Russula olivacea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Russula olivacea


Russula olivacea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Phylum Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Specie R. olivacea
Nomenclatura binomiale
Russula olivacea
(Schaeff.) Fr., 1838
Russula olivacea
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
ocra
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile dopo cottura

Russula olivacea (Schaeff.) Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 356 (1838).[1]

La russula (o rossola) olivacea, detta anche colombina, è una specie di controversa commestibilità; un tempo era considerata un ottimo fungo commestibile, ma col tempo ha rivelato una tossicità non indifferente se consumata cruda oppure poco cotta.
Se ne sconsiglia pertanto la raccolta ai meno esperti, che potrebbero confonderla con specie congeneri eduli senza riserva; in ogni caso si raccomanda di farla cuocere molto bene.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

8-16(20) cm di diametro, prima convesso, poi piano con depressione centrale, sodo ma non duro.

cuticola
opaca, asciutta, sottile, separabile per un terzo, con caratteristiche screpolature che si intravedono lungo il bordo, colore molto variabile dal verde al bruno-viola, grigio olivastro.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Fitte, poi spaziate, piuttosto larghe, leggermente arrotondate, a volte forcate verso il gambo, adunate o annesse, unite da nervature sul fondo (anastomizzate), lamellule assenti, prima crema poi giallo-ocraceo.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

4-10(13) × 2-3,5 cm, cilindrico, leggermente arrotondato alla base, svasato all'apice, biancastro o con sfumature rosa, glabro, duro, non molto pieno, poi farcito a maturità, più o meno rugoloso.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Da bianca a giallastra, sfumata di rosso sotto la cuticola, spessa, compatta.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

8,5-10,5 × 7,5-9,0 µm, subglobose o ovoidali, con aculei isolati, non reticolate, ornamentazione amiloide, giallo ocra in massa.

Reazioni macrochimiche[modifica | modifica wikitesto]

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Fungo simbionte, fruttifica sotto latifoglie (Faggio) e sotto conifere (Abete rosso), in estate-inizio autunno.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Ottima, con cautela. Velenoso da crudo. Provoca intossicazioni serie se consumata cruda o congelata.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal latino olivaceus, del colore delle olive.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus alutaceus Pers., Observationes mycologicae (Lipsiae) 1: 101 (1796)
  • Agaricus olivaceus Schaeff., Icones 3: tab. 204 (1770)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia