Sedizione

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La sedizione è una condotta organizzata, che tende alla ribellione contro l'ordine costituito[1]. La sedizione spesso include il sovvertimento di una Costituzione e l'incitamento al malcontento o all'insurrezione contro l'autorità.

La sedizione può includere le attività volte a promuovere qualsiasi tumulto, ma la relativa persecuzione penale incontra il limite della manifestazione del pensiero ed è quindi vincolata al rispetto del principio di materialità: quando la sedizione non è palese, in genere è il frutto di attività sovversive che tendono al colpo di Stato oppure alla rivoluzione[2]; quando è palese, i relativi atti possono essere perseguiti ai sensi delle leggi penali di ciascuno Stato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Seditio (lett: 'andare in pezzi') era il reato, nella Repubblica romana, di disobbedienza collettiva a un magistrato, compreso sia l'ammutinamento militare che l'azione della folla. Guidare o istigare una seditio era punibile con la morte. La seditio civile divenne frequente durante la crisi politica del I secolo a.C., durante le guerre civili che portarono alla dissoluzione della Repubblica. Sotto Tiberio il reato di seditio fu sussunto nel crimen de majestate, che proibiva ogni espressione contraria alla dignità dell'imperatore[3].

Il termine sedizione nel suo significato moderno apparve per la prima volta nell'era elisabettiana (c. 1590) come "incitare con parole o scritti disaffezione verso lo stato o l'autorità costituita". Sebbene l'Inghilterra abbia adottato il nome del reato dal diritto comune, non si è basata sulla giurisprudenza di derivazione romana: piuttosto, attingeva alla giurisdizione della Star Chamber, basandosi su statuti emanati da Maria I contro la letteratura che conteneva "l'incoraggiamento, l'agitazione o l'impulso di qualsiasi insurrezione".

Casistica[modifica | modifica wikitesto]

«Per la prima volta è entrata nell'esercito italiano, sia pure per fini idealistici, la sedizione»

Il termine si applica sia quando sono coinvolti militari regolari, sia quando il reato è compiuto da civili armati come milizia:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frédéric Gros, Sédition et répression : une généalogie de l'État judiciaire selon Michel Foucault, Les Cahiers de la Justice 2015/2 (N° 2).
  2. ^ Charles Tilly e Sidney Tarrow, De la grève à la révolution, Politique(s) du conflit, Presses de Sciences Po, 2008.
  3. ^ La seditio è stata spesso ipotizzata come il titolo giuridico per il quale Gesù sarebbe stato crocifisso, come descritto in Luca 23:14: "incitando il popolo alla ribellione" (greco: ἀποστρέφοντα τὸν λαόν, "sviando il popolo").
  4. ^ Davide Rossi e Giuseppe De Vergottini, La città di vita cento anni dopo. Fiume, d'Annunzio e il lungo Novecento adriatico, CEDAM, 2021: "Il poeta-soldato abruzzese ribadì le motivazioni che lo avevano condotto a capeggiare la sedizione di Ronchi rispetto all'inazione del "Cagoia" Nitti" (...) immediatamente dopo il tramonto della Reggenza, il fascismo avrebbe fatto tesoro del successo della sedizione dei militari trasferitisi da Ronchi")
  5. ^ Mike Wendling, Four Proud Boys guilty in major US Capitol riot case, BBC News, 5 maggio 2023: Four were convicted of seditious conspiracy.

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