva (SA), Calabritto (AV). |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83050 |
Prefisso | 0827 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064098 |
Cod. catastale | I606 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | senerchiesi |
Patrono | San Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 08 Maggio e 29 Settembre |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Senerchia (in dialetto locale "Sinerchia") è un comune italiano di 1370 elettori iscritti, ma con soli 1036 abitanti, della provincia di Avellino, posizionato nell'Alta Valle del Sele in Campania.
Geografia fisica
Il paese è situato a 600 metri s.l.m., nell' Alta Valle del Sele, in zona collinare sul versante orientale del gruppo montuoso dei Monti Picentini, ai piedi delle scoscese pendici del Monte Boschetiello. Il territorio è composto da più della meta' di parte montuosa e boschiva comprendente molte cime con altitudine superiore ai 1500 metri s.l.m. tra cui: Monte Boschetiello 1574 m, Monte Croce 1533 m, Raia della Volpe 1631 m, Sierro dei Cuoppi 1683 m, Sierro della Pica 1536 m, Raia del Pastore 1524 m. e da un pendio culminante con la riva destra del fiume Sele. Il territorio e' ricco di sorgive, anche se le sorgenti principali sono state captate dall'acquedotto ASIS (ex Montestella), il suolo è fortemente franoso. Oltre al Sele, che lambisce il territorio comunale, gli altri corsi d'acqua sono: Vallone Forma, Piceglia, Fiumicello, Rovivo, Pozzo San Nicola e l'Acquabianca.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003
Clima
La stazione meteorologica più vicina è quella di Contursi Terme. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +6,9 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +24,5 °C[3]
CONTURSI TERME | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 9,9 | 10,6 | 13,9 | 17,6 | 22,0 | 26,4 | 29,8 | 30,0 | 26,1 | 20,8 | 14,2 | 13,2 | 11,2 | 17,8 | 28,7 | 20,4 | 19,5 |
T. min. media (°C) | 3,9 | 4,4 | 6,2 | 9,1 | 12,5 | 16,6 | 19,2 | 18,9 | 16,1 | 12,3 | 7,8 | 6,1 | 4,8 | 9,3 | 18,2 | 12,1 | 11,1 |
- Classificazione climatica: zona E, 2101 GG
Storia
Origini
Le origini di Senerchia sono molte remote, gia centro preromano, il primo nucleo abitativo si posiziona sull'altura dove attualmente ci sono i ruderi nell'area del castello, zona con evidente morfologie naturali di difesa, formando un borgo quasi fortificato. Altura questa che, e uno sperone roccioso del Monte Boschetiello, si affaccia ed ha vista su tutta l'Alta Valle del Sele. Il nome Senerchia vuole dire "Seno di Ercole". Questo lascia intuire che Senerchia abbia avuto una storia ricca ed interessante. Basandoci sull'etimologia della parola possiamo desumere che Senerchia sia stato un tempo forte e potente. I ruderi del Castello sono posti nella parte più alta e vecchia del paese, in prossimita' della chiesa del patrone San Michele Arcangelo, ci fanno pensare che, in antichita' e durante il feudalesimo, Senerchia sia stato un potente feudo ed il padrone del castello un feudatario importante. (Secondo altri il toponimo richiama i nomi locali della Toscana settentrionale silerchia, silerchie che presuppongono un “silercula” dal latino siler-eris pianta che cresce nei luoghi ricchi di acqua).
Spartacus
La battaglia finale che vide la sconfitta e la morte di Spartaco nel 71 a.c. si svolse sul territorio attuale di Senerchia, sulla riva destra del fiume Sele, nella zona che comprende i confini con Oliveto Citra fino a quelli di Calabritto, nelle vicinanze dell'abitato di Quaglietta, nell' Alta Valle del Sele, che a quel tempo faceva parte della Lucania. In quest'area, nei decenni passati, ci sono stati ritrovamenti di armature, corazze e spade di epoca romana. Spartaco con il suo esercito formato di schiavi, mandriani, pastori, gente giovane e robusta, si diregeva verso l’Apulia, secondo alcuni perché di lì voleva salpare alla volta della Tracia. Allora Crasso, che era a capo di un esercito romano molto numeroso e ben armato, lo attaccò alle spalle. Spartaco, anche a causa della stanchezza dei suoi uomini, volle muovere battaglia ai romani. Spartaco uccise il suo cavallo dicendo che se avesse vinto avrebbe avuto tutti i cavalli che voleva ma se avesse perso non voleva essere tentato di scappare, Spartaco, si buttò per primo contro l'esercito romano e dopo aver ucciso alcuni soldati romani fu crivellato da cosi tanti colpi che il suo corpo non poté essere ritrovato. Alcuni reparti del suo esercito fuggirono e si dispersero sui circostanti monti.
