Sardinops sagax

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Sardinops sagax

Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Clupeiformes
Famiglia Clupeidae
Genere Sardinops
Specie S. sagax
Nomenclatura binomiale
Sardinops sagax
(Jenyns, 1842)
Sinonimi

Alausa californica, Alosa musica, Arengus sagax, Clupanodon caeruleus, Clupea advena, Clupea caerulea, Clupea lata, Clupea melanosticta, Clupea neopilchardus, Clupea ocellata, Clupea sagax, Meletta caerulea, Sardina caerulea, Sardina neopilchardus, Sardinops caerulea, Sardinops caeruleus, Sardinops melanostictus, Sardinops neopilchardus, Sardinops ocellata, Sardinops ocellatus, Sardinops sagax caeruleus, Sardinops sagax melanosticta, Sardinops sagax musica, Sardinops sagax neopilchardus, Sardinops sagax sagax

Nomi comuni

Sardina di California

La sardina oceanica[2] (Sardinops sagax Jenyns, 1842), conosciuta anche come sardina della California[3], unico membro del genere Sardinops, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Clupeidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto generale di questa specie non è dissimile a quello della comune sardina, il corpo è affusolato e a sezione cilindrica. Sull'opercolo branchiale sono presenti alcune caratteristiche striature ossee radiali che consentono di distinguere S. sagax da tutti gli altri Clupeidae che vivono nell'areale. Sul ventre sono presenti gli scutelli, ovvero le scaglie indurite tipiche dei clupeidi[4][5].

Il dorso ha colore azzurro-verdastro, fianchi e ventre sono biancastri. Sui fianchi ci sono da 1 a 3 file longitudinali di punti neri[4][5].

Raggiunge la lunghezza di 40 cm, la taglia media è sui 20 cm. Il peso massimo noto è inferiore a 500 grammi[4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie popola le regioni temperate dell'Indo-Pacifico fino all'Oceano Pacifico orientale a nord fino alla California. Esistono sottospecie diverse in Sudafrica, Australia, Cile, Giappone e California. La sottospecie californiana effettua migrazioni stagionali verso nord nella stagione calda. Si tratta di un animale pelagico costiero. Frequenta acque a temperature comprese tra i 10 °C e i 23 °C. Catturata fino a una profondità di 40 metri[4][5].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Può vivere fino a 25 anni. Gregaria, forma densi banchi[4][5].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I giovani si cibano soprattutto di zooplancton, principalmente copepodi, mentre gli adulti si nutrono di fitoplancton[4][5].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La maturità sessuale avviene a due anni, talvolta a uno. Le uova e le larve sono pelagiche. La riproduzione avviene in stagioni diverse nelle varie parti dell'areale. Può deporre le uova più volte all'anno. Le femmine più grandi possono deporre fino a 45.000 uova per volta[5].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie importante per la pesca commerciale di diverse aree del pianeta. La pesca avviene con reti da circuizione. Impiegata soprattutto per la produzione di farina di pesce e olio di pesce ma utilizzata anche per l'alimentazione dell'uomo. L'entità degli stock, e quindi del pescato, è molto variabile di anno in anno a seguito di una molteplicità di fattori il più importante dei quali è El Niño. La maggior parte delle catture avviene in Cile, Perù e Messico[1][4][5].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La conservazione di questa specie non desta grandi preoccupazioni e per questo la IUCN la pone nel più basso livello di minaccia[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Sardinops sagax, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
  3. ^ Denominazione obbligatoria in Italia ai sensi del DM 31 gennaio 2008
  4. ^ a b c d e f g (EN) Sardinops sagax, su FishBase. URL consultato il 28/04/2015.
  5. ^ a b c d e f g Scheda dal sito della FAO

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tony Ayling & Geoffrey Cox, Collins Guide to the Sea Fishes of New Zealand, (William Collins Publishers Ltd, Auckland, New Zealand 1982) ISBN 0-00-216987-8

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