Sociedad Deportiva Huesca

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SD Huesca
Calcio
Oscenses[1], Azulgranas[1], Los de la cruz de San Jorge[2]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Blu, rosso
Simboli Drago
Dati societari
Città Huesca
Nazione Bandiera della Spagna Spagna
Confederazione UEFA
Federazione FEF
Campionato Segunda División
Fondazione 1960
Presidente Bandiera della Spagna Fernando Losfablos Arnal
Allenatore Bandiera della Spagna Antonio Hidalgo
Stadio Stadio El Alcoraz
(7.638 posti)
Sito web www.sdhuesca.es
Palmarès
Titoli nazionali 1 Segunda División
Si invita a seguire il modello di voce

La Sociedad Deportiva Huesca è una squadra di calcio spagnola con sede nella città aragonese di Huesca. Milita nella Segunda Division, la seconda serie del campionato spagnolo.

Disputa le partite interne allo stadio El Alcoraz (7 638 posti).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione e primi anni (1910-1959)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1910 fu fondato l'Huesca Sport Club, primo rappresentante del calcio nella cittadina di Huesca, che adottò una divisa bianca con calzoncini neri. Convertitosi in Huesca Fútbol Club nel 1913, il club club si affiliò alla Reale Federazione Spagnola di Calcio nel 1922 ed adottò una divisa rossa e blu, motivata dal tifo di numerosi dei suoi componenti per il Barcellona[3]. Una delle prime partite di cui si ha notizia scritta è un derby con il Bosco FC, squadra che vinse per 5-3. Alla metà degli anni venti il club passò al professionismo e nel 1926 giocò una partita contro il Barcellona a Villa Isabel (pareggio per 2-2)[4]. La squadra si sciolse tuttavia nel 1927.

Nel 1929 il neo-costituito CD Huesca, che nel 1940 fu ridenominato Unión Deportiva Huesca, prese il suo posto. Il club sparì nuovamente nel 1956, dopo aver raggiunto nel 1951 per la prima volta la Segunda División, a causa di problemi finanziari[3]. Lorenzo Lera fu il primo socio del club, che si affiliò alla federazione con i colori blaugrana e tifosi del Barcellona tra i soci fondatori.

Nascita dell'attuale società e serie minori (1960-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 marzo 1960 nacque l'attuale Sociedad Deportiva Huesca, che riprese i colori blaugrana delle squadre che lo avevano preceduto ed ottenne la promozione nella Segunda División B, la terza serie nazionale, nel 1977, dopo un quindicennio in Tercera División[5].

Riusciti ad assestarsi per alcuni anni nella nuova categoria, gli Oscenses subirono una nuova retrocessione nel 1984 e faticarono per diversi anni ad emergere dalla categoria, riuscendo a disputare solo alcuni campionati in terza serie ma venendone quasi regolarmente retrocessi dopo pochi anni. Una nuova promozione nel 2004 permise alla squadra di lasciare la quarta categoria, che da allora non ha più frequentato[5].

Nel 2006 il club si piazzò secondo nella Copa Federación de España dopo aver perso contro il Puertollano[6]. In quella stagione evitò per un soffio una nuova retrocessione in Tercera División dopo un combattuto play-off contro il Castillo.

Nel 2006-07 l'Huesca raggiunse gli spareggi di terza serie per la promozione in Segunda División, ma perse la doppia finale contro il Córdoba. La prima storica promozione in seconda serie promozione non tardò comunque ad arrivare: fu ottenuta al termine del campionato 2007-08 di Segunda División B[7].

Seguirono cinque annate consecutive in Segunda División (2008-2013), record del club, caratterizzate da quattro comode salvezze. Rubén Castro, in prestito dal Deportivo La Coruña, fu un uomo chiave della squadra nel 2008-09, con 14 gol.

L'Huesca retrocesse in terza serie nel 2012-13, ma fece il suo ritorno in Segunda División già nel 2015 dopo aver vinto il campionato di terza serie e il vittorioso play-off contro l'Huracán Valencia[8].

