Salvatore Cintola

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Salvatore Cintola

Assessore al bilancio e alle finanze della Regione Siciliana
Durata mandato30 agosto 2004 –
13 luglio 2006
PresidenteSalvatore Cuffaro
PredecessoreAlessandro Pagano
SuccessoreGuido Lo Porto

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
29 settembre 2009
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
UDC-SVP-Aut
CircoscrizioneSicilia
Incarichi parlamentari
  • Membro della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo)
  • Membro della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali)
  • Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche"
  • Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoUnione dei Democratici Cristiani e di Centro
Titolo di studioLaurea in lingue e civiltà orientali

Salvatore Cintola, detto anche Totò (Partinico, 29 luglio 1941Palermo, 30 luglio 2010), è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '80 fu consigliere comunale del PRI a Partinico. Nel 1990 è consigliere e poi assessore alla Provincia di Palermo[1]. Nel 1992 fa parte del movimento indipendentista Sicilia Libera[2], fondato per volontà di Leoluca Bagarella[3]. Poi si avvicina al PSDI e nel 1996 si candida all'Assemblea Regionale Siciliana e viene eletto con la lista Partito Socialista - Sicilia con 4.581 voti di preferenza su 17.922 di lista. Successivamente aderisce al CDU con il quale nel 2001 si candida ed è rieletto all'Assemblea Regionale Siciliana con 8.046 voti di preferenza su 84.953 di lista.

Dal 30 agosto 2004 ricopre la carica di Assessore Regionale Bilancio e Finanze nel Governo guidato da Totò Cuffaro. Nel 2006 è ricandidato e rieletto all'Assemblea Regionale Siciliana con la lista dell'UDC con 17.028 voti di preferenza su 84.953 di lista. Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto sempre con le liste dell'UDC al Senato della Repubblica, dopo che il 19 giugno 2008 Antonello Antinoro (che lo precede nella lista bloccata) si dimette ed opta per la carica incompatibile di deputato all'Ars.

Alle elezioni europee del 2009 Antonello Antinoro viene eletto al Parlamento europeo e si dimette dall'Ars, Cintola che è il primo dei non eletti nella lista dell'UDC prende il suo posto di deputato regionale[4]. Il 29 settembre 2009 si dimette dal Senato e opta per la carica incompatibile di Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana[5].

Il 16 giugno 2010 viene sospeso dall'UDC a seguito del suo coinvolgimento in un'indagine relativa ad assunzione di stupefacenti[6][7]. Muore il 30 luglio 2010, il giorno dopo il suo 69º compleanno, al Policlinico universitario di Palermo dove era ricoverato per via di un male incurabile[8]. Era separato e padre di due figlie[9].

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

È stato coinvolto e tirato in ballo in diverse inchieste della Procura della Repubblica di Palermo per mafia, fra cui quella che ha portato all'arresto del deputato regionale dell'Udc Antonio Borzacchelli ed alla condanna di Totò Cuffaro[10][11][12]. È stato indagato dopo essere stato filmato mentre consegnava una busta con dei soldi al tributarista Gianni Lapis (già consulente dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino), i magistrati hanno ipotizzato che Cintola fosse coinvolto proprio nel riciclaggio del tesoro di Ciancimino[13].

È stato accusato da un pentito di essere stato eletto grazie all'apporto della cosca mafiosa di Partinico[14]. È stato accusato dal pentito di mafia Massimo Ciancimino (figlio di Vito Ciancimino) di aver intascato tangenti, per questo è iscritto nel registro degli indagati della DDA di Palermo per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici dell'Udc Totò Cuffaro e Saverio Romano e del Pdl Carlo Vizzini[15].

Nel giugno 2010 viene indagato per peculato dopo che, da una indagine per traffico di droga nella quale è stata arrestata per spaccio la sua ex segretaria, si scopre che Cintola si riforniva di cocaina attraverso l'auto blu in dotazione dalla Regione Siciliana[7]. In seguito a questa vicenda il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa lo ha sospeso dal partito e ne ha chiesto l'espulsione[6]. L'indagine per peculato è stata archiviata per mancanza di prove, mentre Cintola è stato comunque segnalato all'autorità amministrativa come assuntore di stupefacenti[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sala rossa, su salarossa.blogspot.it.
  2. ^ Peter Gomez, Il clan degli onorevoli, in Il Fatto Quotidiano, 25 febbraio 2010. URL consultato il 25 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2009).
  3. ^ Giuseppe D'Avanzo, Giuffrè, gli obiettivi della confessione, in La Repubblica, 04 dicembre 2002. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  4. ^ SICILIA/ARS: ANTINORO (UDC) SCEGLIE UE, SUBENTRA CINTOLA [collegamento interrotto], in Asca, 29 luglio 2009. URL consultato l'8 agosto 2009.
  5. ^ Dimissioni del senatore Salvatore Cintola. Subentra Sebastiano Burgaretta Apàro, in Senato.it, 06 ottobre 2009. URL consultato il 23 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  6. ^ a b Cesa sospende Cintola "Lo cacceremo dal partito", in La Repubblica, 16 giugno 2010. URL consultato il 16 giugno 2010.
  7. ^ a b Salvo Palazzolo, Manda l'autista a comprare la cocaina Il deputato Cintola indagato per peculato, in La Repubblica, 16 giugno 2010. URL consultato il 16 giugno 2010.
  8. ^ Morto Totò Cintola deputato dell'Udc, in La Repubblica, 30 luglio 2010. URL consultato il 30 luglio 2010.
  9. ^ LA SCHEDA. Cintola, dal Senato all'Ars, in Siciliainformazioni, 16 giugno 2010. URL consultato il 23 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  10. ^ Alessandra Ziniti, Cintola e l'amico Borzacchelli voti, posti di lavoro, microspie, in La Repubblica, 13 aprile 2007, p. 6 sezione:Palermo. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  11. ^ Il caso, in La Repubblica, 17 marzo 2007, p. 6 sezione:Palermo. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  12. ^ Attilio Bolzoni, Udc e mafia, relazioni pericolose in Sicilia mezzo partito indagato, in La Repubblica, 25 novembre 2005, p. 10. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  13. ^ Enzo Mignosi, Assessore filmato con la bustarella, in Corriere della Sera, 31 marzo 2005, p. 18. URL consultato il 25 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  14. ^ Alessandra Ziniti, Così votava la cosca di Partinico, in La Repubblica, 08 aprile 2005, p. 6 sezione:Palermo. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  15. ^ Alessandra Ziniti, Indagini sul tesoro di Ciancimino. Vizzini si dimette dall'Antimafia, in La Repubblica, 11 giugno 2009. URL consultato il 25 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2019).
  16. ^ Cintola: solo segnalato, archiviato peculato, arrestata ex segretaria, in Corriere della Sera, 16 giugno 2010. URL consultato il 17 giugno 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]