Sbarra (araldica)

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Sbarra

Sbarra è un termine utilizzato in araldica per indicare la pezza onorevole che scende, nello scudo, da sinistra, diagonalmente, a destra.[1]

La sbarra è una pezza onorevole (di primo ordine) che ha un andamento diagonale, per chi guarda, dall'angolo superiore destro all'angolo inferiore sinistro; occupa un terzo dell'ampiezza dello scudo[2] ed è delimitata da due linee diagonali parallele.

Probabilmente deriva dalla tracolla a cui era appeso lo scudo. In Italia divenne distintivo dei Ghibellini.[3]

Non deve essere confusa con la banda, che discende diagonalmente da destra a sinistra.

Proporzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Nell'araldica italiana è larga un terzo dell'ampiezza dello scudo;
  • Nell'araldica francese è larga 2 moduli (2/7 della larghezza dello scudo).

Riduzioni della sbarra[modifica | modifica wikitesto]

La sbarra diminuita e spesso scorciata è detta controbastone ed è frequentemente usata come brisura di bastardigia.[3]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

La sbarra è detta troncata quando è divisa a metà da una linea posta in banda, mentre è detta partita se la linea di divisione scorre al centro nello stesso senso.[3]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In araldica la destra, per chi guarda lo scudo, è alla sinistra, e la sinistra è alla destra.
  2. ^ Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, pp. 145-146.
  3. ^ a b c Guelfo Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1921, p. 600.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.
  • Piero Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1940.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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