Sebastiano Baggio

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Sebastiano Baggio
cardinale di Santa Romana Chiesa
Operando custodire
 
Incarichi ricoperti
 
Nato16 maggio 1913 a Rosà
Ordinato presbitero21 dicembre 1935 dal vescovo Ferdinando Rodolfi
Nominato arcivescovo30 giugno 1953 da papa Pio XII
Consacrato arcivescovo26 luglio 1953 dal cardinale Adeodato Piazza, O.C.D.
Creato cardinale28 aprile 1969 da papa Paolo VI
Deceduto21 marzo 1993 (79 anni) a Roma
 

Sebastiano Baggio (Rosà, 16 maggio 1913Roma, 21 marzo 1993) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Rosà, in provincia e diocesi di Vicenza, il 16 maggio 1913.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Conseguita la maturità classica, entrò nel seminario di Vicenza, dove compì gli studi di filosofia e di teologia. Inviato a Roma per seguire i corsi della Pontificia Università Gregoriana, si laureò in Diritto canonico.

Il 21 dicembre 1935 fu ordinato presbitero dal vescovo Ferdinando Rodolfi.

Nel 1938 iniziò il diretto servizio alla Santa Sede, svolgendo il suo lavoro nelle nunziature apostoliche in El Salvador, in Bolivia, in Venezuela, in Colombia, dove, in qualità di incaricato d'affari, curò tra l'altro l'organizzazione, a Cali, del congresso eucaristico dei paesi latinoamericani.

Nel periodo di attività presso la Segreteria di Stato della Santa Sede (1946-1948) e poi come sostituto della Congregazione concistoriale (1950-1953), come già durante la permanenza in America Latina, egli svolse sempre un intenso lavoro pastorale, esercitando il ministero nella parrocchia di Casal Bertone, dedicandosi all'assistenza dei bambini di Villa Nazaret.

Fu sempre legato allo scautismo, sul quale teneva conferenze e scriveva articoli di formazione spirituale, firmati con il nome di caccia Condor de los Andes. Fu assistente generale dell'Associazione Scouts Cattolici Italiani (ASCI).[1] In seguito, nel 1976, si spese per ottenere il riconoscimento dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI, l'associazione che aveva preso da poco il posto dell'ASCI) da parte della Conferenza Episcopale Italiana.[2]

Ministero episcopale e cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1953 papa Pio XII lo nominò nunzio apostolico in Cile, ove rimase per sei anni, affiancando l'episcopato del Cile nella promozione di varie iniziative pastorali, specialmente in aiuto alle popolazioni più bisognose. Nel 1959 fu nominato delegato apostolico in Canada, dove visitò tutte le diocesi, curando in modo speciale l'assistenza agli immigrati portoghesi e italiani; nel 1964 divenne nunzio apostolico in Brasile, e in questa immensa nazione svolse un'attività intensa, promuovendo l'erezione di diciassette nuove diocesi e visitando le zone più povere e disagiate e aiutando in ogni modo i missionari.

Il cardinale Baggio con il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat, il 13 agosto 1969.

Nel 1969, durante il concistoro pubblico per la creazione dei nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa, Paolo VI lo elevò a cardinale e fu il porporato italiano più giovane fino alla creazione del cardinale Salvatore Pappalardo. Fu nominato poi, dallo stesso pontefice, arcivescovo metropolita di Cagliari e ricevette il pallio.

Nel 1973 diventò prefetto della Congregazione per i vescovi. In questa veste seguì il processo di riorganizzazione delle diocesi in Italia appoggiando la linea che ne favoriva la riduzione del numero mediante l'accorpamento su base provinciale.[senza fonte] Successivamente fu nominato anche presidente della Pontificia commissione per l'America Latina, e della Commissione per la pastorale delle migrazioni e del turismo. Fu anche cardinale patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta e, per alcuni anni, presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Fu nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa e sottodecano del Collegio cardinalizio, oltre che membro di diverse congregazioni romane.

Nei due conclavi del 1978 fu considerato "papabile" da alcuni giornalisti, ma lui considerava la cosa improbabile.

Lo scrittore David Yallop riferisce nel suo libro "in nome di dio" di un suo aspro litigio con Albino Luciani, Giovanni Paolo I, perché rifiutava la decisione del Papa di trasferirlo ad altri incarichi.

