Scala (attrezzatura)

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Scala pieghevole

Una scala, detta anche scala portatile per distinguerla da quella architettonica, è un attrezzo con due staggi e due o più gradini (o pioli) sui quali una persona può salire e scendere.

Esistono vari tipi di scale: portatili, pieghevoli, a libretto, da appoggio, telescopiche, ergonomiche, scale all'italiana, scale dissipative, scale isolanti.

Scala portatile[modifica | modifica wikitesto]

La scala portatile può essere trasportata e installata a mano, senza mezzi meccanici. La scala portatile a pioli ha i pioli per salire con una superficie di appoggio la cui larghezza dal lato anteriore al lato posteriore è minore di mm 80. La scala portatile a gradini, ha i gradini per salire con una superficie di appoggio la cui larghezza dal lato anteriore al lato posteriore è maggiore di mm 80.

Scala pieghevole[modifica | modifica wikitesto]

Per scala pieghevole (o multiposizione) si intende una scala che presenti uno sviluppo a sezioni che ne permette l'allungamento o il ripiegamento. Normalmente sono formate da più sezioni che tramite cerniere ad attivazione manuale o automatica si muovono a formare una scala completa che può quindi passare da una misura (quando è ripiegata) molto compatta a una misura (quando è aperta) molto alta. Sono scale facilmente trasportabili in quanto possono entrare nel baule di un'auto ed essere facilmente stoccabili in casa, ufficio, negozio o in azienda. Le scale pieghevoli possono essere normalmente utilizzate in diverse posizioni: appoggiate al muro, a cavalletto, a banco di lavoro o zoppe su scalinate, una scala pieghevole può arrivare fino a 25m ma l'altezza di solito è sui 15,5 metri

Scala a libretto[modifica | modifica wikitesto]

La scala a libretto o "doppia" è formata da due tronchi ed è autostabile; permette la salita indifferentemente da ambedue i lati. L'apertura/chiusura è generalmente consentita da una cerniera posta in cima alla scala. Essendo autostabile la scala a libretto può essere usata anche al centro di una stanza e non deve essere necessariamente appoggiata al muro per essere utilizzata.

La scala a libretto o "doppia" può essere di diversi tipi:

  • Scala a libretto o doppia a pioli/gradini a un tronco di salita: permette la salita o la discesa da un solo lato.
  • Scala a libretto o doppia a pioli/gradini a due tronchi di salita: permette la salita o la discesa dai due lati.
  • Scala a libretto o doppia a gradini a un tronco di salita provvista di piattaforma e guardacorpo: permette la salita o la discesa da un solo lato ed è dotata di una piattaforma di stazionamento più ampia dei gradini normali e di un guardacorpo di sicurezza che permette all'operatore di aggrapparsi e proteggersi per evitare cadute.
  • Scala a libretto o doppia a gradini a due tronchi di salita provvista di piattaforma e guardacorpo: permette la salita o la discesa da entrambi i lati ed è dotata di una piattaforma di stazionamento più ampia dei gradini normali e di un guardacorpo di sicurezza che permette all'operatore di aggrapparsi e proteggersi per evitare cadute.

Scala da appoggio[modifica | modifica wikitesto]

Per scala da appoggio si intende una scala a uno o più tronchi ma non autostabile che per essere utilizzata deve essere appoggiata a una superficie verticale e dunque non può stare in piedi da sola, per esempio al centro di una stanza. La scala d'appoggio può essere a pioli o a gradini.

Scala telescopica[modifica | modifica wikitesto]

Per scala telescopica si intende una scala che presenti uno sviluppo telescopico che ne permette l'allungamento. Normalmente sono formate da più sezioni che scorrono una dentro l'altra con meccanismo tipo "canna da pesca". Una scala telescopica può quindi passare da una misura (quando è chiusa) molto compatta a una misura (quando è aperta) molto alta. Le scale telescopiche possono essere sfilate telescopicamente a diverse altezze per raggiungere la dimensione che serve all'operatore. Sono scale facilmente trasportabili in quanto possono entrare nel baule di un'auto ed essere facilmente stoccabili in casa, ufficio, negozio o in azienda. Ci sono scale telescopiche che possono essere utilizzate in diverse posizioni: appoggiate al muro, a cavalletto o zoppe su scalinate.

Scale ergonomiche[modifica | modifica wikitesto]

La scala ergonomica rispetta possibilmente i limiti psicofisici dell'uomo. Alcuni criteri sono:

  • Peso contenuto (non oltre 20 kg)
  • Gradini ampi (superficie minima 0,07 m²)
  • Gradini non sovrapposti per poter salire e scendere liberamente
  • Gradini aperti lateralmente e non imprigionati dai montanti[1]
  • Bloccaggio automatico della posizione d'uso
  • Non necessita di particolari istruzioni d'uso
  • Design a colori

Scala italiana[modifica | modifica wikitesto]

La scala italiana è un particolare tipo di scala utilizzata quasi esclusivamente dai Vigili del Fuoco italiani. Anche in Svizzera questa scala è utilizzata dai pompieri, in particolare nel Canton Ticino e mantiene (nonostante le 4 lingue nazionali) il nome di scala italiana.

