Samoreau

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Samoreau
comune
Samoreau – Veduta
Samoreau – Veduta
Il Municipio
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Regione Île-de-France
Dipartimento Senna e Marna
ArrondissementFontainebleau
CantoneFontainebleau
Territorio
Coordinate48°25′N 2°45′E / 48.416667°N 2.75°E48.416667; 2.75 (Samoreau)
Superficie5,66 km²
Abitanti2 379[1] (2009)
Densità420,32 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale77210
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE77442
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Samoreau
Samoreau
Sito istituzionale

Samoreau (pronuncia francese /sa.mo.ʁo/) è un comune francese di 2.379 abitanti situato nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Île-de-France.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Pietro a Samoreau.

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La linea ferroviaria che collegava Parigi a Samoreau a partire dal 1898. Qui, la stazione di Vulaines–Samoreau

Samoreau era già occupata ai tempi del neolitico: numerose selci tagliate (bulini, raschietti, seghe, …) trovate dal dr. Lénez testimoniano che vi erano abitanti.

(FR)

«… attirées par le fleuve où elles trouvaient à la fois l'eau nécessaire à leurs besoins, des poissons dans ces eaux, du gibier sur ces rives, enfin la matière première elle-même de leurs armes et de leurs outils, le précieux silex.»

(IT)

«…attratti dal fiume ove essi trovavano all'occorrenza l'acqua necessaria alle loro necessità, pesci nelle sue acque, selvaggina sulle sue rive e infine la materia prima stessa per le loro armi e i loro utensili, la preziosa selce.»

Nell'antichità si parla di un oppidum dei Meldi, che dominava un'ansa della Senna.[2].

Nel 1177 lꞌabbazia di Saint-Germain-des-Prés acquisì una parte del territorio del villaggio.

Nel 1316 il re Filippo V intervenne nel conflitto che opponeva i monaci agli abitanti.

Nel 1520 Francesco I acquistò i versanti ove fece costruire il castello dei Pressoirs du Roy.

Dal 1592 al 1597, Enrico IV vi soggiornò più volte in compagnia della bella Gabrielle d’Estrées.

Nel 1679 fu creato il "cocchio d'acqua" reale tra Parigi e Valvins (villaggio più vicino a Samoreau, sulle rive della Senna).

Dal 1790 al 1796, tutti i beni appartenenti all'abbazia di Saint-Germain-des-Prés furono requisiti e venduti.

I primi maestri arrivarono a Samoreau nel 1813.

Nel settembre 1870, una tempesta sconvolse la regione e abbatté la freccia della chiesa. Si dovette attendere fino al 1986 affinché la chiesa fosse restaurata e che ritrovasse la sua freccia originale[3].

Dal 1895 al 1897, fu costruita la ferrovia che attraversa Samoreau.

Nel 1898, Stéphane Mallarmé morì nella sua casa di Valvins e la sua salma fu inumata nel cimitero di Samoreau. La casa di villeggiatura ove egli visse è oggi il Museo dipartimentale Stéphane-Mallarmé.

Nel 1898 fu fondato il corpo dei ꞌꞌsapeurs-pompiersꞌꞌ (i nostri Vigili del Fuoco, n.d.t.).

Nel 1908 la linea tranviaria Fontainebleau-Valvins fu prolungata fino alla stazione di Vulaines-Samoreau.

Nel 1908, Maurice Ravel compose Ma Mère l'Oye alla Grangette, casa appartenente a Cipa Godebski, figlio dello scultore Cyprien Godebski e fratellastro di Misia Natanson, presso la casa di Mallarmé.

Nel 1956, il comune acquistò la "Grange aux Dîmes" per assicurarne la salvaguardia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ INSEE popolazione legale totale 2009
  2. ^ toponymie: Ile de France, su crehangec.free.fr. URL consultato il 12 agosto 2017..
  3. ^ (FR) René Clément-Bayer, Alain Nicol, Cécile Thibieroz e Jean-Pierre, La Mémoire d’un Village 1177–1987, catalogue, exposition sur l'histoire de Samoreau, Samoreau 1987. Inventaire-sommaire des Archives départementales antérieures à 1790, Seine-et-Marne, No. 3, Melun 1875, p. 16, 119, 133. (DE) Matthias Blazek, « Vor 70 Jahren komponierte Ravel in Avon den Boléro », in: Kameradschaftliches aus Fontainebleau – Mitteilungsblatt des Freundeskreises Deutscher Militärischer Bevollmächtigter in Frankreich, No. 11, febbraio 1998, Fontainebleau 1998, p. 20.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN241190708 · GND (DE4354752-7 · BNF (FRcb15275781m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-241190708
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