Sardolutra ichnusae

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Sardolutra
Cranio di Sardolutra ichnusae
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Famiglia Mustelidae
Sottofamiglia Lutrinae
Genere Sardolutra
Specie S. ichnusae

Sardolutra ichnusae è un mammifero carnivoro estinto, appartenente ai mustelidi. Visse nel Pleistocene superiore / Olocene (circa 15.000 – 7.000 anni fa) e i suoi resti subfossili sono stati ritrovati in Sardegna.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere molto simile a una lontra attuale, con un corpo lungo e idrodinamico, zampe relativamente corte e un cranio piuttosto piatto e dal muso corto. Una delle principali caratteristiche distintive, però, era la presenza di un baculum (osso penico) molto grande: in relazione a quello della lontra marina attuale (Enhydra lutris) era più grande, e terminava in un processo a forma di lama con due ulteriori processi più piccoli.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente i fossili di questo animale, scoperti nella Grotta di Nettuno a Capo Caccia (Sardegna), vennero descritti da Alberto Malatesta nel 1977 e attribuiti al genere Nesolutra, già noto per una specie maltese. Successivamente, una revisione del materiale di Malta portò a considerare Nesolutra un sinonimo di Lutra, e quindi la specie sarda doveva essere riclassificata in un nuovo genere, Sardolutra (Willemsen, 2006). Non è chiara l'origine di Sardolutra; probabilmente si sviluppò nel corso del Pleistocene a partire da alcune lontre continentali, come Lutra simplicidens, emigrata sulle isole del Mediterraneo.

Paleoecologia e paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Sardolutra era maggiormente adattata alla vita acquatica e al nuoto rispetto alla lontra attuale, come si evince dalla morfologia endocranica. La peculiare morfologia dell'osso penico potrebbe aver consentito all'animale la capacità di accoppiarsi in mare aperto, e ciò indicherebbe che Sardolutra era una lontra marina.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Malatesta. 1977. The skeleton of Nesolutra ichnusae n. sp., a Quaternary otter discovered in Sardinia. Geologica Romana, 16:173-209.
  • Willemsen, G. F. 1992. A revision of the Pliocene and Quaternary Lutrinae from Europe. Scripta Geologica, vol 101.
  • Gerard F. Willemsen (2006). Megalenhydris and its relationship to Lutra reconsidered (PDF). Hellenic Journal of Geosciences, 41: 83–87.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]