Samoiedi

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Disambiguazione – Se stai cercando la razza canina, vedi Samoiedo.
Cartina geografica raffigurante la diffusione delle lingue finniche, uraliche, samoiede e jukagir.

Il termine Samoiedi è utilizzato, in etnologia e in linguistica, per indicare l'insieme di popolazioni che utilizzano le lingue samoiede.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La parola "Samoiedi", secondo l'interpretazione più accreditata, è entrata nella lingua russa come corruzione del termine indigeno autoreferenziale Saamod, Saamid (il suffisso -d denota nel linguaggio finnico il plurale: SaamiSaamid). Un'altra interpretazione fa derivare il nome dall'espressione "same edne" , ovvero "la terra dei sami". Nella letteratura etnografica russa del XIX secolo sono anche chiamati "Самоядь", "Самодь", (samojad’, samod’) e "Самодийци", "Самодийский народы" (samodijtsi, samodijskij narody), termini spesso tradotti in italiano come Samodi.

La forma letterale composta da samo e jed in russo assume il significato di "mangiatori di sé stessi", che appare denigratorio. Per tale motivo nel corso del XX secolo il termine "Samoieda" cadde in disuso e fu presto sostituito dall'indicazione delle singole etnie.

Quando si leggono documenti russi datati, infatti, è necessario tenere a mente che la parola "samoiedi" fu indiscriminatamente utilizzata per indicare popoli siberiani che parlavano differenti lingue uraliche (oggi definite lingue samoiede) quali: Nenci, Nganaseni, Enzi e Selcupi[1].

Suddivisioni[modifica | modifica wikitesto]

Si dividono in:

  • Samoiedi settentrionali:
  • Samoiedi meridionali:
    • Selcupi[1]
    • Kama o Kamasini (oggi estinti come gruppo etnico autonomo)
    • Mator (oggi estinti come gruppo etnico autonomo)
    • Koibal (oggi estinti come gruppo etnico autonomo)

L'etnia più popolosa sono i Nenci, che oggi contano 34.000 unità. Vivono in grande maggioranza in tre distretti autonomi della Russia: Nenecija, Jamalia (anche conosciuta come Jamalia-Nenecia) e Tajmiria (un tempo nota con il nome di Dolgano-Nenecia). Sarebbero proprio i Nenci ad aver dato il nome al cane Samoiedo[2], fedele compagno di queste popolazioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Péter Hajdú, Introduzione alle lingue uraliche, Rosenberg & Sellier, 1992, ISBN 88-7011-521-6.
  2. ^ Samoiedo - Tutte le caratteristiche, Prezzi e Dove trovarlo, su allevamentirazze.it. URL consultato il 23 giugno 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (SR) Mile Nedeljković, Leksikon naroda sveta, Beograd, 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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