Seattle Sounders FC

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Seattle Sounders FC
Calcio
Rave Green
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Verde, blu
Simboli Orca
Inno The Last Sound
Grammatrain
Dati societari
Città Seattle
Nazione Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Confederazione CONCACAF
Federazione USSF
Campionato Major League Soccer
Fondazione 1974
Scioglimento1983
Rifondazione1994
Proprietario Bandiera degli Stati Uniti Adrian Hanauer
Presidente Bandiera degli Stati Uniti Craig Waibel
Allenatore Bandiera degli Stati Uniti Brian Schmetzer
Stadio Lumen Field
(67 000 posti)
Sito web www.soundersfc.com
Palmarès
Major LeagueMajor League
Titoli MLS 2
U.S. Open Cup 4
Trofei nazionali 1 MLS Supporters' Shield
4 A-League/USL First Division
Trofei internazionali 1 CONCACAF Champions League
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

I Seattle Sounders FC sono una società calcistica professionistica statunitense con sede nella città di Seattle. Fondati nel 1974 per partecipare alla NASL, anticiparono di un anno il fallimento della lega chiudendo i battenti nel 1983. Una nuova franchigia dal nome Seattle Sounders venne fondata nel 1994, disputando per 15 stagioni i campionati di seconda divisione statunitense, fino all'ammissione in Major League Soccer a partire dal 2009, diventando la 15ª franchigia della lega.

La squadra di Seattle nel corso della sua storia ha conquistato due titoli di Major League Soccer e per quattro volte il campionato di seconda divisione (due quando si chiamava A-League e due quando si chiamava USL First Division), inoltre ha vinto quattro U.S. Open Cup e un MLS Supporters' Shield. A livello internazionale, ha conquistato la CONCACAF Champions League nel 2022, terzo club statunitense a riuscirvi dopo il D.C. United ed il LA Galaxy.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi Sounders e la NASL[modifica | modifica wikitesto]

La storia dei Seattle Sounders inizia nel dicembre del 1973, quando la NASL, il massimo campionato di calcio di allora, decide di espandersi sulla costa ovest.[2] Come primo impianto casalingo venne scelto il Memorial Stadium, che nonostante i suoi 13.000 posti ben presto si rivelò troppo piccolo per contenere il crescente numero di tifosi, così nel 1976 la squadra si trasferì nell'appena inaugurato Kingdome. Infatti questi primi anni di attività videro un costante incremento sia dell'interesse attorno al club, sia del livello dei risultati sportivi raggiunti: alla seconda stagione nella NASL vennero raggiunti i play-off, e nel 1977 il cammino dei Sounders si fermò solo nella finale per il titolo, il soccer bowl perso contro i New York Cosmos. In questi primi anni di vita la squadra di Seattle era solita importare molti giocatori britannici per costruire l'ossatura della squadra,[3] e britannici erano anche gli allenatori di quel periodo. Anche il celebre Bobby Moore, capitano della nazionale inglese campione del mondo nel 1966, chiuse la propria carriera in verde-azzurro.

Dopo la deludente stagione 1979 la società andò incontro a un cambio di proprietà, passando nelle mani dell'imprenditore locale Vince Coluccio.[2] Nel 1980 i Sounders, con una media di 24.246 spettatori a partita, realizzarono il miglior record di stagione regolare dell'intera storia della NASL con 21 vittorie e 2 sconfitte,[3] e nel 1982 raggiunsero nuovamente il soccer bowl perdendolo di nuovo contro i Cosmos, vera bestia nera di Seattle. Prima della stagione 1983, quando già il club e l'intera lega davano segno di gravi squilibri finanziari, la società venne venduta a Bruce Anderson, ex giocatore di football americano, che cercò con le sue azioni di ridurre i costi e "americanizzare il gioco",[4] ottenendo solo di alienarsi le simpatie del pubblico. Nel settembre 1983, davanti a soli 4.000 tifosi, i Sounders disputarono la loro ultima partita nella NASL prima di fallire, anticipando di un anno il destino dell'intera lega.

