Santuario di Nostra Signora di Valverde

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Disambiguazione – Se stai cercando la chiesa, vedi Chiesa di Nostra Signora di Valverde.
Santuario di Nostra Signora di Valverde
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSardegna
LocalitàAlghero
IndirizzoStrada Vicinale di Valverde 07041 Alghero
Coordinate40°33′05.7″N 8°23′47.34″E / 40.551582°N 8.396484°E40.551582; 8.396484
Religionecattolica
TitolareMaria
Diocesi Alghero-Bosa
ConsacrazioneXVII secolo
Santuario di Nostra Signora di Valverde (2018)

Il santuario di Nostra Signora di Valverde (Nostra Segnora de Baluvirde in sardo, Nostra Senyora de Vallverd in algherese) sorge nell'omonima località rurale situata a sette chilometri da Alghero, ai piedi di un costone roccioso. Da diversi secoli il tempio è legato alla storia della città sarda.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La storia dell'origine del santuario presenta delle oscurità, e mancano dati precisi su alcuni passaggi che sono avvenuti. Forse in epoca medievale la zona ha visto la presenza di eremiti che hanno costruito delle chiesette, di cui si conserverebbe qualche traccia. La statuetta quattrocentesca della Madonna di Valverde, di fattura toscana, è in terracotta e rappresenta la Vergine Maria con il Bambino. L'origine del manufatto, alto circa 40 centimetri, non è chiara, né lo è la sua provenienza. Secondo una tradizione popolare, la statuetta fu nascosta sotto terra ai piedi di una colonna presso la chiesetta del Pilar, per sottrarla alla distruzione nel caso fosse caduta in mano di pirati saraceni, che ogni tanto comparivano in zona distruggendo segni e testimonianze religiose e portando via uomini come prigionieri. Dopo un fortunato o provvidenziale ritrovamento la statuetta della Madonna sarebbe stata posta in una chiesetta detta del Pilar.

Già nel '400 è documentata l'esistenza di una chiesa nota come Santa Maria di Valverde (Vallvert). L'attuale chiesa risale al 1600. Nello stesso secolo gli altari laterali della chiesa si arricchiscono di quadri: il Martirio di sant'Andrea e San Carlo Borromeo in preghiera (opere di Pantaleo Calvi, pittore ligure operante in Sardegna). Nel 1700 alla chiesa si aggiungono altri quadri come l'Incoronazione di Maria con santa Caterina da Siena, san Domenico e santa Caterina d'Alessandria. Verso la metà del Settecento fu eretto l'imponente altare maggiore in marmo di Carrara, arricchito di intarsi policromi, con colonne tortili appaiate, tra le quali, in alto una nicchia con la statua cinquecentesca della cosiddetta Madonna della Freccia e, più in basso, in una nicchia dentro un'edicola in marmo, la statuetta più antica della Madonna di Valverde.

Nel 1800 la chiesa si arricchì di altre tele del pittore cagliaritano Caboni, tra cui una raffigurante San Giovanni Battista, san Raffaele, Tobiolo e san Giovanni Nepomuceno. Un altro quadro di questo periodo rappresenta la Madonna del Carmelo e anime del Purgatorio; un terzo quadro raffigura San Dionigi vescovo, san Marco e sant'Antonio da Padova. Il santuario conserva ancora numerose tavolette ex voto, nonostante le gravi dispersioni intervenute nel XX secolo.

Culto di Nostra Signora di Valverde[modifica | modifica wikitesto]

In diverse circostanze, nei secoli di storia del santuario, la statuetta della Madonna fu portata ad Alghero per la venerazione dei fedeli e poi con affollata processione riportata nel suo Santuario. La devozione alla Madonna di Valverde è molto sentita, ma si esprime in particolare nel "periodo dei pellegrinaggi", che comincia con la domenica in albis (prima domenica dopo Pasqua) fino alla prima domenica di giugno, quando si svolgono diversi pellegrinaggi, anche a piedi, da Alghero e dai paesi vicini, molto partecipati dai fedeli. Alcuni pellegrinaggi sono per gli ammalati, con grande dispiegamento di volontari, che rendono possibile un'esperienza di fede e di preghiera.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Oppia, Vallverd en una documentació inèdita del ‘400, in «L’Alguer», n. 87 (2003).
  • Francesco Manunta, Aldo Sari, Il Santuario di Valverde tra arte, storia e leggenda, Alghero 1994.
  • Antonio Nughes, Valverde raccontata nei secoli. La Madonna e il Santuario nella storia e nella tradizione popolare, Alghero 1994.
  • Antonio Nughes, Il Santuario di Valverde ad Alghero. Tradizione e storia, Sestu 2003.
  • Vittorio Angius, Valverde, in Dizionario cit., XXIII, Torino 1853.
  • Antonio Serra, Note sull'iconografia della Madonna di Valverde in Alghero, in «Nuova Comunità», n. 11 (1988).
  • Antonio Serra, Due dipinti di Pantaleo Calvi nel santuario di Valverde in Alghero, in «Nuova Comunità», n. 4 (1989).
  • Antonio Serra, Pittori del '600 nel santuario di Valverde, in «L'Alguer», n. 22 (1992).
  • Antonio Serra, Il Santuario di Valverde in un documento del secolo XV, in «Nuova Comunità», Maggio 1992.
  • Antonio Serra, Una fonte inedita cinquecentesca sul Santuario di Valverde, in «Nuova Comunità», n. 2 (1994).
  • Antonio Serra, Iconografia di Nostra Signora di Valverde. Un'incisione inedita del Settecento, in «L'Alguer», n. 43 (1995).
  • Antonio Serra, Il quadro di Nostra Signora di Valverde a S. Michele. Un inedito di Giuseppe Deris, in «L'Alguer», n. 38 (1995).
  • Antonio Serra, Per la storia artistica del Santuario di Valverde. Un documento inedito relativo al perduto retaule mayor del pittore Baccio Gorini (1625), in «Nuova Comunità», Marzo 1996.
  • Antonio Serra, Un capolavoro della scultura lignea gotica-catalana. Il restauro di Nostra Signora della Freccia, in «L'Alguer», n. 51 (1997).
  • Antonio Serra, Le chiese campestri di Alghero dall'Altomedioevo alla metà dell'Ottocento, Alghero, 2006.
  • Antonio Serra, S. Maria del Pilar de Vallvert. Noves adquisicions arxivístiques, in «L'Alguer», n. 124 (2009).
  • Antonio Serra, Nuovo contributo all’iconografia della Madonna di Valverde. Un dipinto inedito di Antonio Caboni, in «L'Alguer», n. 136 (2011).

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