La famiglia dei Sinerchia
Citata come Sinerchia nel Catalogus Baronum del 1150-1168.
Di Senerchia scrive Scipione Ammirato[4], “è un castello in principato citra di 160 fuochi, il quale o dato o ricevuto ha comune il nome con la famiglia che sono più di trecento anni sicuri che lo possiede” riferendosi alla famiglia Sinerchia che per circa tre secoli vide la sua storia strettamente collegata a quella del piccolo paese campano. I Sinerchia, erano un'antica famiglia nobile di origine normanna, derivata dai Filangieri, ed ebbero molti feudi tra la Campania, la Basilicata e la Capitanata, e vissero principalmente tra Senerchia e Napoli sino al XV secolo. I Sinerchia, trapiantatisi in seguito in Basilicata si fregiarono del titolo di Conte nel XV secolo, a seguito della congiura dei baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481 assunsero il cognome Scardaccione. Fra gli appartenenti alla stirpe dei Sinerchia sono da ricordare: Amelio Barone di Rapone e Castelgrande, partecipò alla Congiura dei Baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481. Orlando Sinerchia Scardaccione Conte di Sant’Andrea, si trasferì a Potenza allorquando, insieme al cugino Amelio, fu spossessato dei possedimenti a seguito delle vicende collegate alla Congiura dei Baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481.
Regno delle Due Sicilie e annessione al Regno di Sardegna
Durante il Regno di Napoli e il Regno delle Due Sicilie fu un comune appartenente al Distretto di Campagna, della Provincia di Principato Citra. Con l'unità d'Italia venne assegnato alla provincia di Avellino.
Onorificenze
— Terremoto dell'Irpinia 23 novembre 1980
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture militari
- Il castello SENA HERCLEA
L’origine del castello di Senerchia è antichissima, forse gia, presidio difensivo degli Irpini e che probabilmente i Romani dovettero impegnarsi molto per assoggiettarlo, da cui il nome in latino SENA HERCLEA (che vuole dire Seno di Ercole). Fortificato sotto il controllo dei Bizantini nella guerra finale contro i Goti. Poi con i Longobardi furono modificate le fortificazione e fatti ulteriori ampliamenti. Nel periodo Angioino Nicola di Senerchia fu custode nel 1271, su incarico di Carlo I d’Angiò. Il Mastio, con il suo fronte Ovest ancora ben conservato, è uno dei pochi elementi superstiti dell’antico complesso fortificato da cui si scruta un vastissimo panorama che si affaccia sull' Alta Valle del Sele.
Architetture religiose
- Chiesa di San Michele
L’antica chiesa di San Michele, orientata con l'asse in posizione Est, è in stile romanico, così come le tre navate, di cui quella centrale era divisa da pilastri uniti fra di loro da archi a sostegno delle murature e la facciata anteriore a capanna. Il culto di San Michele Arcangelo fu portato a Senerchia probabilmente durante il periodo longobardo essendo tale popolo guerriero molto devoto a tale Santo, infatti, si presume che l'edificazione della chiesa avvenne nel secolo IX. Sull'altare maggiore, danneggiato dal terremoto del 1980, si delineava la nicchia che ospitava la statua del santo protettore, San Michele Arcangelo. Davanti all’edificio sacro si estende un ampio sagrato, già adibito a luogo di sepoltura, quando l'ipogeo della chiesa fu saturo di sepolture. La statua lignea del Santo risalente al 1300 danneggiata non solo dall'evento sismico ma, anche dalla mano dell'uomo attraverso un inconcludente restauro che ha cancellato per sempre i tratti e la volontà che lo scultore del XIII secolo aveva impresso. Sulla Campana di San Michele troviamo una ulteriore testimonianza della famiglia feudataria dei Sinerchia con l’iscrizione di “Riccardus Frateius Dominae Senercla”, inciso sulla campana posta nell'antico campanile della chiesa di San Michele Arcangelo sulla quale si legge: "Dominus Senerclae nell'anno del Signore 1312".
