Secondigliano (metropolitana di Napoli)

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Secondigliano
Stazione dellametropolitana di Napoli
GestoreANM
EAV
Statoin costruzione
Linea
Localizzazionevia Giaime Pintor, Secondigliano, Napoli
Tipologiastazione sotterranea
Interscambioautobus urbani ed extraurbani
DintorniCapodichino
Casavatore
Casoria
Miano
San Pietro a Patierno
Mappa di localizzazione: Napoli
Secondigliano
Secondigliano
Metropolitane del mondo
Coordinate: 40°53′10.68″N 14°15′50.4″E / 40.8863°N 14.264°E40.8863; 14.264


Secondigliano sarà una stazione delle linee 1 della metropolitana e 11 della rete ferroviaria di Napoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È la terza delle quattro stazioni progettate da Antonio Nanu, la cui costruzione è stata affidata ad EAV, che permetteranno la chiusura dell'anello della linea 1, gestita da ANM, e la prosecuzione della linea 11 verso il centro di Napoli ripercorrendo il tracciato della vecchia Alifana bassa; le altre tre sono, in ordine di successione, Miano, Regina Margherita e Di Vittorio.

Originariamente, l'attestazione della linea era prevista alla stazione Tribunale, in cui sono presenti due binari per la linea 1 ed un terzo binario adibito a capolinea e tronchino di manovra per effettuare il cambio di verso di percorrenza in direzione Aversa. Tuttavia, le due aziende di trasporto pubblico, la regione Campania ed il comune stanno progettando di far circolare tutti i treni a disposizione, ventiquattro CAF Inneo ordinati da ANM e dieci da EAV, sulla totalità della linea, facendo loro percorrere in parte un tracciato anulare e in parte un tracciato "a 6 rovesciato", includendo così anche la parte alta della linea in direzione di Aversa.

I lavori iniziarono nel 2001 con lo scavo artificiale di una prima porzione del tunnel di collegamento tra le stazioni di Secondigliano e Di Vittorio, in modo da rendere l'operazione meno invasiva possibile vista la presenza dei numerosi fabbricati nella zona soprastante. Nel 2003 lo scavo era arrivato nei pressi di via Comunale Vecchia di Miano. I lavori ripresero nel 2022 con non pochi problemi: la galleria infatti passa soltanto 50cm più in alto rispetto ad un sistema di condotte di ABC che rifornisce di acqua potabile diversi quartieri dall'area nord fino al Vomero e Posillipo; inoltre, nel 2023 la rampa che collega l'asse perimetrale di Melito a via Masoni è stata chiusa per permettere l'abbattimento e la ricostruzione di uno dei pilastri che passa proprio sopra al tracciato della galleria[1].

Nei primi anni 2000, il comune avrebbe dovuto acquisire il terreno per la costruzione della stazione, ma il 2 luglio 2010[2] i cantieri dell'intera tratta tra Piscinola-Scampia e Di Vittorio vennero bloccati dalla giunta Caldoro, divenuto presidente di regione appena tre mesi prima, il 17 aprile. Solo quasi 7 anni dopo, il 22 aprile 2017, la giunta De Luca e l'EAV riuscirono a risolvere i contenziosi ed a sbloccare i cantieri[3], permettendo così di acquisire i terreni e cominciare le operazioni di scavo del pozzo di stazione, operazione che ha avuto inizio nel 2018. Il completamento dei lavori, inizialmente previsto entro il 2021 e poi ritardato a causa della pandemia di COVID-19, è attualmente previsto per metà 2025, in concomitanza con la stazione di Regina Margherita i cui lavori procedono in parallelo; ad oggi, ottobre 2023, risultano completate le opere civili, mentre sono in corso di installazione gli impianti e le finiture.

Verranno anche creati una grande piazza superficiale volta a riqualificare la zona circostante, ed un grande parcheggio sotterraneo[4] volto ad agevolare il traffico sulle strade più congestionate del quartiere, e chi deve recarsi in aeroporto e che oggi usufruisce di servizi di parcheggio offerti da privati. Inoltre, sarà abbattuto il muro che separa la stazione da viale Amato. Sarà creata una nuova strada che collegherà i quartieri dell'area nord ricalcando il vecchio tracciato dell'ex Alifana bassa, collegando l'asse perimetrale di Melito e via Vecchia Miano, proseguendo come percorso ciclopedonale verso viale Maddalena per poi scavalcare la Calata Capodichino tramite un ponte che andrà a sostituire quello dell'ex Alifana, abbattuto nel 2019 a causa delle condizioni di degrado in cui versava[4].

Un primo esercizio della stazione è previsto per metà 2025, con l'apertura in contemporanea di Miano e Regina Margherita.

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

  • Fermata autobus Fermata autobus

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Napoli, Istituzione del divieto di transito veicolare per lavori sulla rampa di uscita verso via Masoni (direzione Napoli verso Scampia) dell’Asse Perimetrale Melito - Scampia, su www.comune.napoli.it. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  2. ^ Roberto Calise, MetroCampania Nord Est, la linea che non c’è, su Con Trasporto di Roberto Calise, 26 febbraio 2015. URL consultato il 20 aprile 2022.
  3. ^ Napoli - Metro Piscinola-Secondigliano, ripartono i lavori (22.04.17). URL consultato il 20 aprile 2022.
  4. ^ a b linea Metro Campania Nord Est. URL consultato il 20 aprile 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]