Segretariato per i brevi ai principi e per le lettere latine

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Il Segretariato per i brevi ai principi e per le lettere latine è stato un antico dicastero della Curia romana. Era composto da due sotto-sezioni, il Segretariato per i brevi ai principi e il Segretario per le lettere latine, entrambe incaricate della redazione di documenti pontifici.
Le loro funzioni erano distinte e svolte in conformità alle istruzioni emanate dal Papa.
Il dicastero è stato abolito nel 1968 dal motu proprio Pontificali domus di Paolo VI.

Segretariato per i brevi ai principi[modifica | modifica wikitesto]

Il Segretariato per i brevi ai principi si componeva di un segretario e due assistenti. Il segretario era incaricato di scrivere i brevi apostolici indirizzati a imperatori, re, principi o altre personalità di rango. Aveva inoltre l'incarico di preparare le allocuzioni pronunciate nei concistori, le encicliche e le lettere apostoliche indirizzate ai vescovi e ai fedeli. La figura del segretario veniva ricoperta da un prelato che doveva essere anche dotato di una notevole competenza nella lingua latina, dal momento che il latino è la lingua in cui tali documenti pontifici devono essere redatti.

Segretario per le lettere latine[modifica | modifica wikitesto]

Il Segretario per le lettere latine era anch'esso un prelato, oltre che un "cameriere segreto" del pontefice (cubicularius), a cui spettava il compito di scrivere le lettere meno solenni che il sovrano pontefice indirizzava a vari personaggi. In questo ruolo si avvaleva di un assistente.

Tra le persone che hanno ricoperto tale incarico, degno di nota è mons. Vincenzo Tarozzi. Il letterato Guido Gualtieri fu segretario delle lettere di papa Sisto V,[1] lo studioso Michele Ferrucci lo fu per papa Leone XII[2]. L'incarico di segretario per le lettere latine esisteva pure nelle corti: per esempio importante fu Richard Pace per Enrico VIII, che gli diede vari incarichi[3]

Cronotassi dei segretari[modifica | modifica wikitesto]

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  • Nicola Sebastiani
  • Antonio Bacci (1931-1960)
  • Amleto Tondini (1960-1969)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G.G. in sanginesio.org, su sanginesio.org. URL consultato il 19 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2008).
  2. ^ M.F. in siusa.archivi.beniculturali.it
  3. ^ Réalité locale et situation internationale à la veille de la "Bataille des Géants" Archiviato il 5 luglio 2008 in Internet Archive. in aczivido.net

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]