L’avventura in Liga, la retrocessione, l'immediata risalita e la nuova retrocessione (2016-2021)[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2016-17 il club ottenne per la prima volta l'accesso agli spareggi per la promozione nella Primera División, per poi essere battuto in semifinale dal Getafe. Al termine della stagione 2017-18, grazie alla vittoria per 2-0 contro il Lugo, l'Huesca ottenne il secondo posto e la promozione in Primera División per la prima volta nella sua storia[9].

Il cammino in Liga cominciò nel migliore dei modi, con una vittoria per 1-2 in casa dell'Eibar e un pareggio in casa dell'Athletic Bilbao. Dopodiché la squadra subì una pesante sconfitta per 8-2 al Camp Nou[10], che inaugurò una lunghissima striscia negativa, con soli 3 punti nelle successive 13 partite. Bisognò attendere il 5 gennaio 2019 (diciottesima giornata di campionato) per vedere l'Huesca vincere nuovamente, questa volta contro il Betis per 2-1 (prima storica vittoria casalinga nella Liga). Dopo aver ottenuto un buon punto in casa della Real Sociedad, l'Huesca sconfigge, con un 4-0 casalingo, il Real Valladolid, per poi trionfare nuovamente in casa del Girona per 2-0. Il 2 marzo 2019, il club ottenne la vittoria più prestigiosa della stagione, battendo per 2-1 il Siviglia siglando la rete del definitivo vantaggio al 98º minuto di gioco. Dopo una serie di risultati altalenanti, compresa la sconfitta del 31 marzo al Bernabeu con il Real Madrid che trionfó al 90º minuto per 3-2 e lo 0-0 casalingo del 13 aprile contro il Barcellona[11], l’Huesca tornó alla vittoria il 23 aprile battendo 2-0 l’Eibar, salendo di una posizione in classifica (la 19ª) per la prima volta in stagione da quando sprofondó all’ultimo posto. Tuttavia, la vittoria del Rayo Vallecano contro il Real Madrid del turno seguente fece cadere il club nuovamente in 20ª posizione, mentre la sconfitta del 5 maggio subita in casa contro il Valencia per 6-2 condannó l’Huesca ad un’aritmetica retrocessione avvenuta con due giornate di anticipo[12].

Una nuova promozione in Primera División è arrivata alla penultima giornata della stagione 2019-2020, campionato in seguito concluso al primo posto dalla squadra, alla prima vittoria del titolo di categoria[13]. Anche in questo caso tuttavia il club oscense non è riuscito ad evitare una immediata retrocessione, maturata all'ultima giornata grazie ad una mancata vittoria contro il Valencia, che avrebbe garantito la salvezza[14].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Sociedad Deportiva Huesca
  • 29 marzo 1960 - Viene fondata la Sociedad Deportiva Huesca

  • 1960-61 - Iscritto alla Categoria Regional Preferente Promosso in Tercera División.
  • 1961-62 - 11º nel Gruppo V di Tercera División.
  • 1962-63 - 2º nel Gruppo V di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1963-64 - 4º nel Gruppo V di Tercera División.
  • 1964-65 - 2º nel Gruppo V di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1965-66 - 3º nel Gruppo V di Tercera División.
  • 1966-67 - 1º nel Gruppo V di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1967-68 - 1º nel Gruppo IV di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1968-69 - 9º nel Gruppo III di Tercera División.
  • 1969-70 - 5º nel Gruppo III di Tercera División.


  • 1980-81 - 17º nel Gruppo I di Segunda División B.
  • 1981-82 - 16º nel Gruppo I di Segunda División B.
  • 1982-83 - 12º nel Gruppo I di Segunda División B.
  • 1983-84 - 19º nel Gruppo I di Segunda División B Retrocesso in Tercera División
  • 1984-85 - 1º nel Gruppo I di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1985-86 - 2º nel Gruppo IV di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1986-87 - 7º nel Gruppo XVI di Tercera División.
  • 1987-88 - 7º nel Gruppo XVI di Tercera División.
  • 1988-89 - 4º nel Gruppo XVI di Tercera División.
  • 1989-90 - 1º nel Gruppo XVI di Tercera División Promosso in Segunda División B

  • 1990-91 - 13º nel Gruppo II di Segunda División B.
  • 1991-92 - 18º nel Gruppo II di Segunda División B Retrocesso in Tercera División
  • 1992-93 - 1º nel Gruppo XVI di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1993-94 - 1º nel Gruppo XVI di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.
  • 1994-95 - 2º nel Gruppo XVI di Tercera División Promosso in Segunda División B
  • 1995-96 - 15º nel Gruppo III di Segunda División B.
  • 1996-97 - 16º nel Gruppo III di Segunda División B Retrocesso in Tercera División
  • 1997-98 - 17º nel Gruppo XVI di Tercera División.
  • 1998-99 - 5º nel Gruppo XVI di Tercera División.
  • 1999-00 - 2º nel Gruppo XVI di Tercera División, eliminato nel gruppo promozione.

