Scuola del Santissimo Sacramento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Scuola del Santissimo Sacramento
Scuola del Santissimo Sacramento
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàTreviso
Indirizzopiazza del Duomo
Coordinate45°24′00.08″N 12°08′36.75″E / 45.400022°N 12.143541°E45.400022; 12.143541
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La Scuola del Santissimo Sacramento è un antico luogo di ritrovo dell'omonima confraternita di Treviso, situato in piazza del Duomo, tra la chiesa di San Giovanni Battista ed il campanile del Duomo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo edificio in laterizio intonacato fu costruito dalla Scuola del Santissimo nel 1515, probabilmente al posto di un altro preesistente[1]. La parte posteriore che conteneva la sala grande fu demolita nel 1935 assieme ad altri edifici nel tempo addossati alla vicina chiesa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La parete del piano terreno, sulla quale si aprono due porticine (una dà accesso alla chiesa) ed una finestra, è decorata a fresco di finti marmi venati; sotto questo primo strato di intonaco affiora in parte una precedente decorazione con fascia a fogliame gotico e dentelli [1].

Al primo piano sono ancora visibili le tracce di un affresco rappresentante Cristo e profeti opera di Tiziano Vecellio[2]. Lo stato di conservazione scarso può far scambiare con un Crocifisso l'immagine del Cristo risorto; dei due profeti più in basso il meglio conservato è quello di sinistra, di proporzioni leggermente inferiori rispetto al Cristo. Ai lati dell'opera due finestre rettangolari con cornice sporgente e sbarre a gabbia sono unite da due salienti a protezione dell'affresco sottostante.

All'ambiente al primo piano si accede tramite una scala esterna addossata alla chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Coletti, Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso, p. 226.
  2. ^ Rimane traccia del pagamento a Maestro Tician depentor di 65 ducati il 6 giugno 1517. Gerolamo Biscaro, Note e documenti per servier alla storia delle belle arti in Treviso, pp. 188-89.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerolamo Biscaro, Note e documenti per servier alla storia delle belle arti in Treviso, Treviso, 1897; pp. 188-89.
  • Luigi Coletti, Catalogo delle cose d'arte e di antichità di Treviso, Libreria dello Stato, Roma, 1935; pp. 226-27.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305602162