La rifondazione del 1994[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 l'ex coach dei primi Sounders Alan Hinton aveva ottenuto la possibilità di sfruttare il marchio della franchigia, e così grazie al sostegno di un gruppo di imprenditori cittadini decise di rifondare lo storico club e iscriversi all'APSL, il campionato più competitivo degli Stati Uniti nell'attesa che prendesse definitivamente il via il progetto MLS.[2] La squadra era composta per lo più da giocatori locali, e si impose subito come una delle migliori realtà del campionato concludendo al primo posto la stagione regolare nel 1994 e laureandosi campione nelle due annate successive.[5]

Il club divenne negli anni successivi una presenza costante nei play-off, vivendo un'altra stagione di successi con il tecnico Brian Schmetzer e due titoli nel 2005 e nel 2007.

L'ingresso in MLS[modifica | modifica wikitesto]

Several players are standing together with one lifting a large trophy upward
I giocatori celebrano la vittoria nella Lamar Hunt U.S. Open Cup 2009.

Seattle venne considerata come possibile sede di una franchigia della MLS sin dalla nascita della lega: nel 1994 la città venne infatti inserita nel novero delle trenta candidate ufficiali,[6] ma non rispettò il requisito di raggiungere 10.000 pre-abbonamenti, fermandosi a circa 1.300.[7]

Anche nel 2005 Seattle fu molto vicina ad entrare in MLS, grazie all'iniziativa del presidente dei Sounders Adrian Hanauer, ma la lega preferì puntare su Salt Lake. Nel giro di pochi anni però i tempi divennero maturi: a risultare decisivi furono la presenza di uno stadio importante come la nuova casa dei Seattle Seahawks, e un gruppo di investitori facoltosi. Ad Hanauer si unirono infatti Joe Roth, produttore di Hollywood, Paul Allen, uno dei fondatori della Microsoft, e la star televisiva Drew Carey. Il 13 novembre 2007 la MLS ufficializzò che i Seattle Sounders sarebbero diventati la quindicesima squadra della lega, cominciando a giocare dal 2009.[8]

Several players are standing together with three trophies on the ground in front of them
I Sounders con le tre coppe nazionali vinte consecutivamente (2009, 2010 e 2011).

Dalla stagione 2009 la squadra è stata affidata al tecnico Sigi Schmid, e sotto la sua guida sono arrivati diversi successi come quattro U.S. Open Cup e un MLS Supporters' Shield. Particolarmente degne di nota sono le tre coppe nazionali vinte consecutivamente tra il 2009 e il 2011, alle quali se ne è aggiunta un'altra nel 2014; nello stesso anno la franchigia ha anche conquistato il suo primo Supporters' Shield, ottenendo anche il record di franchigia con 20 vittorie in regular season. Il 2016 è una stagione storica per la franchigia: dopo un cattivo inizio di stagione viene esonerato il tecnico Schmid e al suo posto torna Brian Schmetzer, sotto la sua guida la squadra si qualifica ai play-off con una poderosa rimonta nella seconda metà della stagione, per poi vincere i play-off e aggiudicarsi la prima MLS Cup della propria storia, battendo ai rigori il Toronto FC.[9] Nella stagione successiva la squadra si conferma a ottimi livelli e dopo il secondo posto raggiunto in Western Conference arriva alla finale di Mls Cup, persa stavolta per 2-0 contro il Toronto FC. Durante la stagione 2018 il team ottiene uno storico record, mettendo a segno nove vittorie consecutive tra metà luglio ed inizio settembre; tale striscia di vittorie viene interrotta il 20 settembre a seguito della sconfitta interna contro i Philadelphia Union; la stagione si conclude col secondo posto in regular season e la sconfitta alle semifinali di conference, solamente ai rigori, contro i Portland Timbers.

Nel 2019 il club inizia il torneo con una buona partenza, per poi rallentare a metà stagione. Tuttavia riesce a centrare il secondo posto nella Western Conference dietro ai Los Angeles FC, dominatori della regular season. Ai play-off i Sounders riescono a eliminare anche i californiani e colgono l’opportunità di giocarsi per la terza volta in quattro anni la finale per il titolo, nuovamente contro Toronto, ma per la prima volta davanti ai propri tifosi. Grazie a un ottimo secondo tempo Seattle vince 3-1, bissando così il successo del 2016.[10]

Nel 2022 conquistano, per la prima volta, la Champions League battendo il Pumas UNAM nella doppia finale grazie al pareggio dell'andata, terminato con una rimonta da 2-0 a 2-2 nei minuti finali con due rigori segnati da Nicolás Lodeiro e alla vittoria nel match di ritorno al Lumen Field, terminato 3-0 grazie alla doppietta di Raul Ruidiaz e al sigillo finale ancora di Lodeiro.[11]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito la cronistoria del Seattle Sounders.

