Sant'Angelo in Lizzola

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Sant'Angelo in Lizzola
capoluogo comunale di Vallefoglia
Sant'Angelo in Lizzola – Veduta
Sant'Angelo in Lizzola – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Comune Vallefoglia
Territorio
Coordinate43°49′37.2″N 12°48′08.82″E / 43.827°N 12.80245°E43.827; 12.80245 (Sant'Angelo in Lizzola)
Altitudine312 m s.l.m.
Abitanti419[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale61022
Prefisso0721
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleI285
TargaPU
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 298 GG[3]
Nome abitantisantangiolesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Angelo in Lizzola
Sant'Angelo in Lizzola

Sant'Angelo in Lizzola ([ˈliʦʦola][4], Sant'Angële in dialetto gallo-piceno) è una frazione[5] di 419 abitanti e capoluogo del comune di Vallefoglia, nella provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

Sino al 31 dicembre 2013 ha costituito, assieme alla frazione di Montecchio, un comune autonomo di 8749 abitanti,[6] costituito dal borgo di Sant'Angelo in Lizzola e la frazione di Montecchio. Si estendeva su 11,8 km² e confinava con i comuni di: Colbordolo, Monteciccardo, Montegridolfo (RN), Montelabbate, Pesaro, Tavullia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio dell'ex-comune di Sant'Angelo in Lizzola nella provincia di Pesaro e Urbino

La frazione si trova circa 60 km a nord-ovest di Ancona e circa 12 km a sud-ovest di Pesaro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato di Sant'Angelo in Lizzola si origina intorno all'anno 1000 dall'unione di due castelli preesistenti, quello di Monte Sant'Angelo e quello di Liciole (Lizzola). Il piccolo borgo di Montecchio si annette al territorio di Sant'Angelo nel 1389, nel corso dell'espansione del abitato verso il fiume Foglia, durante il medioevo.

Durante il Quattrocento, Sant'Angelo in Lizzola entrò nella sfera di influenza degli Sforza, signori di Pesaro; seguì poi le vicende del Ducato di Urbino, quando papa Giulio II cedette i territori sforzeschi al duca Francesco Maria I Della Rovere nel 1513.
Fu proprio il Duca di Urbino, Francesco Maria II, ad elevare a contea il castello di Sant'Angelo in Lizzola e a cederlo in feudo alla famiglia Mamiani dal 1584.

Tra i cittadini illustri vi fu Giovanni Branca, che nacque a Sant'Angelo nel 1571. Fu architetto della Santa Casa di Loreto, lasciando in quella città opere importanti, come il consolidamento delle mura e l'edificazione della Porta Marina oltre ad averne ripristinato l'acquedotto. Ma il suo ingegno non si limitò all'edilizia: fu il primo che pensò di utilizzare il vapore come forza motrice: nel trattato "Le Machine" spiega come possa essere utilizzata la sua invenzione e quali benefici se ne potessero trarre.

A partire dal 1584 le vicende di Sant'Angelo furono per molto tempo legate ai conti Mamiani, fino al 1885, anno della morte dell'ultimo rappresentante della famiglia Terenzio Mamiani.

L'altra famiglia nobile che legò il suo nome a quello di Sant'Angelo in Lizzola, è quella dei Perticari. Soprattutto tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, a Sant'Angelo, grazie all'opera del conte Giulio Perticari, convenivano i migliori ingegni dell'epoca: Vincenzo Monti, Gioachino Rossini, Giacomo Leopardi, Pietro Giordani e Francesco Cassi. L'atmosfera culturale era vivace e nel 1851 fu inaugurato il teatro (andato oggi completamente distrutto); solo i preziosi scenari dei fratelli Liverani di Faenza, che facevano parte del corredo scenico, sono scampati alla distruzione. Attualmente, dopo un lungo restauro, sono custoditi dall'ultimo rappresentante della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.

Vecchio stemma comunale

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune di Sant'Angelo in Lizzola era stato concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 7 giugno 1985.[7]

«D'argento, al San Michele arcangelo in maestà, di carnagione, vestito di porpora, con le ali spiegate al naturale, impugnante con la sinistra la bilancia di nero e con la destra la lancia d'oro in banda, trafiggente le fauci, vomitanti fiamme di rosso, del drago rivoltato di verde, mirante verso destra e posto in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone era un drappo partito di giallo e di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Mamiani, disegnato da Giovanni Branca
  • chiesa di Sant'Egidio, ricostruita nel 1628 pur mantenendone lo stile romanico
  • chiesa Collegiata eretta da papa Clemente II
  • la vecchia fonte o Fonte dei Poeti

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti nei vecchi confini comunali[8]

Oltre al dato relativo ai vecchi confini comunali, presente sopra, si fornisce il dato relativo al solo centro abitato di Sant'Angelo in Lizzola:

Abitanti del centro abitato di Sant'Angelo in Lizzola
1991 2001 2011
402 400 419

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2011 risiedevano nella frazione 48 stranieri pari al 11,5% della popolazione.[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 febbraio 1987 25 maggio 1990 Paolo Dionigi Partito Comunista Italiano Sindaco [10]
26 maggio 1990 1º giugno 1993 Paolo Dionigi Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco [10][11]
27 luglio 1993 23 aprile 1995 Francesco Bernardini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [10]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Francesco Bernardini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [10]
14 giugno 1999 12 giugno 2004 Francesco Bernardini Centro-sinistra Sindaco [10]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Guido Formica Centro-sinistra Sindaco [10]
8 giugno 2009 31 dicembre 2013 Guido Formica Lista civica Per Sant'Angelo in Lizzola Sindaco [10]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio del paese è il Sant'Angelo, che gioca nel campionato di Terza Categoria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti del centro abitato di Sant'Angelo in Lizzola così come definito dall'Istat.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lìzzola Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Lizzola", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ Statuto comunale di Vallefoglia (PDF), su comune.vallefoglia.pu.it.
  6. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010, su demo.istat.it..
  7. ^ Sant'Angelo in Lizzola, decreto 1985-06-07 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 ottobre 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it.
  10. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  11. ^ Deceduto in carica

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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