È una scala in quattro tronchi tra loro congiungibili, di cui uno munito di "piedi" antisdrucciolo (il 1° pezzo), due perfettamente uguali (pezzo 2 e 3) e un quarto più corto (la cimetta, il 4° pezzo). Completamente composta, la scala pesa circa 55 kg e misura la lunghezza di 10,33 m. Pertanto il limite del suo impiego corrisponde all'altezza di un terzo piano. È teoricamente possibile congiungere infiniti pezzi, ma attualmente per motivi pratici e di sicurezza ci si limita alle quattro unità descritte. Data la possibilità di impiego dei pezzi sia separati, sia tra loro variamente congiunti, la scala si presta a soddisfare le esigenze di impiego tanto all'esterno quanto all'interno degli edifici, in stretti vicoli e in aperture verticali (per esempio le trombe degli ascensori e i camini di aerazione). La scala di regola è composta e scomposta in appoggio a una parete con una manovra particolare. Per il montaggio al fabbricato della scala nella sua totale lunghezza occorre una squadra di 4 militi sorvegliati da un caposquadra. I militi si avvicinano al fabbricato incolonnati: in prima posizione il milite che porta la cimetta della scala e che avrà il compito, durante il montaggio, di assicurare il montante sinistro della scala. In seconda posizione parte il milite che porta il 3º elemento della scala e che avrà il compito di assicurare il montante destro. In penultima posizione arriva il milite che porta al fabbricato il 2° pezzo di scala. Egli resta al piede dei tre elementi per "passarli" in alto durante la fase di montaggio. L'ultimo milite che raggiunge il fabbricato, porta il 1° pezzo che piazza a sinistra degli altri 3 elementi e si prepara al montaggio. Il montaggio avviene "innestando" verticalmente uno dopo l'altro i pezzi, sollevati da terra dal milite che lo esegue. In fase di "istruzione", quando la scala viene montata e smontata da tutti i membri della squadra, si esegue una rotazione delle posizioni in senso orario. In caso di impedimenti che non consentissero questa manovra, la scala può anche essere composta orizzontalmente ed elevata poi a braccia per prendere appoggio nel punto desiderato. Il legname normalmente impiegato per la costruzione degli staggi (montanti) è abete di prima qualità, per la costruzione dei gradini (pioli) si adopera frassino o robinia. I gradini a sezione rettangolare sono incastrati negli staggi e fissati con colla e cunei. Le bussole sono in profilato di acciaio dolce con gola in lastra di rame e massello terminale di riempimento in ferro.

Particolare esercizio effettuabile con la scala italiana è la "controventatura" che consiste nel mantenere perpendicolare al terreno la scala senza appoggi mediante due funi annodate a un intermedio e tenute per i quattro capi da altrettanti operatori. Tale utilizzo della scala Italiana viene perlopiù utilizzato nelle manifestazioni e raramente negli interventi. Può servire a raggiungere lampioni, oggetti sospesi a fili a sbalzo o linee elettriche. Ampiamente usata da personale Telecom Italia durante interventi di manutenzione e installazione di linee telefoniche su pali o su facciate di edifici.

Scale dissipative[modifica | modifica wikitesto]

La scala statica dissipativa garantisce l'immunità alla scarica elettrostatica (ESD) in riferimento alle norme EN 61000-4-2 / IEC 801-2 (1984). Questa normativa definisce i requisiti di immunità degli apparati e/o utensili alle scariche elettrostatiche indotte dall'operatore o da altri apparati situati nelle loro immediate vicinanze.[2]

Scale isolanti[modifica | modifica wikitesto]

Scale portatili per lavori isolati da correnti elettrici in basse e/o alta tensione: (1) scale in legno (100% riciclabili); (2) scale in vetroresina (non riciclabili: la frantumazione e granulazione è una possibilità, ma commercialmente non provata; la pirolisi è tecnicamente possibile, ma attualmente non economicamente conveniente); (3) scale in alluminio con trattamenti isolanti per lavori isolati da correnti in bassa tensione. [1]

Scala a ganci[modifica | modifica wikitesto]

Come la scala italiana, anche la scala a ganci fa parte del corredo standard degli automezzi dei Vigili del Fuoco.

Tale scala serve per dare la scalata agli edifici dall'esterno utilizzando la successione di finestre, di balconi o di altri appigli che non mancano mai un edificio. Essa è relativamente leggera (circa 13 kg) e maneggevole. L'apertura dei ganci è di 38 cm. Qualora il davanzale sia di lunghezza superiore all'apertura dei ganci, la scala può essere ugualmente impiegata, potendo i ramponi a lavorare di punta, purché ne sia impedito lo sganciamento dal corrente inferiore del telaio della finestra. La scala ha la lunghezza di 4,85 m e ciò permette il passaggio da un piano all'altro in ogni tipo di edificio. I due montanti sono in frassino e distano tra loro di 17 cm. I montanti sono muniti a conveniente altezza di ponticelli distanziatori che tengono la scala discosta dalle pareti quel tanto che consente al piede di prendere sicuro appoggio sui gradini. La scala può essere formata o in un pezzo unico o in due pezzi congiunti da snodo a cerniera.

I vigili del Fuoco, a seguito della normativa di sicurezza che implica che l'operatore deve assicurarsi che i ganci "rampini" abbiano una presa sicura, che non pregiudichi lo sgancio improvviso della scala con l'operatore e la conseguente precipitazione; utilizzano la scala a ganci quasi prettamente in fase di discesa e non di scalata. Ad esempio: se bisogna accedere ad un balcone sito al 2º piano e da sotto non si ha la certezza sulla solidità del punto di appoggio dei ganci, invece di iniziare la scalata dal piano terra a salire, si utilizza (laddove possibile) il balcone sovrastante quello dell'intervento (in questo caso al 3º piano), ci si assicura che il punto dei ganci sia solido e non manifesti cedimenti, utilizzando la scala in discesa per accedere al piano in totale sicurezza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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