Cronistoria del Seattle Sounders
  • 1974 - 3º nella Western division della NASL.
  • 1975 - 2º nella Western division della NASL. Quarti di finale dei play-off.
  • 1976 - 2º nella Western division della NASL. Quarti di finale dei play-off.
  • 1977 - 3º nella Western division della NASL. Finale dei play-off.
  • 1978 - 3º nella Western division National della NASL. Ottavi di finale dei play-off.
  • 1979 - 3º nella Western division National della NASL.
  • 1980 - 1º nella Western division National della NASL. Quarti di finale dei play-off.
  • 1981 - 4º nella Northwest division della NASL. Ottavi di finale dei play-off.
  • 1982 - 1º nella Western division della NASL. Finale dei play-off.
  • 1983 - 3º nella Western division della NASL.

Al termine della stagione 1983 chiude per fallimento.


Una nuova franchigia omonima viene fondata nel 1994.

  • 1994 - 1º in APSL. Semifinali dei play-off.
  • 1995 - 2º in A-League. Campione dopo i play-off.
    Semifinali della U.S. Open Cup.
  • 1996 - 3º in A-League. Campione dopo i play-off.
    Quarti di finale della U.S. Open Cup.
  • 1997 - 2º nella Pacific division della A-League. Quarti di finale dei play-off.
    Secondo turno della U.S. Open Cup.
  • 1998 - 2º nella Pacific division della A-League. Quarti di finale dei play-off.
  • 1999 - 3º nella Pacific division della A-League. Quarti di finale dei play-off.
    Ottavi di finale della U.S. Open Cup.
  • 2000 - 1º nella Pacific division della A-League. Quarti di finale dei play-off.
    Secondo turno della U.S. Open Cup.
  • 2001 - 5º nella Western conference della A-League.
    Secondo turno della U.S. Open Cup.
  • 2002 - 1º nella Pacific division della A-League. Quarti di finale dei play-off.
    Ottavi di finale della U.S. Open Cup.
  • 2003 - 1º nella Pacific division della A-League. Semifinali dei play-off.
    Quarti di finale della U.S. Open Cup.
  • 2004 - 4º nella Western conference della A-League. Finale dei play-off.
  • 2005 - 4º in USL First Division. Campione dopo i play-off.
    Terzo turno della U.S. Open Cup.
  • 2006 - 7º in USL First Division.
    Terzo turno della U.S. Open Cup.
  • 2007 - 1º in USL First Division. Campione dopo i play-off.
    Semifinali della U.S. Open Cup.
  • 2008 - 6º in USL First Division. Quarti di finale dei play-off.
    Semifinali della U.S. Open Cup.

Ammesso alla MLS.


Nome, colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il logo dei Sounders dal 1974 al 1983

I colori sociali, verde e blu marino, sono i colori tradizionali della Cascadia, regione del nordovest del continente americano, e rappresentano infatti i suoi elementi tipici come le foreste e l'oceano pacifico.[12]

Alla nascita della franchigia, nel 1974, il nome Sounders fu scelto perché indicava gli abitanti del Puget sound, la vasta insenatura su cui si affaccia la città di Seattle. Quando il club fu ammesso in MLS la prima scelta della società fu quella di individuare un nome diverso, che rappresentasse un nuovo inizio,[13] fu quindi indetta una consultazione on-line per scegliere la nuova denominazione fra tre alternative: Seattle Alliance, Seattle FC e Seattle Republic. Tuttavia, vista la grande pressione da parte dei tifosi per mantenere lo storico nome, venne inserita una quarta opzione a scelta libera. Così ad affermarsi fu proprio il nome Seattle Sounders col 49% delle preferenze.[14]

Lo stemma scelto dalla società nel 2009 è composto da uno scudo verde raffigurante al proprio interno lo Space Needle, torre simbolo della città, sotto il quale si trova un elemento blu. Le due figure, strette da una fascia che riporta il nome della società, rappresentano l'unione e la comunità d'intenti fra vari soggetti come la proprietà, i giocatori, i tifosi, la comunità cittadina.[12]

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lumen Field.
Il Kingdome

Il primo impianto casalingo dei Seattle Sounders, nelle loro due prime stagioni nella NASL, fu il Memorial Stadium, che poteva ospitare circa 13.000 spettatori. Nel 1976 la squadra si trasferì nell'appena inaugurato Kingdome, grande impianto polisportivo da più di 60.000 posti,[3] rimanendovi fino alla chiusura della franchigia nel 1983. In quegli anni i Sounders registrarono anche un buon successo di pubblico, ad esempio il 9 aprile 1976 accorsero in 58.128 per vedere la partita fra la squadra locale e i New York Cosmos.

