San Possidonio (Italia)

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San Possidonio
comune
San Possidonio – Stemma
San Possidonio – Bandiera
San Possidonio – Veduta
San Possidonio – Veduta
Il campanile di San Possidonio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoCarlo Casari (lista civica Impegno comune) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°53′30″N 10°59′47″E / 44.891667°N 10.996389°E44.891667; 10.996389 (San Possidonio)
Altitudine20 m s.l.m.
Superficie17,06 km²
Abitanti3 500[1] (30-9-2022)
Densità205,16 ab./km²
FrazioniBellaria, Forcello, Pioppa, Ponte Rovere
Comuni confinantiCavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena
Altre informazioni
Cod. postale41039
Prefisso0535
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036038
Cod. catastaleI128
TargaMO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 196 GG[3]
Nome abitantipossidiesi
Patronosan Possidonio
Giorno festivo16 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Possidonio
San Possidonio
San Possidonio – Mappa
San Possidonio – Mappa
Posizione del comune di San Possidonio all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

San Possidonio (San Pusidònî in dialetto mirandolese) è un comune italiano di 3 500 abitanti[1] della provincia di Modena in Emilia-Romagna, situato a nord del capoluogo. Fa parte dei nove comuni dell'Unione comuni modenesi Area nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa del paese
Striscioni di protesta esposti in piazza: Magna magna, a gh'è armàś sōl al cas!
Il vecchio municipio danneggiato dal terremoto
Pozzo di petrolio a San Possidonio

Ancora sconosciute sono le origini di questo piccolo paese situato nella bassa modenese, a pochi chilometri da Mirandola. I primissimi insediamenti risalirebbero all'età del bronzo. In età romana era nominato Garfaniana: si trattava di una piccola stazione di comunicazione tra Nord e Sud. Non abbiamo più notizie di Garfaniana fino al Medioevo quando entra a far parte del Regno longobardo nel distretto di Reggio Emilia. È in questo periodo che il vescovo di Reggio, Azzo, ottiene da Ludovico II le reliquie di San Possidonio, dal quale il paese prese il nome attuale.

Dopo il dominio dei Marchesi di Toscana (intorno all'anno 1000), San Possidonio diventa territorio dei Pico fino al 1710 quando passa sotto la signoria degli Estensi. Questi concedono a Pietro Tacoli il paesino come Marchesato. Nel 1789 nacque don Giuseppe Andreoli, prete carbonaro condannato a morte nel 1821 dal duca Francesco IV di Modena e giustiziato a Rubiera nel 1822. Un monumento situato nell'omonima piazza (opera di Alfredo Gualdi, 1922) raffigura il prete martire di fianco all'Italia e a un soldato.

Durante la seconda guerra mondiale il paese fu sede di intensa attività partigiana e, nell'immediato dopoguerra, di ritorsioni contro gli esponenti del passato regime fascista come la "strage della Corriera fantasma" sotterrata in un campo del Comune, quando un gruppo di militi e civili della Repubblica sociale italiana in viaggio su un camion recante insegne vaticane fu fermato e i passeggeri furono uccisi.

Manifattura[modifica | modifica wikitesto]

Nel periodo del Marchesato Tacoli di San Possidonio e poi con il Ducato Estense, nel paese venne creata una fabbrica per la manifattura di posate di argento. E anche una ditta di maiolica e vasellame.

Banca[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del XX secolo risale la Banca di San Possidonio BSP. Istituto di credito attivo, la Banca di San Possidonio è una società anonima per azioni costituita con rogito notarile il 4 aprile 1924, depositato e trascritto nella cancelleria del tribunale civile di Modena il 15 maggio 1925. I documenti risultano inoltre regolarmente vidimati dal regio ufficio del registro di Mirandola con marca da bollo da 1 lira in data 27 marzo 1925. La Banca di San Possidonio nei decenni successivi verrà acquisita dalla Banca Modenese - Banco di San Geminiano e San Prospero (Banco Popolare).

Terremoto dell'Emilia del maggio 2012[modifica | modifica wikitesto]

San Possidonio è stato colpito dai terremoti dell'Emilia del 2012 che hanno causato seri danni e crolli al campanile e alla chiesa. Una forte scossa di assestamento di magnitudo 5.3 è avvenuta il 29 maggio all'interno del suo territorio comunale. Nelle ore immediatamente successive a questa scossa, le protezioni civili delle regioni Toscana e Lazio hanno allestito due tendopoli presso la zona artigianale e il campo sportivo per dare ospitalità alle persone con casa inagibile o distrutta. A seguito della chiusura in settembre di questi campi, alla vigilia di Natale sono stati consegnati 75 moduli abitativi provvisori (PMAR), collocati nella nuova via Lazio, laterale di via Federzoni, e nella nuova via Toscana, nella frazione di Forcello. Si tratta della prima fornitura per uno dei comuni terremotati dell'area nord.

Numerosi sono stati gli enti, le associazioni e i privati che hanno dato un loro contribuito alla ricostruzione. Il consorzio Grana Padano ha donato 99.997,50 euro al comune di San Possidonio per l'emergenza terremoto mentre il Banco San Geminiano e San Prospero ha contribuito per 50.000 euro.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune di San Possidonio è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 10 dicembre 1935.[4]

«Inquartato con ogni quarto d'argento: nel primo, un'arnia d'oro, attorniata da api volanti del medesimo; nel secondo, una mazza ed un badile posti in croce di Sant'Andrea con i ferri volti all'ingiù e sinistrati da un'incudine sostenuta da uno zoccolo di legno; nel terzo, un torchio a mano antico da legatore; nel quarto, un archipenzolo dal triangolo di legno con fissato il suo filo a piombo, il tutto al naturale.[5]»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa Parrocchiale (della quale si trova già traccia in un documento del 962) è il principale monumento della cittadina. Ricostruita diverse volte, ospita al suo interno una Madonna Immacolata con san Geminiano, sant'Ubaldo e Laura d'Este, dipinto di Sante Peranda del 1612[6], un S. Francesco di Sales, un S. Possidonio con i santi Francesco e Antonio abate.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2022 vi erano 557 residenti stranieri, pari al 15,99% della popolazione residente.[8]

Lingua e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla lingua italiana, a San Possidonio è utilizzato il locale dialetto mirandolese, una variante dell'emiliano.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 24 gennaio 1992 Lorella Zeni PCI, PDS Sindaco [9]
18 febbraio 1992 23 aprile 1995 Giancarlo Ruosi Partito Democratico della Sinistra Sindaco [9]
23 aprile 1995 13 giugno 2004 Barbara Bulgarelli centro-sinistra Sindaco [9]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Tanja Lugli lista civica Sindaco [9]
7 giugno 2009 27 maggio 2019 Rudi Accorsi lista civica Impegno comune Sindaco [10]
27 maggio 2019 in carica Carlo Casari lista civica Impegno comune Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN246974073 · WorldCat Identities (ENviaf-246974073
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