Santuario di Nostra Signora della Guardia (Levanto)

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Santuario di Nostra Signora della Guardia
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàLevanto
Coordinate44°10′32.16″N 9°37′10.95″E / 44.1756°N 9.619708°E44.1756; 9.619708
Religionecattolica di rito romano
TitolareNostra Signora della Guardia
Diocesi Spezia-Sarzana-Brugnato
Consacrazione1958
Inizio costruzione1939
Completamento1958

Il santuario di Nostra Signora della Guardia è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Levanto, in via Nostra Signora della Guardia, in provincia della Spezia. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Riviera della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare della chiesa

Un primo passo verso la costruzione di un nuovo luogo di culto nella periferia di Levanto, dedicato a Nostra Signora della Guardia come espressamente richiesto dalla popolazione, fu compiuto nel 1938[1] quando, il 23 maggio, il vescovo della diocesi di Luni Giovanni Costantini ufficialmente affidò al sacerdote Pellegro Ottavio Daneri di interessarsi della pratica; quest'ultimo, curato della parrocchia di San Martino di Casano a Luni, accettò il giorno successivo (24 maggio)[1].

Nei mesi successivi si effettuarono sopralluoghi esplorativi a Levanto per l'edificazione della nuova chiesa parrocchiale e contemporaneamente si rivalutarono i confini pastorali della comunità parrocchiale di Ridarolo; il 15 novembre[1] don Daneri fu quindi il nuovo parroco della parrocchia.

Dopo le prime donazioni per l'erigenda chiesa, a metà dicembre del 1938 fu individuato il terreno necessario in un campo tra la strada provinciale e il torrente Ghiararo, area di proprietà dei fratelli Massola che si dichiarano disponibili alla vendita. Il 16 gennaio 1939[1] la scelta del sito fu approvata dai vari organi diocesani e locali.

Il 23 agosto[1], dopo nuove donazioni monetarie e dei materiali, iniziarono i primi lavori della fondamenta della nuova chiesa progettata dall'ingegnere Arturo Danusso, professore presso il politecnico di Milano, che terminarono il 21 settembre 1940[1]. Dopo la costruzione di una prima cappella, nel corso del 1941, l'opera subì inevitabilmente un rallentamento per lo scoppio della seconda guerra mondiale e solo nel 1946[1], il 22 aprile, alla presenza del vescovo di Luni monsignor Giuseppe Stella, si posava la prima pietra del costruendo campanile (alto 40 metri) che fu completato il 1º settembre[1] dello stesso anno.

Tra rallentamenti burocratici ed economici, per rivedere una nuova fase per il completamento dell'edificio si dovette quindi aspettare il 1956[1] con l'appalto dei nuovi lavori che interessarono il sito sino al 1958[1]; il santuario venne solennemente consacrato il 2 luglio alla presenza dello stesso vescovo lunense Stella. Fu il successivo parroco, don Mario Tasso, a commissionare nuovi lavori nel 1962[1] che interessarono l'antistante piazzale, realizzato a mosaico con pietre, e il campanile con la collocazione di otto campane.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Fonte dal sito Levanto.com, su levanto.com. URL consultato il 28-01-2011.

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