Finalista in Copa Federación de España.


Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori sociali[modifica | modifica wikitesto]

Il club ha adottato come propri colori sociali il blu ed il rosso, con pantaloncini blu fin dall'anno della sua fondazione nel 1960. La colorazione è stata ripresa da quella dei precedenti Huesca Foot-ball Club e Club Deportivo Huesca, antesignani della presente società[4].

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma della squadra è rimasto pressoché immutato dall'anno della fondazione[4], e si compone di uno scudo a strisce blu e rosso (i colori della squadra) con una banda trasversale bianca riportante il nome ufficiale del club ed un pallone da calcio in cuoio nella parte inferiore. Il primo quarto è occupato dalla raffigurazione dello stemma cittadino.

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio El Alcoraz.

Dal 1972 l'Huesca disputa le proprie partite casalinghe allo stadio Stadio El Alcoraz. Così denominato perché costruito nelle vicinanze del campo dove nel 1096 venne combattuta la Battaglia di Alcoraz[15], l'impianto è stato rimodernato diverse volte nel corso degli anni, fino ad arrivare alla capienza attuale di 7.638 posti[16].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Settore Giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1976 l'Huesca è rappresentato a livello giovanile dalla propria società filiale, denominata Huesca B; attiva fino al 1989, è stata successivamente rifondata nel 2003 ed una seconda volta nel 2017[17], e parteciperà per la stagione 2020-21 al campionato di Tercera División[18].

La società ha negli anni attivato diverse partecipazioni con altre società del territorio, che ne hanno assunto il ruolo di squadra filiale aggiuntiva negli anni, come il Club Deportivo Teruel (dal 2018 al 2019)[19] e la Sociedad Deportiva Ejea (dal 2019)[20].

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della S.D. Huesca.

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori della S.D. Huesca.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2019-2020
2014-15
1967-68, 1984-85, 1989-90, 1992-93, 1993-94

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Primera División 2 2018-2019 2020-2021 2
Segunda División 9 2008-2009 2019-2020 9
Tercera División 15 1961-1962 1976-1977 31
Segunda División B 16 1977-1978 2014-2015
Categoria Regional Preferente 2 1960-1961 1973-1974 17
Tercera División 15 1984-1985 2003-2004

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Il cosiddetto Derby aragonese vede tradizionalmente contrapporsi l'Huesca e il Real Saragozza[21][22]. La poca distanza che divide le due località (poco più di 70 chilometri) fa sì che la sfida sia spesso simbolo della supremazia sportiva nella regione. La partita non si è tuttavia mai disputata in Primera División.

