Sarracenia purpurea

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Sarracenia purpurea
Sarracenia purpurea
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Ericales
Famiglia Sarraceniaceae
Genere Sarracenia
Specie S. purpurea
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Nepenthales
Famiglia Sarraceniaceae
Genere Sarracenia
Specie S. purpurea
Nomenclatura binomiale
Sarracenia purpurea
L., 1753
Areale

Sarracenia purpurea L., 1753 è una pianta carnivora della famiglia delle Sarraceniacee[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pianta con foglie modificate in ascidi simili a lunghi otri con la parte apicale trasformata in cappuccio. La trappola è costituita dagli ascidi alti 10–30 cm, disposti a rosetta, di colore verde con striature rossastre che tendono a formare un colore rosso-porpora lucente. Per attirare le prede utilizza il nettare dal sapore dolciastro che viene prodotto soprattutto nel cappuccio dell'ascidio e nell'imboccatura. Il cappuccio è piccolo e non copre l'imboccatura dell'ascidio il quale viene riempito di acqua piovana. Le prede dapprima cadono nell'ascidio, poi annegano e infine, decomponendosi nell'acqua, vengono digerite dalla pianta. A differenza di altre specie di Sarracenia la S. purpurea non rilascia enzimi per completare la digestione delle catture. Lo stelo che porta il fiore (scapo) raggiunge i 60 cm di altezza. I fiori sono globosi e di color rosso scuro.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è originaria dell'America del Nord e il suo areale si estende a nord sino alla zona dei Grandi Laghi e nel sudest del Canada. Al di fuori del suo territorio di origine è stata introdotta in alcuni paesi europei, ove si è naturalizzata. Tra questi la Svizzera, ove esiste una popolazione nel massiccio alpino del Giura nota da oltre un secolo, in Irlanda, Gran Bretagna e Germania.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono note due sottospecie[2]:

  • Sarracenia purpurea subsp. purpurea
  • Sarracenia purpurea subsp. venosa (Raf.) Wherry

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Pianta semplice da coltivare, non richiede terrario o serra. Come tutte le piante carnivore va annaffiata unicamente con acqua distillata o piovana o purificata a osmosi inversa, versando acqua nel sottovaso e non dall'alto. Durante il periodo di riposo invernale si elimina il sottovaso e il substrato deve essere leggermente umido. Se esposta in pieno sole per molte ore prende una colorazione rossastra dovuta allo sviluppo di antociani, altrimenti rimane verde con qualche venatura rossa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Schnell, D., Catling, P., Folkerts, G., Frost, C., Gardner, R., et al.. 2000, Sarracenia purpurea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  2. ^ a b (EN) Sarracenia purpurea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 2 ottobre 2023.

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