Savannasaurus

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Savannasaurus
Ossa conosciute dello scheletro di Savannasaurus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Ordine Saurischia
Sottordine † Sauropodomorpha
Infraordine † Sauropoda
Clade † Neosauropoda
Clade † Titanosauria
Genere Savannasaurus
Poropat et al., 2016
Nomenclatura binomiale
† Savannasaurus elliottorum
Poropat et al., 2016

Savannasaurus (il cui nome significa "lucertola della savana") è un genere estinto di dinosauro sauropode titanosauro vissuto nel Cretaceo superiore, circa 93.9 milioni di anni fa (Cenomaniano-Turoniano), nell'odierno Queensland, Australia. Il genere contiene una sola specie, ossia S. elliottorum, denominato nel 2016 da Poropat et al.[1] L'unico campione conosciuto fu inizialmente soprannominato "Wade".[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Savannasaurus era un titanosauro di medie dimensioni, di circa 15 metri (49 piedi) di lunghezza.[3] Sia l'osso sacro sia l'ischio-pube misurano ben più di un metro di larghezza nei loro punti più sottili, facendo del Savannasaurus uno dei titanosauri più robusti e pesantemente costruiti mai ritrovati. Oltre a ciò, i suoi descrittori hanno identificate parecchie altre caratteristiche distintive: le prime vertebre caudali hanno pozzi poco profondi, o fossae, nei loro lati, una caratteristica che è stata precedentemente conosciuta solo tra i brachiosauridi; i bordi delle piastre sternali sono dritte, e non curvate come negli altri titanosauri; Alla fine del quarto metacarpo è a forma di clessidra; vi è una cresta sul lato della sinfisi che estendono in avanti e verso il basso il forame otturatorio; l'astragalo è più alto che largo o lungo.[1]

Come gli altri titanosauriformi, la struttura interna delle vertebre è pneumatizata da molti piccoli fori (camellate), e le costole dorsali sono supportare da cavità pneumatiche. Le vertebre dorsali hanno creste ai lati, come in Diamantinasaurus e Opisthocoelicaudia, ma Savannasaurus manca della chiglia sul fondo del vertebre dorsali; le spine neurali dorsali non sono divise in due, a differenza di Opisthocoelicaudia. Le vertebre cervicali conosciute e le vertebre dorsali sono opistocele, mentre tutte le vertebre caudali sono anficele, a differenza di molti altri titanosauri.[1]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Un'analisi filogenetica, condotta nel 2016, ha provato che Savannasaurus era strettamente imparentato con il contemporaneo Diamantinasaurus, e con tutti i titanosauri non Lithostrotia.[1]

Titanosauria

Andesaurus

Dongyangosaurus

Baotianmansaurus

Ligabuesaurus

Savannasaurus

Diamantinasaurus

Xianshanosaurus

Daxiatitan

Lithostrotia

Malawisaurus

Muyelensaurus

Futalognkosaurus

Epachthosaurus

Nemegtosauridae

Tapuiasaurus

Nemegtosaurus

Isisaurus

Saltasauridae

Saltasaurus

Opisthocoelicaudia

Jiangshanosaurus

Alamosaurus

Storia della scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Olotipo di Savannasaurus

L'esemplare olotipico di Savannasaurus (AODF 660) fu scoperto nel 2005, nell'allevamento di pecore del Belmont, di David Elliot, fondatore dell'Australian Age of Dinosaurs. L'allevamento di pecore si trova a nord est di Winton, Queensland, facente parte della Formazione Winton, datata al Cenomaniano-Turoniano (93,9 milioni di anni fa), sulla base dei detriti di zirconi.[4] Uno dei metatarsi dell'olotipo fu inizialmente identificato come appartenente ad un teropode, ma gli scavi successivi hanno rivelato il resto dello scheletro.[3] L'esemplare è costituito da varie vertebre cervicale, dorsali, sacrali e caudali, diverse costole, porzioni del cingolo scapolare compreso un coracoide ed entrambe le piastre sternali, parti di gli arti anteriori e dei piedi, diversi elementi dell'anca e le ossa di un piede posteriore, insieme a vari frammenti. L'esemplare è stato racchiuso in un unico concrezione.[1]

Il nome del genere, Savannasaurus, deriva dalla parola spagnola zavana ossia "savana", in riferimento all'ambiente in cui è stato trovato il fossile. Il nome della specie, elliottorum onora la famiglia Elliott e il loro contributo alla paleontologia australiana.[1]

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Savannasaurus visse al fianco di una variegata fauna vertebrata, che faceva parte della Formazione Winton.[4] La fauna del luogo includeva anche il suo stretto parente Diamantinasaurus, i sauropodi Wintonotitan e Austrosaurus, il teropode Megaraptora Australovenator, alcuni anchilosauri e ipsilofodontidi, insieme ad una fauna acquatica che comprendeva il dipnoo Metaceratodus, tartarughe, il coccodrillo Isisfordia e alcuni pterosauri. La flora che formava l'ambiente in cui viveva Savannasaurus comprendeva felci, ginkgo, gimnosperme e angiosperme.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f S.F. Poropat, P.D. Mannion, P. Upchurch, S.A. Hocknull, B.P. Kear, M. Kundrát, T.R. Tischler, T. Sloan, G.H.K. Sinapius, J.A. Elliott e D.A. Elliott, New Australian sauropods shed light on Cretaceous dinosaur palaeobiogeography, in Scientific Reports, vol. 6, 2016, p. 34467, DOI:10.1038/srep34467.
  2. ^ Nicholas St. Fleur, Meet the New Titanosaur. You Can Call It Wade., in New York Times, 20 ottobre 2016. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  3. ^ a b c Laura Geggel, Wide-Hipped Dinosaur the Size of a Bus Once Trod Across Australia, su Live Science, Purch, 2016.
  4. ^ a b R.T. Tucker, E.M. Roberts, Y. Hu, A.I.S. Kemp e S.W. Salisbury, Detrital zircon age constraints for the Winton Formation, Queensland: Contextualizing Australia's Late Cretaceous dinosaur faunas, in Gondwana Research, vol. 24, n. 2, pp. 767-779, DOI:10.1016/j.gr.2012.12.009.
  5. ^ Scott A. Hocknull, White, Matt A., Tischler, Travis R., Cook, Alex G., Calleja, Naomi D., Sloan, Trish e Elliott, David A., New Mid-Cretaceous (Latest Albian) Dinosaurs from Winton, Queensland, Australia, in Paul Sereno (a cura di), PLoS ONE, vol. 4, n. 7, 2009, pp. e6190, DOI:10.1371/journal.pone.0006190, PMC 2703565, PMID 19584929.

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