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 9 gennaio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Spagna P Álvaro Fernández
3 Bandiera della Francia D Florian Miguel
4 Bandiera della Spagna C David Timor
5 Bandiera del Giappone C Kento Hashimoto
6 Bandiera della Spagna D Ignasi Vilarrasa
7 Bandiera della Spagna C Gerard Valentín
8 Bandiera del Camerun C Patrick Soko
9 Bandiera del Ghana A Samuel Obeng
10 Bandiera della Spagna C Javi Martínez
11 Bandiera della Spagna C Joaquín Muñoz
12 Bandiera della Spagna D Juanjo Nieto
13 Bandiera della Spagna P Juan Pérez
N. Ruolo Calciatore
14 Bandiera della Spagna D Jorge Pulido
15 Bandiera della Francia D Jérémy Blasco
16 Bandiera del Venezuela A Jovanny Bolívar
17 Bandiera della Francia C Enzo Lombardo
18 Bandiera della Spagna C José Ángel Carrillo
19 Bandiera del Gambia A Abou Kanté
21 Bandiera della Spagna C Marc Mateu
22 Bandiera della Spagna C Juan Carlos Real
23 Bandiera della Spagna C Óscar Sielva
24 Bandiera della Spagna D Rubén Pulido
26 Bandiera della Guinea Equatoriale C Álex Balboa
32 Bandiera della Spagna C Pablo Tomeo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Know SD Huesca in depth, su laliga.com, 5 agosto 2015. URL consultato il 21 luglio 2020.
  2. ^ (ES) Equipaciones, su sdhuesca.es. URL consultato il 21 luglio 2020.
  3. ^ a b (ES) EL HUESCA Y SUS DIFERENTES DENOMINACIONES, su sdhuesca.es. URL consultato il 24 luglio 2020.
  4. ^ a b c (ES) V. Masià Pous, Sociedad Deportiva Huesca, S.A.D., su lafutbolteca.com. URL consultato il 24 luglio 2020.
  5. ^ a b (ES) 45 AÑOS DE SD HUESCA EN 3ª Y 2ª DIVISIÓN B, su sdhuesca.es. URL consultato il 24 luglio 2020.
  6. ^ (ES) El Huesca pierde la final de la Copa Federación, su elperiodicodearagon.com, 20 aprile 2006. URL consultato il 24 luglio 2020.
  7. ^ (ES) R. Diaz, Diez años de la primera gran conquista del Huesca, in Heraldo de Aragón, 15 giugno 2018. URL consultato il 24 luglio 2020.
  8. ^ (ES) M. de la Riva, El Huesca vuelve a Segunda con los goles de Tyronne y Mainz, in AS, 28 giugno 2015. URL consultato il 23 luglio 2020.
  9. ^ (ES) C. Serrano, El Huesca entra en el Olimpo y se convierte en equipo de Primera, in Marca, 21 maggio 2018.
  10. ^ F. M. Ricci, Liga, Barcellona-Huesca 8-2: brivido al via, poi si scatena il Messi-show, in La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2018. URL consultato il 23 luglio 2020.
  11. ^ F. M. Ricci, Liga, Huesca-Barcellona 0-0: senza Messi e tanti big non arrivano i 3 punti. Ok l’Atletico, in La Gazzetta dello Sport, 13 aprile 2019. URL consultato il 23 luglio 2020.
  12. ^ (ES) El Valencia certifica el descenso del Huesca con una goleada, in El País, 6 maggio 2019. URL consultato il 23 luglio 2020.
  13. ^ (ES) P. Guisasola, El Huesca levanta el título en El Molinón, in Marca, 21 luglio 2020. URL consultato il 21 luglio 2020.
  14. ^ (ES) J.L. Lopez, El Huesca desciende tras empatar con el Valencia, in El Mundo Deportivo, 22 maggio 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
  15. ^ (ES) Cinco cosas que quizá no sabías de El Alcoraz, su laliga.com, 8 settembre 2015. URL consultato il 22 luglio 2020.
  16. ^ (ES) EL ALCORAZ, su sdhuesca.es. URL consultato il 22 luglio 2020.
  17. ^ (ES) NACE LA SOCIEDAD DEPORTIVA HUESCA B, su sdhuesca.es, 19 luglio 2017. URL consultato il 23 luglio 2020.
  18. ^ (ES) LA SD HUESCA B JUGARÁ EN TERCERA Y EL JUVENIL B EN LIGA NACIONAL, su sdhuesca.es, 2 giugno 2020. URL consultato il 23 luglio 2020.
  19. ^ (ES) I. Traver, Fin al acuerdo entre el CD Teruel y la SD Huesca, su sportaragon.com, 29 maggio 2019. URL consultato il 23 luglio 2020.
  20. ^ (ES) LA SD HUESCA Y LA SD EJEA FIRMAN UN ACUERDO DE FILIALIDAD, su sdhuesca.es, 25 giugno 2019. URL consultato il 23 luglio 2020.
  21. ^ (ES) S. Gaudioso, El Huesca se lleva el derbi aragonés y se coloca segundo, in Marca, 6 novembre 2017. URL consultato il 21 luglio 2020.
  22. ^ (ES) El mayor derbi aragonés de la historia, su sportaragon.com, 21 dicembre 2019. URL consultato il 21 luglio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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