Il CenturyLink Field prima di una partita dei Sounders

Dalla propria rinascita nel 1994, fino alla stagione 2002, i Seattle Sounders tornarono a giocare al Memorial Stadium. Poi a partire dal 2003 venne scelto come impianto casalingo il Qwest Field, una nuova struttura costruita sul sito dove precedentemente sorgeva il Kingdome. Il nuovo stadio, che dal 2020 ha cambiato nome in Lumen Field, può ospitare fino a 67.000 spettatori, ma per le partite di calcio può essere ridotto a una capienza di 38.300 posti.[15]

Le strutture d'allenamento e gli uffici della società sono allo Starfire Sports Complex, vicino Tukwila. Lo Starfire è usato anche per le squadre giovanili e ha ospitato temporaneamente gli incontri della prima squadra nelle ultime partite della stagione 2008.[15]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'organigramma dei Seattle Sounders aggiornato al 22 febbraio 2023.[16]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera degli Stati Uniti Adrian Hanauer - Proprietario di maggioranza
  • Bandiera degli Stati Uniti Jody Allen - Co proprietario
  • Bandiera degli Stati Uniti Drew Carey - Co proprietario
  • Bandiera degli Stati Uniti Peter Tomozawa - Co proprietario e presidente delle operazioni aziendali
  • Bandiera degli Stati Uniti Ken Griffey Jr. & Melissa Griffey - Co proprietari
  • Bandiera degli Stati Uniti Tod & Tara Leiweke - Co proprietari
  • Bandiera degli Stati Uniti Craig Waibel - Direttore generale e chief soccer officer

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Di seguito la cronologia degli sponsor tecnici del Seattle Sounders.

Cronologia degli sponsor tecnici

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Seattle Sounders FC.

Di seguito l'elenco cronologico degli allenatori e dei presidenti del Seattle Sounders.[17]

Allenatori
Presidenti
  • 2007-2015 Bandiera degli Stati Uniti Adrian Hanauer
  • 2015-2022 Bandiera degli Stati Uniti Garth Lagerwey
  • 2022- Bandiera degli Stati Uniti Craig Waibel

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Seattle Sounders FC.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1995, 1996 (A-League); 2005, 2007 (USL First Division)
2009, 2010, 2011, 2014
2014
2016, 2019

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2022

Altri trofei[modifica | modifica wikitesto]

Vincitore: 2006, 2007, 2011, 2015, 2018, 2019, 2021

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Finalista: 1977, 1982
Finalista: 2017, 2020
Finalista: 2021

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Livello Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
NASL 10 1974 1983 24
MLS 14 2009 2022
APSL 1 1994 15
A-League 10 1995 2004
USL First Division 4 2005 2008

Record MLS Regular Season[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior vittoria:
7–1, San Jose Earthquakes, CenturyLink Field, 11 settembre 2020;
  • Peggior sconfitta:
0–5, New England Revolution, Gillette Stadium, 11 maggio 2014;
  • Serie più lunga di partite consecutive senza sconfitte:
13, nel 2021[18]
  • Serie più lunga di vittorie consecutive:
9, nel 2018[19]
  • Record di partite giocate:
294, Bandiera della Svizzera Stefan Frei (2014–);
  • Record di gol segnati:
64, Bandiera del Perù Raúl Ruidíaz (2018–);
  • Record di gol segnati in una singola stagione:
17, Bandiera della Nigeria Obafemi Martins (2014);
17, Bandiera del Perù Raúl Ruidíaz (2021);
  • Record di gol segnati in una singola partita:
4, Bandiera degli Stati Uniti Jordan Morris (1–4, Sporting Kansas City, Children's Mercy Park, 25 marzo 2023);
  • Record di assist in una singola partita:
4, Bandiera del Brasile Léo Chú (1–4, Sporting Kansas City, Children's Mercy Park, 25 marzo 2023);
  • Record di assist:
80, Bandiera dell'Uruguay Nicolás Lodeiro (2016–);
  • Record Regular Season: Giocate 488 - Vittorie 224 - Pareggi 114 - Sconfitte 150

