Saint Omer

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Saint Omer
Kayije Kagame in una scena del film
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno2022
Durata122 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico
RegiaAlice Diop
SceneggiaturaAlice Diop, Amrita David e Marie Ndiaye
ProduttoreToufik Ayadi e Christophe Barral
Casa di produzioneSrab Films e Minerva Pictures
Distribuzione in italianoMinerva Pictures e Medusa Film
FotografiaClaire Mathon
MontaggioAmrita David
ScenografiaAnna Le Mouël
CostumiAnnie Melza Triburce
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Saint Omer è un film francese del 2022 diretto da Alice Diop e ispirato a fatti realmente accaduti[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La scrittrice Rama decide di seguire il processo di Laurence Coly, un'immigrata senegalese che ha lasciato la figlia di quindici mesi sulla spiaggia per essere portata via dalla risacca. Rama, che è incinta, vuole raccontare la storia di Laurence come una versione moderna di Medea, ma mentre il processo va avanti la scrittrice diventa sempre più ansiosa per la propria gravidanza.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo trailer del film è stato pubblicato il 28 luglio 2022[2].

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Del film, prodotto da Srab Films (Toufik Ayadi, Christophe Barral), Arte France Cinéma e Pictanovo Hauts-de-France,[3] la regista ne parla ampiamente nel numero 806 di Cahiers du cinéma, dedicato alle donne nel cinema ai tempi del Me Too. Partendo dalla propria ricerca della decostruzione della rappresentazione canonica delle donne nere in generale, che la ferivano in prima persona, in quanto regista cerca di dare vita non tanto a personaggi che possano somigliarle quanto a quelli che abbiano una propria singolarità. Così in Saint Omer, dove il personaggio di Laurence Coly, estremamente complesso, non si lascia definire attraverso uno stereotipo.[4]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La decostruzione dell'immagine delle donne anima la regista, cresciuta insieme a una rappresentazione che può risultare offensiva, vedi il numero speciale dei Cahiers du cinéma Les femmes dans la place.[5] Diop, attraverso Rama, riconosce come spiriti affini Pasolini, del quale scorrono alcune scene di Medea e Marguerite Duras. «Una delle prime sequenze la mostra mentre a lezione proietta le immagini d’archivio delle donne francesi rasate pubblicamente perché accusate di relazioni coi nazisti, "accompagnate" dalla voce di Marguerite Duras. Ha un progetto su Medea e per questo decide di seguire il processo a Saint Omer, nella regione di Calais, periferia della Francia depressa e arrabbiata che vota Marine Le Pen».[6] L'episodio delle donne rasate «alla Liberazione per aver dormito con l’occupante» sarà parimenti l'incipit di un altro film francese dell'anno prima, Ritorno a Reims di Jean-Gabriel Périot.[7]

È stato scritto che «il film non è semplicemente un saggio sulle modalità con cui il razzismo infirma ancora atteggiamenti e punti di vista (non solo europei), ma anche l’esplorazione di territori apparentemente più insondabili e rimossi, legati a istinti e decisioni apparentemente incomprensibili e ingiustificati».[8]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Agathe Abelard, Quelle est la véritable histoire de Fabienne Kabou derrière le film "Saint-Omer" ?, su RTL, 23 novembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  2. ^ Andrea Francesco Berni, Saint Omer, il trailer del film di Alice Diop in concorso al Festival di Venezia, su BadTaste.it, 12 agosto 2022. URL consultato il 6 settembre 2022.
  3. ^ Saint Omer Venezia 79 Concorso, in La Biennale di Venezia, 2022. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  4. ^ (FR) Alice Diop, Questions à des cinéastes, in Cahiers du cinéma, n. 806, Paris, Février 2024, pp. 9-10.
  5. ^ (FR) Charlotte Garson, L'une et l'autre, à la une, in Cahiers du cinéma, n. 806, Paris, Février 2024, pp. 5-8.
  6. ^ Cristina Piccino, "Saint Omer", il vuoto dell’indicibile nel gesto estremo di una madre, in Il manifesto, 8 settembre 2022. URL consultato il 2 marzo 2024.
  7. ^ Fabien Lemercier, Cannes 2021 Quinzaine des Réalisateurs Recensione: Retour à Reims (Fragments), in Cineuropa, 11 luglio 2021. URL consultato il 2 marzo 2024.
  8. ^ Alessandro Farris, Saint Omer, in Lo specchio scuro, 17 febbraio 2023.
  9. ^ PREMI UFFICIALI DELLA 79. MOSTRA, su labiennale.org, 10 settembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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