Aree naturali
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- Oasi naturale Valle della Caccia: Oasi naturale comprendente tutta la valle del Vallone Trientale. Gestita dal Comune di Senerchia e dal WWF, si caratterizza per la presenza della Cascata Acquabianca.
Grotte
- Grotta Profunnata: si sviluppa sul versante orientale del Monte Polveracchio ed è ubicata nel territorio comunale di Senerchia. L'ingresso è situato nel Vallone Varo Scarella ed ha uno sviluppo planimetrico che supera i 420 m. Conosciuta già nell'Ottocento dalla popolazione locale, rifugio dei briganti. L'esplorazione, tuttora in corso, è iniziata nel 2003.[6]
- Grotta del Diavolo[6]
- Grotta della Madonna di Senerchia[6]
- Grotta di Peta
- Grotta coll'Acqua
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2007 a Senerchia risultano residenti 22 cittadini stranieri. Le nazionalità presenti sono:[8]
Religione
La maggioranza della popolazione[9] è di religione cristiana di rito cattolico; il comune appartiene all'Arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, ed ha una parrocchia:
- San Michele Arcangelo
L'altra confessione cristiana presente è quella Protestante[10] con una comunità:
- Chiesa Pentecostale Chiese Evangeliche nella Valle del Sele.
Cultura
Eventi
- 17 Gennaio - Festa dei Falo' (carcara)
- Fine Febbraio - Sagra del Maiale
- Pentecoste - Festa della Madonna delle Teglie
- Fine Giugno - Fiera Interprovinciale del Sele
- 15 Agosto - Festa dell'Assunta
- 16 Ottobre - Festa di San Gerardo
Geografia antropica
Urbanistica
A seguito del terremoto dell'Irpinia del 1980, Senerchia ha subito una radicale trasformazione urbana, l'abitato è stato completamente distrutto. Una parte, ubicata nel vallone Forma, è stata abbandonata e gli edifici pericolanti sono ben visibili. Dove sorgeva la piazza principale e la chiesa madre, a seguito di un movimento franoso, ora c'è un'area verde. Le abitazioni sono state ricostruite a margine del vecchio sito, con una nuova urbanizzazione e strade ampie.
Località
Senerchia non ha frazioni ma piccole località come: Seperoni, Cervara, Maglio e Acquabianca.
Economia
- Nel territorio del comune di Senerchia e ubicata una parte dell'Area Industriale di Calabritto.
- Il territorio di Senerchia rientra nella zona di produzione del formaggio Caciocavallo Silano DOP.
- Il territorio di Senerchia e zona di produzione del Fagiolo Occhio Nero (Fasule Musse Tinto).
- Il territorio di Senerchia e zona di produzione di Peperoni (Papazzo di Senerchia).
Infrastrutture e trasporti
Principali arterie stradali
- Strada statale 691 Contursi-Lioni: Uscita al km 14.
- File:Strada Provinciale 92 Italia.jpg Strada Provinciale 92 Quaglietta-Senerchia.
- File:Strada Provinciale 261 Italia.jpg Strada Provinciale 261 (ex Strada Statale 91 della Valle del Sele).
- Strada Comunale Senerchia-Oliveto Citra.
- Strada Comunale Senerchia-Calabritto.
- Strada Comunale Serrarota.
- Strada Comunale Valvanico.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Altre informazioni amministrative
Il territorio fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto.
La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 4 Sele.
Note
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella climatica
- ^ Delle Famiglie Nobili Napoletane, (vol. II, Firenze 1651 a pag.298)
- ^ Info su quirinale.it
- ^ a b c http://www.fscampania.it/elenco_grotte.pdf
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati Istat
- ^ http://www.diocesisantangelo.it/
- ^ Le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele, di Romolo RICCIARDIELLO
Bibliografia
- Senerchia: Percorsi di natura, storia e tradizioni Comune di Senerchia 2007
Voci correlate
- Alta Valle del Sele
- Comunità montana Terminio Cervialto
- Oasi naturale Valle della Caccia
- Parco regionale Monti Picentini
- Riserva naturale Foce Sele - Tanagro
- Distretto di Campagna
- Sele
- Valle del Sele
- Acquabianca
Altri progetti
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