Tale litigio, avvenuto la sera prima della morte del pontefice, è riportato anche da don Charles Theodore Murr, segretario del cardinale canadese Édouard Joseph Gagnon, incaricato da Paolo VI di condurre una Visita Apostolica presso la Curia romana onde accertare la veridicità delle accuse mosse dai cardinali Dino Staffa e Silvio Oddi al cardinale Baggio e a monsignor Annibale Bugnini, sospettati di essere affiliati alla massoneria. I risultati dell’inchiesta, raccolti in tre volumi, furono presentati a Paolo VI, il quale - sentendosi prossimo alla fine - pregò il Visitatore di custodirli e consegnarli al suo successore. La decisione di Giovanni Paolo I di trasferire il cardinale Baggio alla sede di Venezia (appena liberata dall'elezione di Luciani a pontefice), fermamente rifiutata dal cardinale Baggio, parrebbe legata alle informazioni raccolte durante l'inchiesta svolta dal Visitatore[3].

Per la profonda conoscenza dei problemi dell'America Latina, Baggio fu scelto da papa Paolo VI e confermato da papa Giovanni Paolo II tra i tre presidenti della riunione del Consiglio episcopale latinoamericano a Puebla nel 1979.[1]

Morì il 21 marzo 1993, all'età di 79 anni, al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per una emorragia cerebrale. Riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Rosà.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Il Cardinale Sebastiano Baggio, su AGESCI Cagliari, 21 marzo 2013. URL consultato il 5 agosto 2019.
  2. ^ Massimo Faggioli, Sorting Out Catholicism: A Brief History of the New Ecclesial Movements, Minnesota, Lithurgical Press, 2014, p. 85.
  3. ^ Le notizie sono tratte da Charles Theodore Murr, Massoneria Vaticana, Edizioni Fede & Cultura, 2023

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Efeso Successore
Valerio Valeri 30 giugno 1953 – 28 aprile 1969 Giovanni Enrico Boccella, T.O.R.
Predecessore Nunzio apostolico in Cile Successore
Mario Zanin 1º luglio 1953 – 12 marzo 1959 Opilio Rossi
Predecessore Delegato apostolico in Canada Successore
Giovanni Panico 12 marzo 1959 – 26 maggio 1964 Sergio Pignedoli
Predecessore Nunzio apostolico in Brasile Successore
Armando Lombardi 26 maggio 1964 – 23 giugno 1969 Umberto Mozzoni
Predecessore Cardinale diacono dei Santi Angeli Custodi a Città Giardino Successore
Alfredo Pacini 30 aprile 1969 – 21 dicembre 1973 Agostino Cacciavillan
Predecessore Arcivescovo metropolita di Cagliari Successore
Paolo Botto 23 giugno 1969 – 26 febbraio 1973 Giuseppe Bonfiglioli
Predecessore Primate di Sardegna e Corsica Successore
Paolo Botto 23 giugno 1969 – 26 febbraio 1973 Giuseppe Bonfiglioli
Predecessore Prefetto della Congregazione per i Vescovi Successore
Carlo Confalonieri 26 febbraio 1973 – 8 aprile 1984 Bernardin Gantin
Predecessore Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina Successore
Carlo Confalonieri 26 febbraio 1973 – 8 aprile 1984 Bernardin Gantin
Predecessore Cardinale presbitero di San Sebastiano alle Catacombe Successore
Ildebrando Antoniutti 21 dicembre 1973 – 12 dicembre 1974 Johannes Willebrands
Predecessore Cardinale vescovo di Velletri Successore
Ildebrando Antoniutti 12 dicembre 1974 – 20 ottobre 1981 -
Predecessore Cardinale presidente dell'Almo Collegio Capranica Successore
Sergio Pignedoli 15 giugno 1980 – 21 marzo 1993 Camillo Ruini
Predecessore Cardinale vescovo di Velletri e Segni Successore
- 20 ottobre 1981 – 30 settembre 1986 -
Predecessore Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano Successore
Agostino Casaroli 8 aprile 1984 – 31 ottobre 1990 Rosalio José Castillo Lara, S.D.B.
Predecessore Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta Successore
Paul-Pierre Philippe, O.P. 26 maggio 1984 – 21 marzo 1993 Pio Laghi
Predecessore Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore
Paolo Bertoli 25 marzo 1985 – 21 marzo 1993 Eduardo Martínez Somalo
Predecessore Sottodecano del Collegio cardinalizio Successore
Paolo Marella 15 aprile 1986 – 21 marzo 1993 Agostino Casaroli
Predecessore Cardinale vescovo di Velletri-Segni Successore
- 30 settembre 1986 – 21 marzo 1993 Joseph Ratzinger
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