Record CONCACAF Champions League[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior vittoria:
5–0, Bandiera dell'Honduras Motagua, Lumen Field, 24 febbraio 2022;
  • Peggior sconfitta:
1–6, Bandiera del Messico Santos Laguna, Estadio Corona, 14 marzo 2012;
  • Record di partite giocate:
28, Bandiera della Svizzera Stefan Frei (2014–);
  • Record di gol segnati:
9, Bandiera della Colombia Fredy Montero (2009–2012, 2022–);
  • Record di assist:
8, Bandiera degli Stati Uniti Cristian Roldan (2015–);
  • Record Champions League: Giocate 45 - Vittorie 20 - Pareggi 10 - Sconfitte 15

Record MLS Cup Playoffs[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior vittoria:
3–0, FC Dallas, CenturyLink Field, 30 ottobre 2016;
3–0, Houston Dynamo, CenturyLink Field, 30 novembre 2017;
  • Peggior sconfitta:
0–3, Real Salt Lake, Rio Tinto Stadium, 29 ottobre 2011;
0–3, Los Angeles Galaxy, The Home Depot Center, 11 novembre 2012;
0–3, Columbus Crew, Mapfre Stadium, 12 dicembre 2020;
  • Record di partite giocate:
28, Bandiera degli Stati Uniti Stefan Frei (2014–);
  • Record di gol segnati:
9, Bandiera del Perù Raúl Ruidíaz (2018–);
  • Record di assist:
10, Bandiera dell'Uruguay Nicolás Lodeiro (2016–);
  • Record Playoff: Giocate 42 - Vittorie 23 - Pareggi 5 - Sconfitte 14

Record Lamar Hunt U.S. Open Cup[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior vittoria:
6–0, Chicago Fire, Starfire Sports Complex, 13 agosto 2014;
  • Peggior sconfitta:
1–3, Portland Timbers, Starfire Sports Complex, 16 giugno 2015;
2–4, Los Angeles Galaxy, StubHub Center Track & Field Stadium, 20 luglio 2016;
  • Record di gol segnati:
10, Bandiera della Colombia Fredy Montero (2009–2012, 2022–);
  • Record U.S. Open Cup: Giocate 36 - Vittorie 27 - Pareggi 0 - Sconfitte 9

Record complessivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Record di partite giocate:
347, Bandiera della Svizzera Stefan Frei (2014–);
  • Record di gol segnati:
79, Bandiera della Colombia Fredy Montero (2009–2012, 2021–);
  • Record di assist:
95, Bandiera dell'Uruguay Nicolás Lodeiro (2016–);
  • Record complessivo: Giocate 621 - Vittorie 296 - Pareggi 131 - Sconfitte 194

Tifoseria e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Gli Emerald City Supporters

La società, per volere del comproprietario Drew Carey, ha deciso di coinvolgere attivamente i tifosi nella gestione del club con la costituzione dell'Alliance, un'associazione ufficiale composta dagli abbonati e da tutti coloro i quali versano una quota annuale d'iscrizione. Il modello seguito è quello dell'azionariato popolare dei grandi club spagnoli come il Barcellona. Il consiglio dell'Alliance, i cui membri sono eletti da tutti gli iscritti, ha il potere di sfiduciare il General Manager della società, può proporre suggerimenti sulle materie riguardanti la "game-day experience", e infine ha il diritto di veto sulle decisioni che impattano direttamente sull'esperienza di tifo.[20]

Sono quattro i gruppi organizzati di tifosi ufficialmente riconosciuti, sparsi in vari settori dello stadio: gli Emerald City Supporters (i più numerosi) e i Gorilla FC occupano la tribuna sud del CenturyLink Field, i North End Faithful sono invece nella tribuna opposta e gli Eastside supporters nella tribuna est.[21] La tifoseria dei Seattle Sounders è riconosciuta come una delle più rumorose e colorate della lega,[22] forte anche del fatto di vantare la più alta affluenza allo stadio dall'ingresso della franchigia nella MLS al 2017, anno in cui il record è stato battuto dagli Atlanta United.

