Rudolf Beran

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Rudolf Beran

Primo ministro del Protettorato di Boemia e Moravia
Durata mandato16 marzo 1939 –
27 aprile 1939
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAlois Eliáš

Primo ministro della Cecoslovacchia
Durata mandato1º dicembre 1938 –
15 marzo 1939
PredecessoreJan Syrový
SuccessoreJan Šrámek (in esilio)

Dati generali
Partito politicoPartito Agrario
Partito di Unità Nazionale
Partenariato Nazionale

Rudolf Beran (Pracejovice, 28 dicembre 1887Leopoldov, 23 aprile 1954) è stato un politico cecoslovacco, primo ministro della Cecoslovacchia e successivamente (dopo l'invasione nazista) del Protettorato di Boemia e Moravia dal 1º dicembre 1938 al 27 aprile 1939.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esponente di spicco del Partito Agrario sin dal 1933, venne chiamato dal presidente Emil Hácha a sostituire il primo ministro Jan Syrový, il quale si era dimesso a seguito della conferenza di Monaco che sanciva la fine della Prima Repubblica cecoslovacca e la cessione della regione dei Sudeti alla Germania.

Dopo l'invasione nazista della Cecoslovacchia Hitler istituì un protettorato su quanto rimaneva dello Stato cecoslovacco nominando Konstantin von Neurath governatore (Reichsprotektor).

In un primo momento von Neurath lasciò Beran al suo posto ma dopo circa un mese dall'invasione nazista lo sostituì con Alois Eliáš.

La fine dell'occupazione nazista della Cecoslovacchia[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda guerra mondiale Beran – che si era ritirato a vita privata dedicandosi alla propria fattoria – ebbe numerosi contatti con la Resistenza ceca. Nonostante ciò, dopo la fine del Terzo Reich e la liberazione della Cecoslovacchia venne arrestato dalle autorità comuniste ed accusato di collaborazionismo.

Condannato a 20 anni di carcere morirà nella prigione di Leopoldov nel 1954.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Kvaček, Robert, 2002. Czech History: Part Two [České dějiny II]. Praga: SPL-Práce, Úvaly, CZ: Albra.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN33952746 · ISNI (EN0000 0001 2270 4701 · LCCN (ENnb99044873 · GND (DE1013894634 · BNF (FRcb15610227p (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb99044873