La maggiore rivalità della tifoseria di Seattle è quella con i sostenitori dei Portland Timbers, favorita anche dalla vicinanza fra le due città. Altra rivalità storica è quella con i Vancouver Whitecaps. I tre club formano infatti il cosiddetto "triangolo della Cascadia", dal nome della regione che comprende gli stati dell'Oregon e di Washington e la provincia canadese della Columbia Britannica. Probabilmente si tratta della più sentita rivalità calcistica del nord America,[23] e risale sin dai tempi in cui le tre squadre si incontravano nella NASL, proseguendo anche nelle serie minori per poi rinnovarsi in MLS. A partire dal 2004 le tifoserie delle tre squadre hanno istituito un trofeo, chiamato Cascadia Cup appunto, che si assegna in base ai risultati degli incontri nella regular season fra le squadre.[24]

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguenti tabelle la media degli spettatori presenti allo stadio per le partite della stagione regolare del campionato.

NASL[25]
Stagione Partite disputate Totale spettatori Media spettatori
1974 10 134.342 13.434
1975 11 185.000 16.818
1976 12 285.941 23.828
1977 13 314.936 24.226
1978 15 338.677 22.578
1979 15 284.963 18.998
1980 16 387.936 24.246
1981 16 291.585 18.224
1982 16 200.630 12.539
1983 15 122.721 8.181
MLS[26]
Stagione Partite disputate Totale spettatori Media spettatori
2009 15 463.455 30.897
2010 15 542.600 36.173
2011 17 654.431 38.496
2012 17 733.441 43.144
2013 17 748.652 44.038
2014 17 743.485 43.734
2015 17 752.192 44.247
2016 17 724.809 42.636
2017 17 742.314 43.666
2018 17 690.893 40.641
2019 17 684.192 40.247
2020 2[27] 73.206 36.603
2021 17 376.550 22,150
2022 17 571.318 33,607
APSL, A-League e USL First Division[28]
Stagione Partite disputate Totale spettatori Media spettatori
1994 10 63.468 6.347
1995 12 54.852 4.571
1996 15 56.257 3.750
1997 14 40.221 2.873
1998 15 43.535 2.902
1999 15 33.645 2.243
2000 14 29.997 2.143
2001 15 28.271 1.885
2002 14 57.223 4.087
2003 14 47.000 3.357
2004 14 40.232 2.874
2005 14 40.392 2.885
2006 14 51.695 3.693
2007 14 47.545 3.396
2008 15 50.789 3.386

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 5 febbraio 2024.[29]

N. Ruolo Calciatore
3 Bandiera dell'Ecuador D Xavier Arreaga
4 Bandiera del Brasile D Nathan Cardoso
5 Bandiera del Camerun D Nouhou Tolo
6 Bandiera del Brasile C João Paulo
7 Bandiera degli Stati Uniti C Cristian Roldan
9 Bandiera del Perù A Raúl Ruidíaz
11 Bandiera della Slovacchia C Albert Rusnák
13 Bandiera degli Stati Uniti A Jordan Morris
15 Bandiera degli Stati Uniti D Jonathan Bell
16 Bandiera di El Salvador D Alex Roldán
21 Bandiera degli Stati Uniti C Reed Baker-Whiting
23 Bandiera del Brasile C Léo Chú
24 Bandiera della Svizzera P Stefan Frei (capitano)
N. Ruolo Calciatore
25 Bandiera degli Stati Uniti D Jackson Ragen
26 Bandiera degli Stati Uniti P Andrew Thomas
28 Bandiera della Colombia D Yeimar Gómez
29 Bandiera degli Stati Uniti P Jacob Castro
33 Bandiera degli Stati Uniti D Cody Baker
35 Bandiera degli Stati Uniti C Paul Rothrock
73 Bandiera degli Stati Uniti C Obed Vargas
77 Bandiera degli Stati Uniti C Sota Kitahara
84 Bandiera degli Stati Uniti C Josh Atencio
99 Bandiera degli Stati Uniti A Dylan Teves
Bandiera degli Stati Uniti C Danny Leyva
Bandiera degli Stati Uniti C Danny Musovski
Bandiera degli Stati Uniti A Braudílio Rodrigues

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Seattle Sounders defeat Pumas UNAM to win Concacaf Champions League, su theguardian.com, 5 maggio 2022. URL consultato il 5 maggio 2022.
  2. ^ a b c (EN) Seattle Sounders, su historylink.org, 20 luglio 2003. URL consultato il 10 dicembre 2016.
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